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Autore: kithiara    22/12/2007    5 recensioni
[Channing Tatum] Come fai a spiegare al tuo migliore amico che sei innamorata di lui?
Non puoi, soprattutto se lui fa l'attore e tu continui a vivere in un piccolo paesino dell'Alabama. In questi casi, è decisamente meglio tacere.
E se invece bastassero pizza e birra per risolvere il problema?
Leggete e scopritelo!
Auguri di Buone Feste a chi passa per di qui!! Chiara
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Attori film
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedico questo racconto alla mia amica Daniela, che mi segue costantemente e che ancora non si è stufata di leggere tutto quello che le propino!

Spero che non resterà delusa, lei sa che trovo l'ispirazione per scrivere sempre nei momenti più disparati e questa mi è venuta dopo aver visto il film Step Up...

Nemmeno lo sapevo chi fosse Channing Tatum prima...ma da adesso è parte di me!

Non so assolutamente come sia in realtà, questa è ovviamente una storia di pura fantasia scritta col solo intento di divertire.

Spero che vi piaccia e che vorrete lasciare un commento.

Baci e Buone Feste 2007 a tutti/e!!

Chiara




Dimmi sempre ciò che senti


Con gli occhi ancora impastati dal sonno, Emily si stiracchia fra le soffici lenzuola, assaporandone il piacevole tepore.

Mugolando infastidita quando la luce del nuovo giorno le ferisce le pupille ancora sensibili, rotola su un fianco per guadagnare l'altro lato del grande letto, ma l'unico risultato che ottiene è di andare a sbattere contro la solida figura del giovane che le dorme a fianco.


Sussulta sorpresa.

Ok, niente panico...ieri sera deve aver bevuto più del solito!

Pensiamo...cos'ha fatto ieri sera?

Si rilassa, quando i ricordi della sera prima le riaffiorano alla mente, accompagnati da una punta di malinconia.

Rigirandosi supina, si ritrova a fissare insistentemente il gioco di luci ed ombre sul soffitto, vano tentativo per non cedere alla tentazione di guardare di nuovo il profilo del ragazzo accanto a sè.


Respira a fondo, socchiudendo le palpebre e cercando di rallentare il battito impazzito del suo cuore.

Perchè diamine sta reagendo in quel modo?!

Quella non è certo la prima volta che dormono assieme...

Non riuscendo a resistere oltre, si concede un'ulteriore piccola occhiata alla persona che, dormendo beatamente, nemmeno si rende conto di essere al centro dei suoi pensieri.


Maledizione! Non è giusto...per portare in giro un corpo così, ci vorrebbe il porto d'armi!

Si mordicchia nervosamente il labbro inferiore, deglutendo poi a fatica.


E' sdraiato pancia sotto come un bambino, le braccia forti che stringono il cuscino, la schiena...oddio, la sua schiena! Emily può dire, a ragione, di conoscerla a memoria.

Ne distingue ogni singolo muscolo, a partire dalle ampie spalle e poi sempre più giù, fino alla vita sottile, ai fianchi stretti e a tutto quello che, grazie al cielo, quel provvidenziale lenzuolo nasconde ora alla sua vista tutt'altro che pudica!


Un brivido la percorre tutta, mentre piccoli flash-back della sera prima le tornano alla memoria.


**************************************


"Questo film fa schifo..." asserisce il giovane

"Condivido amico...mettiamo su il tuo?"

"Perchè vuoi vedere proprio il mio film?" chiede perplesso

"Perchè no? Lo sai che sono una tua ammiratrice!"


Stravaccato sul divano, il ragazzo sorride divertito, mentre con una mano si intrufola nel sacchetto di patatine dell'amica accovacciata accanto a lui, arraffando e sgranocchiando.

"Ok ammiratrice...allora rispondi a questa domanda...mi hanno proposto di fare un servizio fotografico di nudo...dici che dovrei farlo?"

"Nudo? Intendi...tutto nudo?" tossicchia lei a cui le patatine sono andate di traverso

"Sì, come mamma mi ha fatto. E' per un calendario credo..."

"Immagino che sia una cosa bella." cerca di riprendersi, sperando che lui non si sia accorto del rossore che le ha tinto le guance.

"Cioè?"

"Cioè...per un modello, attore e ballerino come te...immagino che dopo la pubblicità e i film questo sia il prossimo passo per essere consacrato nell'olimpo delle persone che contano..." ecco, queste sono le parole giuste.

"Questo non risponde alla mia domanda. Dovrei farlo secondo te?"


Lei ci rimugina un po' su, poi afferma

"Bè...di sicuro faresti felici le tue fans."

"Ok. Quindi devo accettare?" chiede ancora

"Non lo so Channing...che vuoi che ti dica?" risponde spazientita

"Dimmi quello che pensi."


Lui la guarda serio, gli occhi verdi incredibilmente luminosi, le labbra serrate in un broncio decisamente affascinante.

Capisce perfettamente perchè il suo amico è diventato in breve tempo l'idolo di migliaia di ragazzine adoranti...quello sguardo potrebbe stendere chiunque!


"Quello che penso è che io non comprerei mai un calendario per vederti nudo..." gli risponde, cercando di non pensare all'idea di non una, ma bensì dodici fotografie che lo ritraggono senza veli mentre le augura i dodici mesi più piacevoli della sua vita!

"Ecco vedi! Non lo devo fare." scrolla le spalle

"Fammi finire...ho detto che non comprerei mai un calendario per vederti nudo...dato che ti ho già visto!" scherza lei

"Co-come sarebbe?? Quando mai mi hai visto nudo?" domanda scioccato

"Mmmm fammi pensare...sì, avevo all'incirca otto anni e tu dieci...è stato in campeggio se non sbaglio. Eravamo al lago a fare il bagno e dopo uno dei tuoi spettacolari tuffi...paff! Avevi perso il costume...ricordo che la cosa mi fece molto ridere!"


E' sempre così...per smorzare l'imbarazzo che lui le provoca, lei non può fare altro che provocarlo con le sue battute.

"Tu mi hai visto nudo e hai riso di me? Dolcezza, ti assicuro che questo non è possibile."

Vero...ma come resistere a quelle scaramucce?!

"Oooh io ti giuro che è vero! Ricordo che avevi un cosino piccolo così...è sperabile per le tue fans che nel frattempo sia cresciuto!!" spiattella tutto d'un fiato, mimando il gesto con le dita della mano.

Sta decisamente scherzando col fuoco!


"Ragazza, come osi prenderti gioco di me?! Te lo faccio vedere io chi ce l'ha piccolo così!"

Dopo averle passato un braccio intorno al collo, la attira a sè e inizia a tempestarla di pizzicotti, passando poi alla tremenda tattica del solletico alla Tatum...quello senza pietà!

"No...ti prego Chan...stavo scherzando...noooo lasciami, il solletico no...ok ok chiedo perdono!! Comprerò il tuo calendario!!!" implora ormai senza respiro per le risate

"Avanti dillo...dì: Channing è il ragazzo più fico sulla faccia della terra!"

"Di tutta la terra?? Facciamo solo dell'Alabama?!" prova a controbattere, ma un nuovo attacco di solletico la fa desistere in fretta.

"Di tutta la terra...dillo, o giuro che non ti do nemmeno una fetta di pizza ai peperoni!" ghigna sadico

"Doh! Questa è una mossa subdola! Ok va bene...Channing è il ragazzo più fico di tutta la terra!" dice tutto d'un fiato.

E' ironico...chissà cosa direbbe lui, se sapesse che lo pensa davvero.


"Così va bene." si placa, sorridendole soddisfatto

"...Ma a dieci anni aveva un cosino piccolo così!"

Masochista.

"Ah ma allora tu vuoi morire!!!" afferma, rotolandole addosso e travolgendola giù dal divano.

"Nooo!!! Pietà, chiedo pietà!!"


**************************************


Sospira a fondo e cercando di non fare rumore si accoccola su un fianco, mettendo una mano sotto al cuscino per riuscire a guardarlo meglio.

Fa scorrere lo sguardo su quel corpo nudo in una lenta carezza, desiderando fra sè e sè di poter sostituire per una sola volta, alla vista...il tatto.

La sua pelle ambrata è liscia e morbida, molte volte ha avuto occasione di accarezzarla, ma mai nel modo in cui avrebbe voluto.


E' il corpo perfetto del suo migliore amico quello da cui non riesce a togliere gli occhi di dosso...sue le efelidi che gli spruzzano le spalle abbronzate e che la fanno avvampare ogni volta che le fissa, perchè immagina come sarebbe poggiare le labbra su quelle spalle robuste e saggiarne la vellutata compattezza.


Ha il viso rivolto verso di lei, i lineamenti mascolini e decisi sono ammorbiditi nella serenità di un sonno profondo.

Le palpebre socchiuse e le lunghe ciglia scure, celano la luminosità di due profondi occhi verdi, occhi che sanno incantare, occhi che sanno ridere, occhi che decisamente sanno come infierire...soprattutto su di lei.


Un piccolo gemito le esce dalle labbra quando, muovendosi nel sonno, lui le circonda la vita con un braccio attirandola un po' di più a sè, che si viene così a trovare col viso proprio vicino all'incavo della sua spalla...

Può sentire il suo alito riscaldarle la pelle sensibile del collo e il suo profumo riempirle le narici...

Ok, pensa, adesso può morire felice!


**************************************


"Ehi Chan, non ti mangiare tutti i peperoni!" gli intima, strappandogli di mano un trancio di pizza grondante formaggio.

"Lo sai che adoro i peperoni!" si schermisce lui

"Sì, ma lasciane qualcuno anche per me!"

"Puoi mangiare la cipolla." afferma lui con la logica di un bambino

"Ma io non voglio la cipolla! Non mi piace la cipolla! Non capisco perchè ti ostini a mettercela, se poi punti solo ai peperoni!" sbuffa contrariata

"Perchè gli dà un buon sapore...e spero sempre che tu ti converta a lei e mi lasci i peperoni!" fa spallucce e la guarda divertito.

"Allora la tua mente è proprio perversa. E comunque...sappi che questo non succederà mai!" ghigna sadica.


Sono seduti a gambe incrociate sul pavimento, il cartone con la pizza è in mezzo a loro e le due bottiglie di birra che hanno in mano non sono certo le prime della serata.

"Io e te siamo uguali..." asserisce ad un certo punto, interrompendo la masticazione e facendosi improvvisamente pensieroso.

"Come sarebbe?"

"Uguali...tu balli come me, ti vesti come me, adori i peperoni come me...lo vedi che siamo uguali?"


Veramente lo pensa? Pensa che lei voglia essere uguale a lui? Certo che gli uomini a volte sono proprio strani...

"Noi non siamo uguali, signorino -sono il più fico sulla faccia della terra-! E comunque...tu mi hai insegnato a ballare, è ovvio che io balli come te! E per inciso, vestivo come te solo quando avevo tredici anni...eri il mio modello, era normale che io ti volessi assomigliare!"


Assolutamente vero. Quando a cinque anni tuo padre se ne va di casa improvvisamente e senza dire una parola, lasciando te e tua madre senza un soldo a vivere in un piccolo paesino dell'Alabama, è logico che la prima cosa che cerchi è un sostituto della figura paterna...

Lei l'aveva trovata in lui...solo di due anni più grande, ma con il carattere e la forza giusti per guidarla.

Una specie di Obi-Wan Kenobi versione Hip-Hop, solo un po' meno saggio e un po' più...delinquente!


Lui che aveva il ritmo nel sangue, le aveva insegnato tutto ciò che sapeva, ora poteva ballare la street-dance e perchè no, se voleva sapeva anche come rubare una macchina.

Oltre a questo era stato per Emily un amico fidato...e il primo vero amore, anche se non c'era verso di farglielo capire.


Quando aveva iniziato la sua carriera di modello era stata orgogliosa di lui, quando aveva "bucato" lo schermo come attore, lei aveva scherzato dicendo che sicuramente era stato per la lunghezza del suo naso, ma dentro di sè aveva gioito perchè sapeva che lui si meritava quello che di bello gli stava accadendo.

Quando però aveva iniziato a frequentare le belle ragazze con cui lavorava...bè quello era stato lo scoglio più grande, ma la loro amicizia era rimasta comunque solida.

Lui c'era sempre per la sua Em e lei...si faceva in quattro per essere presente quando lui aveva bisogno di lei.

La cena a base di birra e pizza ai peperoni davanti alla tv per esempio, era un vecchia tradizione che non volevano perdere...che fosse da lei, da lui, in un albergo lontano mille miglia da casa...le tradizioni sono tradizioni...e vanno rispettate!

Ma stasera Emily è più malinconica del solito e lui...decisamente ubriaco.


"Per i peperoni però, non hai scuse..." continua imperterrito a blaterare

"No, per i peperoni non ho scuse. Ma io non porterei mai i capelli corti come i tuoi!"

"Non è vero, li hai avuti corti come i miei...avevi undici anni, sembravi un maschiaccio e le nostre vicine credevano che tu fossi mio fratello!"

Inorridisce sgomenta a quell'affermazione, cominciando poi a rimbrottarlo come si fa coi bambini.

"Ma sentilo! Come se fosse stata colpa mia...se ben ricordi, qualcuno qui mi aveva attaccato un chewingum sulla testa!"

"Ah già...era per via del chewingum...me l'ero scordato..." si passa una mano fra i corti capelli castani con quel gesto che le piace tanto, prima di continuare con voce malinconica "...Caspita però...ne abbiamo fatte di cose assieme io e te eh?!" sorride al ricordo dei boccoli ramati della fanciulla, tagliati a spazzola.

"Sì..." ammette lei, guardando con dolcezza il suo imbarazzo

"Facciamo un brindisi?" propone

"Con la birra?" chiede perplessa

"Con la birra, certo."

"A cosa vuoi brindare?"

"Non saprei..." ci rimugina un po' su, i magnetici occhi verdi offuscati dall'alcol

"Bè, potremmo brindare a te, al tuo successo e al tuo prossimo calendario!" scherza ancora la ragazza.

"No...brindiamo a noi! Perchè insieme...siamo forti." afferma deciso, rialzandosi in piedi e sollevando la bottiglia di birra verso di lei.

"Allora a noi." le due bottiglie cozzano una contro l'altra, poi il ragazzo frana sul letto lì vicino.

"...Channing, ti senti bene? Mi sa che sei parecchio sbronzo..."

"Sto bene. Vieni qui...abbracciami."


Emily rimane per un attimo sconcertata, ma fa comunque quello che le chiede, in fondo non desidera altro.

Accoccolandosi vicino a lui, gli passa le braccia attorno al collo, facendo aderire la sua guancia accaldata, a quella leggermente ruvida di barba di lui.

Lui ricambia l'abbraccio, accarezzandole dolcemente la schiena e stringendola poi più forte a sè. Le viene quasi da piangere, ma trova ancora la forza di scherzare.

"Stai diventando sentimentale?"

"Mph...sai...forse è per questo che non trovo una ragazza. Ci sei tu." ammette candidamente il giovane.


Il suo cuore salta un battito.

"Cos'è, stai cercando di rifilarmi la colpa del tuo insuccesso con le donne?"

"Ma no...è solo che se ci penso...quello che cerco con una donna...io ce l'ho già con te." sussurra.

"Channing...che cosa stai cercando di dirmi?" chiede lei senza osare sollevare lo sguardo per guardarlo negli occhi, la voce rotta per l'emozione.

"Sto dicendo che forse...forse io dovrei stare con te."


Il suo cuore salta un altro battito.

La bocca ancora aperta in una O di stupore, la prima cosa che le viene da chiedere è...

"Mi stai prendendo in giro?"

"..." silenzio

"Channing?"

"...zzzz...."

"Ma bene...avrei dovuto fartelo mettere per iscritto..." sorride silenziosamente al giovane che si è addormentato fra le sue braccia e che ora russa piano "...buona notte, Chan."


**************************************


Si lascia andare per un attimo, facendosi cullare ad occhi chiusi dal ricordo, nella morbida carezza del suo abbraccio, mentre una lacrima minaccia di fare capolino dalle ciglia e un piccolo singhiozzo la scuote appena.

Quando riapre gli occhi, trova due iridi chiarissime fisse su di lei, colme di un'espressione a metà fra la sorpresa e il turbamento.


"Tutto bene?" chiede l'amico in tono preoccupato, la voce impastata di chi si è appena svegliato.

"Veramente no..." sussurra piano Emily, poi scuote la testa e ricacciando indietro il magone che minaccia di assalirla, continua in tono falsamente arrabbiato "...mi stai stritolando!"

"Co-cosa? Oh scusa...è che sei così morbida!" ride piano lui, la bocca atteggiata in una smorfia divertita.

"Dì un po', mi hai presa per un cuscino?"

"Sì, il cuscino più morbido che ci sia!"
E per sottolineare quanto detto, inizia a solleticarle la pancia, carezzandole la pelle sensibile e facendo affondare i polpastrelli nei rotolini di quella che lei chiama, non troppo gentilmente, la mia pancetta.


Assalita in quel modo, non riesce a trattenere un eccesso di risate...odia il solletico! Lui ovviamente lo sa e la tortura ogni volta che ne ha l'occasione.

Aaah ma stavolta non l'avrebbe avuta vinta!!

Stanca di sopportare quel dolce supplizio, si ribella sgusciando via da sotto il suo braccio e inginocchiandosi sul letto, inizia a tempestarlo di cuscinate.

"Ah, così è la guerra che vuoi...bene, ti accontento subito!"

Sollevandosi a sedere, il giovane prende a restituire ogni singolo colpo, ridendo come un matto.

E' solo quando riesce ad afferrarla per i polsi e a trascinarsela addosso che la battaglia si conclude all'istante, così com'è iniziata.


Il fiato mozzato in parte dalla lotta, in parte da quell'insolita presa, Emily si sente avvampare le gote, mentre lui tranquillo e beato si gode la meritata vittoria.

"Ho vinto! Adesso te ne starai qui buona e tranquilla?"

Annuisce piano, il viso a contatto con la pelle calda e profumata del suo petto, i sensi che ormai sono andati a farsi friggere.

Trema appena, nel momento in cui lui le passa le dita lungo la schiena in una lenta e dolcissima carezza, poi più su ad armeggiare con i suoi riccioli ribelli.


"Li stai facendo crescere..."

"Ci sto provando. Non è che hai intenzione di appiccicarci sopra qualcos'altro, vero?" chiede preoccupata.

Lui ride, sinceramente divertito.

"No tranquilla...mi piacciono così lunghi."

Prende ad arrotolare e srotolare una ciocca intorno al dito, a lei verrebbe solo voglia di fare le fusa.

Poi la sua mano si ferma e la sua voce calda e profonda riempie il silenzio.

"Ho fame." sentenzia "...tu no?"


Avrebbe voglia di urlargli contro: Sì, ho fame...di te!

Ma si limita a sollevare gli occhi al cielo e a protestare blandamente con un...

"Santo cielo Channing...pensi solo a mangiare tu!"

"E' colpa tua! Sei tu che mi hai svegliato."

"Sempre colpa mia insomma..."

"Se non hai fame, magari potremmo passare il tempo in un altro modo."

"Se hai intenzione di farti stracciare ancora una volta a poker...ti servo subito!" afferma la giovane, già pregustando tutti i verdoni che gli avrebbe scucito.

"Veramente, stavo pensando...al sesso!"


Ok, poteva non aver capito bene.

"A-al sesso?"

"Sì...dì un po', da quant'è che non fai sesso?"

"Che c'entra adesso questo?"

"Rispondi."

"Ma si può sapere che te ne frega?"


Qualcosa non andava.

Si conoscevano da una vita, si poteva dire che sapessero tutto l'uno dell'altra, ma c'era una cosa di cui non avevano mai parlato apertamente fra di loro...il sesso.

Certo se ne era parlato a grandi linee, così come si parlava di un nuovo disco di musica rap, della macchina che si sarebbe comprato Channing col suo primo ingaggio o ancora di che vestito avrebbe indossato Emily al suo ballo scolastico.

Ma mai...e dico mai, era stato trattato l'argomento sesso rivolto a loro stessi.


Lui aveva sempre avuto il buon gusto di non raccontarle delle sue molte avventure con attrici e modelle, d'altro canto lei non aveva mai pensato di parlargli delle sue disastrose storie con uomini che erano solo un pallido riflesso di quello che era lui.

Ora, il fatto che accennasse al discorso sesso in modo così diretto e personale, la lasciava a dir poco scioccata.

Quello che lui disse subito dopo, ancora di più.


"Andiamo...da come ti strusci su di me, mi dà l'idea che sia passato un bel po' di tempo dall'ultima volta!"

"Co-come diavolo ti permetti!" è scandalizzata e anche decisamente offesa e non manca di farglielo notare, colpendolo alla spalla e cercando di allontanarsi bruscamente da lui.

"Andiamo, stavo scherzando...Emily...Em...dai era solo una battuta!" la trattiene lui.

"Solo una battuta...tsk figuriamoci...mister sono-fico-solo-io, guarda che io ce l'ho una vita sessuale sai!"


Ok...perchè adesso sente di doversi giustificare con lui?

Forse perchè in fondo è vero che si stava strusciando contro di lui come una gatta in calore? Cielo, non lo avrebbe mai ammesso!

"Bene."

"Già...e poi non mi stavo affatto strusciando!"

"No...non tanto...solo un pochino."

"Ma no!" urla esasperata.

"Ooooh...lo stai facendo ancora!"

"Cosa?? Cosa??"

"Sì piccolina, e ti assicuro che è molto eccitante!" sorride, mentre con voce maliziosa le sussurra queste parole all'orecchio.

"Piantala pervertito!!" le mani sul suo petto, cerca di allontanarlo da lei, più per convenienza che per vero desiderio di farlo.

"Io la pianterei anche, ma se tu continui ad agitarti così, penso che avrò presto un problemino..." le bisbiglia ad un centimetro dal viso, le labbra così incredibilmente vicine alle sue. Può quasi sentirne la morbidezza, nonostante questo cerca di mantenere il suo proverbiale sangue freddo.

"Channing Matthew Tatum...smettila subito di fare queste allusioni o io...io..."

"Tu?"


E va bene...vuole giocare sporco? Allora lo farà anche lei!

"Lascia perdere. Sei solo capace di parlare! Se veramente volessi fare sesso con te, ti posso assicurare che te ne accorgeresti!"

"Veramente? Dimostramelo."

"Co-come?" questa non se l'aspettava.

"Dimostramelo. Cosa faresti, se volessi fare sesso con me?"

"Io...io...tu sei matto, o cosa?"

"Sono semplicemente curioso."

"Perchè?"

"Perchè vorrei vederti prendere per una volta un'iniziativa...e smetterla di pensare solamente!" le dice allontanandola con stizza, alzandosi dal letto e iniziando a girare nervosamente per la stanza.


"Non capisco..."

La sua voce è dura come non lo è mai stata prima, le sue grandi mani sono intrecciate dietro alla nuca e le braccia piegate ne nascondono il viso.

"Hai capito benissimo invece...dimmi quello che vuoi, una buona volta!"

Si sente scombussolare tutta dentro, non capisce perchè lui si comporti in questo modo, è sempre stato così dolce con lei, premuroso, affettuoso...cosa vuole ora?


E lei? Cosa vuole lei?

Questo è facile, lei vuole lui...solo lui.

Ma come può dirglielo? Lui non capirebbe.

Quando incrocia il suo sguardo gelido, sussulta e la paura la pervade...paura di perdere la persona che ama più di ogni altra cosa.

Forse è per questo che decide di tentare il tutto per tutto e piantandosi davanti a lui con i pugni stretti e le braccia lungo i fianchi gli grida contro...

"Ah sì, è questo che vuoi? E va bene, l'hai voluto tu...io voglio che tu faccia l'amore con me."


L'ha fatto. Gliel'ha detto. E ora si sente meglio.

Ma riprende a respirare solo quando lo vede addolcirsi e chiederle...

"Ci voleva tanto?"

Ora però è lei il fiume in piena, è lei ad essere inarrestabile.

"Channing...non ho parlato di sesso."

"Lo so." annuisce lui

"Quindi?" gli si avvicina e lo fissa dritto negli occhi

"Cosa?"

"Lo farai?" chiede ancora, speranzosa

"Fare l'amore con te?" lui è vicino, molto vicino

"No, prenotare un viaggio su Marte!" sibila seccata "Sì certo, fare l'amore...con me." conclude titubante.

"Certo."


Lui l'afferra per la vita, attirandola a sè lentamente, le gambe di lei sono molli come cera mentre chiede conferma di aver capito bene.

"Mi stai prendendo in giro?"

"No, perchè dovrei?" le accarezza dolcemente una guancia, facendo poi scivolare la mano sul suo collo candido e dietro la nuca, fra i morbidi riccioli color del rame brunito.

"Tu non vuoi fare sesso con me!" afferma sempre più sconvolta da quello che sta capitando loro.

"No, infatti...io desidero fare l'amore con te..." le sussurra piano, chinandosi a cercarle le labbra e sfiorandole in un bacio dal sapore dolce.

"Tu...tu non me l'hai mai detto." bisbiglia la fanciulla, aggrappandosi a lui come in trance, gli occhi chiusi per imprigionare ogni attimo di quel bacio a lungo anelato.

"Tu non me l'hai mai chiesto." le risponde divertito, avvolgendola in un caldo abbraccio e catturandole nuovamente le labbra in un tenero bacio.

"Quindi...ieri sera...oddio, che devo fare?" chiede d'improvviso seria.

"Essere quella che sei piccola...al resto penserò io."

"Channing..." il suo nome è un sussurro

"Ah! E un'altra cosa Em...guai a te se d'ora in avanti non mi dici ciò che senti...veramente!" le intima affettuosamente

"Va bene, Capo..." annuisce felice "...ora però, baciami ancora!"

"Bene, vedo che impari in fretta..."




FINE








  
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