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Autore: Robby_love    05/06/2013    7 recensioni
La storia è sempre questa solo che ho cambiato il rating.
Questa ff è una Vilu x Leòn, la mia coppia preferita.
Questa storia parla del loro amore che nasce e che dovrà superare mille ostacoli. Violetta e Leon riusciranno a restare uniti anche se dovranno superare mille ostacoli?
Spero di avervi incuriosito e che passerete a leggere la mia storia. =)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Federico e le sue parole…

“Violetta!!” disse il padre andandola ad abbracciare felice ma lei poco dopo se lo scrollò da dosso. “Scusi ma lei chi è?” disse mentre lo guardava stranita “Voglio qui Federico! Dov’è lui?!”

Continuò a dire mentre aveva la voce bassa e stridula a causa  dell’operazione. Si toccò di nuovo la gola perché aveva iniziato a bruciarle tantissimo. Un ragazzo dal ciuffo alto invece si avvicinò a Violetta sedendosi a bordo del letto prendendole la mano. “Sono qui non preoccuparti ma non parlare altrimenti peggiorerai solamente” gli disse premuroso Federico dandole un bacio sulla guancia. Leon diventò rosso dalla gelosia e un groppo alla gola gli si era formato, non riusciva a vedere Violetta con qualcun altro che non fosse lui. “Vilu non ti ricordi di me? Sono Francesca la tua migliore amica!!” disse Francesca facendosi avanti mentre German era disperato e parlava con un medico. Violetta scosse la testa come risposta. Cercò di parlare ma un dolore lancinante alla gola glielo impedì “Aspetta, prendi questo per dirci quello che vuoi” disse Federico dandole il suo i-phon con aperto le note dove poteva scrivere. Violetta gli sorrise e lo abbracciò mentre una fitta al cuore di Leon si fece sentire. “Che ti ricordi di preciso?” disse Camilla. Violetta iniziò a scrivere e mostrò il cellulare agli altri dove c’era scritto:

-Mi ricordo di Federico e poi che mentre stavo per strada ho salvato qualcuno e mi hanno investita. Solo questo-

“Allora signorina adesso la devo visitare e tutti gli altri dovranno andare via” disse il medico e Violetta annuì. Tutti uscirono e Leon prese in disparte Federico. “Non avvicinarti a Violetta ok?” disse con la faccia seria e le braccia incrociate “Non capisco perché me lo chiedi, l’hai tradita con quella meccanica e adesso pretendi anche che stia lontano dall’unica persona che si ricorda? Sei un egoista!” gli rispose il ragazzo dal ciuffo alto per poi lasciarlo li senza dargli il tempo di rispondergli.

Un quarto d’ora dopo il dottore uscì e si avvicinò ai parenti della ragazza. “Come vi avevo avvertiti la ragazza ha avuto dei danni a livello psicologico, in questo caso la perdita della memoria. Non sappiamo di preciso quanto potrebbe durare però c’è una piccola possibilità che sia per sempre. Dovete stargli vicino e farle vedere o raccontare vecchi ricordi e così via. Arrivederci signor Castillo” disse il medico stringendo la mano di German per poi andare via. Tutti entrarono nella sua stanza e la videro mentre guardava fuori dalla finestra dal suo letto.

“Ehy come stai?” gli disse Leon avvicinandosi cercando di accarezzarle un braccio ma lei lo scansò e lo guardò schifata. Non sapeva perché e non sapeva nemmeno chi era ma quel ragazzo gli faceva uno strano effetto provava dell’odio verso di lui.

Leon la guardò triste e si allontanò e Federico si avvicinò subito dopo a lei.  

Vilu lo abbracciò per cercare un po’ di conforto nelle sue braccia “Non preoccuparti tutto passerà sor... Solo pochi giorni in ospedale ancora” disse trovandosi in difficoltà nella seconda parte del discorso. Leon si girò dall’altra parte per non vedere quello spettacolo orrendo per lui, forse aveva sbagliato a mettersi con Lara ma il desiderio di stargli vicino era fortissimo ma non provava amore come lo sentiva per Violetta.

Il giorno dopo

Leon dopo lo studio andò a trovare Violetta per accertarsi che stesse bene.

Aprì la stanza e trovò Violetta seduta su una sedia dietro un tavolo bianco dove aveva un foglio poggiato sopra e una matita tra le mani. Aveva uno sguardo triste e si capiva benissimo che stava per mettersi a piangere. Image and video hosting by TinyPic Leon lasciò cadere il suo borsello a terra per poi andare vicino a lei e avvolgerla nelle sue braccia.

All’inizio Vilu voleva allontanarsi ma si trovava così bene nelle sue braccia, chiuse gli occhi e delle lacrime iniziarono a scenderle lungo gli occhi fino a scoppiare in un pianto disperato.

Gli accarezzò la testa mentre la cullava tra le proprie braccia. “Non ricordo nemmeno il tuo nome” disse Violetta con voce rauca sforzandosi per parlare. “Sono Leon ma sono anche uno stupido” gli rispose lui con le lacrime agli occhi ripensando ai momenti passati insieme a lei e a quanto fosse stupido averla lasciata ma era anche stupido perché non riusciva a separarsi da Lara che le dava come un ricordo familiare.

Il giorno dopo dimisero a Vilu dall’ospedale e ora stava a casa sua sul divano con la gamba ingessata e un occhio violastro.

1 settimana dopo

Violetta aveva ancora il gesso ma riusciva di nuovo a parlare e aveva iniziato ad andare di nuovo allo studio con la speranza di ricordarsi tutto.

Camminava con le stanfelle in giro per lo studio mentre tutti la guardavano come se fosse un extraterrestre.

In questa settimana Violetta si era chiusa in se stessa per paura del giudizio degli altri non parlava con nessuno al di fuori di Federico e di German ,non cantava più davanti agli altri e evitava di farsi coinvolgere in qualche progetto di gruppo.

“Vilu!!” disse squillante Francesca avvicinandosi a lei “Mi dispiace devo andare” disse velocemente per poi cambiare direzione e allontanarsi verso l’aula di musica mentre rimaneva Francesca triste per il comportamento della ragazza nel corridoio.

Entrò nell’aula e si mise dietro la tastiera sedendosi su una sedia e poggiando la stanfella sul muro. Prese lo spartito che era presente sulla tastiera e iniziò a studiargli le note e le parole. Iniziò a picchiettare con le dita sui tasti creando una dolce melodia e iniziò a cantare “…Podemos volar sin tener alas ser la letra en mi cancion y tallarme en tu vos”

Un flashback si aprì nella sua mente facendole rigare il viso da una lacrima.

-“Violetta volevo chiederti se tu..volevi diventare ufficialmente la mia ragazza” mi disse cacciando uno scatolino, lo aprì e all’interno c’era un anellino d’argento con un piccolo diamante sopra. Delle lacrime iniziarono a rigarmi il volto. Mi fiondo sulle sue labbra baciandolo con tanta dolcezza mentre le lacrime che erano presenti sulle mie guancie bagnavano anche  quelle di Leon. Dopo poco ci stacchiamo. “Lo prendo per un si” dice Leon sorridendo mettendomi l’anello all’anulare della mano sinistra. “Ti amo”gli dico “Ti amo” ripete Leon per poi sporgersi e darmi un bacio a stampo.-

Si asciugò la lacrima e si alzò con l’aiuto della stanfella e andò via.

----

Leon era alla pista di motocross e si avvicinò a Lara con una piccola foto in mano, la foto di sua sorella.

“Lara devo parlarti” disse Leon serio mentre lei gli aveva già attaccato le sue braccia al collo di lui cercando di baciarlo. “Smettila Lara ti ho già detto che non voglio essere baciato da te” disse staccandogli le braccia dal collo “Mi dici sempre questo quando cerco di baciarti mi spieghi almeno il perché?!” gli chiese Lara visibilmente irritata “Perché non posso baciare una persona che amo come se fosse mia sorella!!” rispose lui alzando la voce “Ho capito che mi ero avvicinato a te non perché ti amo ma perché eri uguale a Cammy mia sorella e mi scuso ma la verità è che ti ho usato per riempire il vuoto della morte di lei. Mi dispiace ma non può funzionare così” disse Leon rimanendola imbambolata e se ne andò.

Il pomeriggio

Violetta era seduta su una panchina del parco pensando sempre al flashback della mattina, aveva provato delle emozioni fortissime solo a ricordarlo. “Violetta!” sentì una voce da lontano che la chiamava, era Leon.

Lui si sedette al posto libero vicino a lei e gli prese la mano. “Violetta so che non ti ricordi che io mi ero messo con Lara ma volevo scusarmi lo stesso sono stato uno stupido!!” disse tutto d’un fiato.

Un altro flashback si fece largo nei ricordi di Vilu

-“Da quando ti ho conosciuto che nel mio cuore sento confusione, non capivo cosa mi stava succedendo ed ero convinto al cento per cento di amare Violetta con tutta l’anima ma adesso ho capito che la persona che voglia che mi stia accanto sei tu” gli disse accarezzandogli la guancia. Il cuore di Violetta in quel momento si spezzò in mille pezzi e delle lacrime amare cominciarono a rigarle il volto. “E con Violetta come farai?” disse la ragazza “La lascerò oggi stesso” gli rispose, Lara cominciò a piangere di gioia “Ti amo Leon” disse per poi dargli un bacio passionale. Violetta si accovacciò a terra tenendo il viso tra le mani che si stavano bagnando a causa delle lacrime. Sentì dei passi avvicinarsi, si alzò e corse via con le lacrime agli occhi.-

“Lo ricordo” disse Violetta con le lacrime agli occhi “Perdonami ti prego” disse Leon avvicinandosi a lei lentamente fino a sfiorare le labbra di Violetta.

Lei non sapeva cosa fare da quanto aveva capito l’aveva tradita ma quel bacio lo stava desiderando. Lui poggiò piano le sue labbra su quelle di Violetta e lei si vide passare l’intera vita davanti, ora ricordava tutto.

Mise la mano dietro al collo di Leon approfondendo il bacio e schiuse le labbra. In quel momento un venticello fece volare tanti petali di ciliegio sembrava che stesse succedendo apposta. Dopo poco si staccarono e Violetta aprì lentamente gli occhi che aveva tenuto per tutto il tempo chiusi. Gli sorrise prendendogli la mano “Grazie. Grazie ora ricordo tutto!!” disse Violetta abbracciandolo e lui fu felice di poter di nuovo abbracciare il suo amore.

3 giorni dopo

Violetta e Leon erano tornati insieme e tutto stava andando benissimo e lei anche se il suo corpo non era nelle condizioni migliori era davvero felice.

La sera uscì per andare al karaoke ma appena entrò tutti iniziarono a guardarla male forse per il suo aspetto. Dimenticava che quel giorno era martedì e li ci andava sempre Eleonor e la sua combriccola, dei delinquenti che amavano molestare le persone.

“Mi dispiace tanto Vilu… che tu ti sia ripresa” Disse Eleonor ridendo mentre tutti gli altri si univano a lei “Tornatene in ospedale troia!!” gridò uno e gli occhi di Violetta si riempirono di lacrime. “Ora piange la piccola” continuò Eleonor ridendo come un’oca. Un ragazzo dal ciuffo alto si era posizionato davanti a Violetta con sguardo infuocato “Basta!! Lasciate stare mia sorella!!”

 

Angolo autrice

Ciao pimpi pelli (?) sono riuscita ad aggiornare anche se questo capitolo mi fa un po’ schifo…

Vilu ha ritrovato la memoria,è tornata insieme a Leon (per la mia felicità e quella di tutti… xD) e alla fine arriva Federico che dice di lasciare stare sua SORELLA!!

Chissà cosa voleva dire. Vabbè ciao pimpi alla prossima :D

 

 

 

  
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