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Autore: _Boo    05/06/2013    3 recensioni
Mello non merita il bianco.
Il bianco è salvezza, e Mello non merita la salvezza.
Mello non merita Near.
[Mello♥Near]
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Questa è la terza storia che pubblico in questo fandom :3
Le prime due erano entrambe LightxL, mentre stavolta ho deciso di provare con qualcosa di nuovo ed ecco a voi la mia prima MelloxNear, altra coppia del maga che apprezzo molto :D
Spero tanto che vi piaccia, lasciate pure una recensione se volete, come sempre mi fa piacere leggere i vostri pareri, alla prossima <3




 

WHITE







Bianco.

C’è bianco ovunque.

Sulla sua pelle, nel suo sangue, fin dentro le ossa.

Insopportabile.

Troppo candore per la sua anima macchiata, lacerata, distrutta.

Troppa purezza.

Mello non merita il bianco.

Il bianco è salvezza, e Mello non merita la salvezza.

Mello non merita Near.

Ne è consapevole, mentre affonda il naso nell’ incavo del suo collo pallido e leggermente sudato, ne è consapevole mentre sfiora il suo sesso con tocchi leggeri e morbidi, godendo di ogni singolo ansito che fuoriesce dalle sue labbra umide.

Eppure non può farne a meno.

Tutto quel bianco lo rapisce, lo strega, lo incatena senza dargli possibilità di fuga.

E Mello si lascia incatenare, si lascia avvolgere da quel candore accecante, troppo forte per i suoi occhi azzurri, così abituati al buio.

Troppo caldo.

Fuoco sulla pelle , troppo bollente da poter sopportare.

Fuoco che lo porta a liberarsi degli ultimi indumenti, rabbrividendo al contatto della pelle con la frescura dell’aria notturna.

Si solleva leggermente Mello, perchè ancora non si è stancato di ammirare il corpo fremente sotto al suo.

La pelle pallida, le costole sporgenti, la pancia liscia e morbida come quella di un bambino.

I suoi occhi non possono far al meno di desiderare quella creatura caduta dal cielo, per questo continua il suo tragitto, posandoli  sul suo sesso innocente, eccitato. E poi sulle gambe esili e longilinee, che restano aperte, in un tacito invito.

E Mello crede di impazzire, perché Near è troppo tutto insieme, è troppo da affrontare per la sua povera anima dannata.

Ha voglia di scappare, di andarsene.

Sa bene che una volta fatto suo quel corpo non potrà più farne a meno, sa bene che desidererà averlo sotto di se ogni singolo attimo della sua vita.

Tuttavia non si ferma, non può farlo, non con Near sotto di se, che geme e spinge il bacino verso l’alto per farsi penetrare, desideroso di congiungersi a quel corpo muscoloso che aveva sognato per anni, desideroso di far parte del suo cuore.

Allora Mello agisce.

Si fa spazio nel corpo di Near con una ponderosa spinta, che ha il potere di far gridare l’albino dal dolore.

Prende a spingere lentamente, cercando di farlo abituare, mente posa leggeri baci sulle sue guance, asciugando le lacrime che sono sgorgate dagli occhi grigi di Near senza alcun preavviso.

Quando finalmente sente Nate venirgli incontro, assecondando le sue spinte, capisce che si è abituato e comincia a muoversi più velocemente, godendo dei gemiti osceni che fuoriescono da labbra tanto innocenti.

I bacini continuano a scontrarsi, sempre con più foga.

Mello sente di essere vicino all’orgasmo, allora tira l’albino su di se, mettendosi a sedere ed afferrandogli i fianchi, in modo da poter regolare l’intensità delle spinte.

Stringe la mano attorno al suo sesso e lo sente affondare i denti contro il suo collo, un altro paio di movimenti e il massimo del piacere sopraggiunge per entrambi, l’albino bagna la mano di Mello mentre quest’ultimo si libera nel suo corpo bollente.

Si lasciano cadere sul letto, esausti.

Il biondo affonda la testa nei capelli morbidi di Near, annusando il loro profumo.

Si sente vivo.

In quel letto, col corpo di Nate River fra le braccia.

Mello si sente finalmente vivo.

E non può fare a meno di sorridere e di stringerlo maggiormente, perché finalmente ha trovato il suo posto.

Proprio lì, in una lurida stanza di motel, con il corpo pallido di Near fra le braccia.

Perso nel bianco.
  
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