Sharpay camminava per la mensa, con in mano soltanto una mela.
Si guardò attorno, cercando un tavolo maledettamente vuoto. Una ricerca inutile, ma le serviva. Non aveva voglia di stare accanto a delle persone recitando, per nascondere la sua malinconia. Aveva bisogno di qualcuno che le potesse stare accanto, che la capisse... ma in quella scuola sembrava che non ci fosse nessuno.
Fregandose delle tanti mani che le indicavano il posto dove sedersi, uscì dalla scuola e andò verso la panchina sotto il grande salice piangente. {NdA: non so se in New Mexico ce ne sono, ma questo è il bello di scrivere: anche se le cose non sono reali sembra che lo siano}
Spalancò gli occhi, stupita che quel posto sempre isolato era occupato.
<< Ehi Sharpay >> le disse Troy, salutandola << vieni >> ed ecco un'altra mano che le indicava dove andare, ma la sua mano sembrava un invito sincero non come gli altri.
La Bionda si avvicinò con un passo aggraziato, ma nello stesso tempo un po' insicuro. Si ritrovò, davanti a lui in piedi, salutandolo con quel tono che odiava usare, ovvero quello che usava quasi sempre.
<< Perchè non ti siedi? >> non si fece pregare e si sedette subito.
Restattero in silenzio, mentre lui continuava a guardare la mela di lei.
<< Perchè continui a fissarla? >> chiese lei con quel tono acido, che le veniva tanto naturale, che come risposta ottenne solo un sorriso imbarazzato.
<< Ho sempre pensato che non mangiassi molto. Ma non così poco... >> continuò indicando ancora il frutto.
Lei rimase perplessa, ma decise di dargli quella risposta: << Mia madre, come ex-ballerina, dice che devo essere leggera prima di ballare. In più mangiare alcune cose, non fa bene prima di cantare... tipo il cioccolato, il latte o cibi secchi. E non scordare mai che una mela al giorno toglie il medico di torno! >>
Lui sorrise divertito, soppratutto per l'ultimo frase. Era la seconda volta che lei lo faceva sorridere così, la prima era stata al campo da golf, mentre lei faceva finta di non saperci giocare.
<< Oggi hai voglia di parlare, vedo >> osservò il ragazzo, mentre aveva ancora quel sorriso appiciccato al viso.
<< No, semplicemente buona educazione. Troy >> rispose lei, dopo aver dato un morso alla mela.
Subito dopo si alzò con la mela in mano, con lo sguardo cercò un cestino vicino. Prese la mira e... centro! Il frutto era perfettamente finito dentro.
<< Bel canestro, Sharpay! >>
Lei lo ringraziò con un mezzo sorriso e inizio ad andare verso l'entrata della scuola.
Lui, Troy, era pieno di pensieri in testa. Alla fine Sharpay non era niente male: era simpatica, carina, aveva talento e... ed era riuscita a far canestro con il primo colpo.
<< SCUSA! >> le disse urlando.
Lei si girò, nuovamente stupita: << Per cosa? >> chiese.
Prese fiato per dirlo, ma dalla sua bocca non usciva voce. Ci provo di nuovo: << Ti ho sempre pensata come una bambina capricciosa, invece non lo sei. Sharpay >> ed ecco. Le parole erano uscite facilmente.
La Bionda lo guardò e in faccia le si stampò quel sorrisino più simile ad una smorfia. Più imperfetto di quelli che donava a tutti.
Troy lo guardò bene e ne fu certo: quello era il vero sorriso di Sharpay.

~

Avete visto? Non sono morta! xD
Dedico la fanfiction a Vivy93, che mi è stata sempre accanto nonostante il mio carattere poco amichevole, di questo periodo.
Ma lei era sempre lì...Sei una vera amica *O*