Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Ricorda la storia  |      
Autore: Moonlight Waltz    05/06/2013    4 recensioni
[Fanfiction che partecipa al contest "Maschere- perché a volte l'apparenza inganna" indetto da _Earth_ e CrazyDancer]
"Le maschere erano in grado di nascondere gli occhi di Strawberry da tutto il resto del mondo, eccetto lui. Ryan era sempre riuscito a leggerle dentro con una facilità impressionante.
Strawberry gettò gli occhiali a terra e, stingendoglisi contro, gli raccontò tutto.
Di come il suo amore per Mark, il suo primo e unico amore fino ad ora, si fosse concluso; di quanto stesse soffrendo per questo con la consapevolezza che lui a quella notizia avrebbe sofferto più di lei; e di come ora si sentisse assolutamente confusa ora riguardo ai propri sentimenti nei suoi confronti."
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lucciole e Rugiada

                                                            “Gli occhi sono lo specchio dell'anima... cela i tuoi se non vuoi che ne scoprano i segreti”- Pirandello
 

“Mark”.
Da qualche tempo il cuore di Strawberry non si emozionava più a quel nome. Un tempo la rendeva felice, il solo sentirlo pronunciare la rendeva pazza di gioia, ma ora, per quanto si sforzasse, non riusciva a provare più niente ascoltando il suo suono melodioso. 
Comunque sapeva che niente dura sempre, e l’amore non è un’eccezione. Aveva già sofferto e lo aveva superato. Non si sarebbe mai innamorata un'altra volta.


Ma in quella radura, insieme a Ryan, il tempo sembrava essersi fermato. Strawberry era sicura di non amare quel ragazzo, non più di quanto adesso Mark- cioè nulla; però, in quel momento, c’era qualcosa che non andava. Come se… al termine di un cammino se ne stesse aprendo un altro ancora più grande e fiorito e questo la spaventò.
Una cosa del genere pareva impossibile, lo sapeva benissimo. Aveva odiato quel ragazzo dal momento stesso in cui lo aveva incontrato per la prima volta. Anche se, lo doveva ammettere, quando aveva saputo del suo triste passato si era ripromessa di essere più gentile con lui.

Ma il suo dolore non giustificava il fatto che la prendesse sempre in giro.

Era venuta insieme a lui, Kyle e le altre ragazze a un festival. Ovviamente non erano mica state avvisate che prima di concedersi allo svago avrebbero dovuto sgobbare in un locale stracolmo di gente. E già quello la faceva infuriare, dato che avevano dovuto faticare non poco per tenere a bada certi clienti spudorati.
E poi tutto questo senza neanche menzionare il fatto che quel biondino da strapazzo l'aveva in giro dal momento stesso in cui l’aveva vista con quei suoi nuovi occhiali, a suo dire, “buffi”. Vero, forse erano strani e le limitavano di un bel po’ la vista, ma se li aveva indossati una ragione c’era. Non voleva permettere agli altri di vedere nel profondo dei suoi occhi, cosa che invece Ryan sembrava fare sempre benissimo per quanto lei cercasse di celarsi. Per questo si era lanciata a correre dopo l’ennesimo tentativo dell’altro di toglierglieli e farsi ancora più beffe di lei, nella speranza che almeno così la lasciasse in pace e la smettesse di cercare di intrufolarsi nella sua mente.

Ma lui l’aveva inseguita in una corsa forsennata fino in cima alla collina, dove i raggi lunari e le lucciole la facevano da padroni. Le aveva sfilato dolcemente gli occhiali e, osservando i suoi occhi, l’aveva abbracciata e le aveva sussurrato gentilmente all’orecchio di raccontargli che cosa la opprimeva.
Come avrebbe potuto resistere a tanta dolcezza? Le maschere non servono in certe occasioni e lei lo sapeva. La rugiada intrappolata nelle sue ciglia e dentro se stessa fu finalmente libera di uscire e si posò sui tessuti della giacca del ragazzo, inumidendoli.
Le lucciole sembrarono confuse. Quella sera credevano di rimanere all’asciutto.
Strawberry gettò gli occhiali a terra e, stingendosi a lui, gli raccontò tutto.


Di come il suo amore per Mark, il suo primo e unico amore fino ad ora, si fosse concluso; di quanto stesse soffrendo per questo con la consapevolezza che a lui quella notizia avrebbe fatto ancora più male che lei e di come ora si sentisse assolutamente confusa riguardo ai propri sentimenti nei suoi confronti.
Ryan ascoltò tutto in silenzio. Quando la ragazza ebbe finito di parlare le alzò il mento dolcemente e, in barba a tutto ciò che gli aveva raccontato, le bisbigliò giocoso sulle labra delle parole che la ragazza dai ciuffi rossi non avrebbe mai dimenticato.

-Quindi ora l'amore della tua vita sono io- affermò con semplicità.

E dopodiché la baciò con molta dolcezza e amore, stringendole la vita.

Ecco, lo sapeva. Come al solito aveva capito solo quello che voleva lui e aveva letto nei suoi pensieri con una facilità impressionante. Ma forse era meglio così: almeno il peso di quell’amore finito non sarebbe ricaduto tutto sulle sue spalle.
E poi capì che era stata una sciocca a nascondere a quel ragazzo i suoi sentimenti. Perché lui riusciva a capirla meglio di chiunque altro e solo lui aveva il diritto di stare al suo fianco per sempre.
Si presero per mano e con passi lenti scesero giù dalla collina e tornarono al festival, nel locale in cui avevano lasciato i loro amici.

Quando li videro entrare a Mina scappò un sorrisetto malizioso –Visto, ve l’avevo detto che c’era sotto qualcosa!- disse.
Ryan e Strawberry arrossirono e si allontanarono subito l’uno dall’altra. Erano stati degli stupidi a comportarsi così in pubblico, ma… dopotutto che male c’era? Si erano ripromessi di non mentire più. E poi lei aveva dimenticato gli occhiali nella radura! Senza di quelli non poteva più fingere.
La ragazza prese di nuovo la mano del ragazzo e gliela strinse forte, sorridendogli. Sì, non c’è bisogno di fingere quando sei con l’unica persona che ti può capire. E questo loro lo avevano compreso.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Moonlight Waltz