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Autore: Temari    22/12/2007    4 recensioni
"Era pericoloso, lo sapevano. Era davvero pericoloso. Se venivano scoperti prima di portare a termine la loro "missione" erano guai grossi, per tutti."
Durante la vigilia di Natale... quale sarà mai la mission impossible che i nostri eroi dovranno compiere???
Genere: Generale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente =D

Ecco per voi una bella fic di Natale! La storia si basa sull'Urasai n.13 della serie Saiyuki Reload (per chi non ha visto quegli urasai, rimedi il prima possibile: sn FANTASTICI!!! XD).

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari




Christmas




It's Christmas Eve...
falling from the sky, millions of snowflakes are covering the road.
Every which way I look, snowmen can be seen in the house's gardens;
children happily throwing snow balls at their friends.

As we stroll down, down the street, faint echoes of Christmas songs
and laughter reach our ears, becoming the background of our walk.
The silence between us isn't unconfortable...
we need not to talk, for we understand one another simply through our eyes.

The day is about to end, but I don't care: just staying by your side, makes me content.
Glancing up at the sky, the Sun is sinking below the horizon...
I feel your gentle hand stroking my cheek, and I turn back at you...

Your eyes are always so full of love and devotion:
just looking into them, I feel like floating high above the sky.
With the snow slowly covering the world around us, I feel the luckiest person in the universe.








24 Dicembre, ore 23.00. Locanda, villaggio sperso chissà dove.

Era pericoloso, lo sapevano. Era davvero pericoloso. Se venivano scoperti prima di portare a termine la loro 'missione' erano guai grossi, per tutti. Nemmeno Hakuryuu sarebbe stato risparmiato, jeep o no. Loro erano abituati ad affrontare situazioni ad alto rischio, ma ciò che si apprestavano a fare era enormemente pericoloso... ne erano tutti coscienti ma la tentazione era troppo forte e, se tutto fosse andato liscio, il risultato sarebbe stato impagabile.

Il gioco valeva decisamente la candela e loro non erano tipi da tirarsi indietro.

Così, una volta deciso di agire, non rimaneva altro che stabilire chi avrebbe dovuto rischiare la vita per il bene della 'missione'. Goku, ingenuo come a volte era, o semplicemente a causa di un lapsus, propose di decidere con le carte - chi beccava la carta più alta, si sacrificava. Ora, alla proposta della saru, fu subito chiaro a chi sarebbe toccato l'onere di entrare in quella camera: avanti chi volete che perda, contro due come Hakkai e Gojyo?

Dopo un minuto di lamentele contro il destino crudele e i kappa bari, il demone dagli occhi dorati fece dei respiri profondi e, piano piano, stringendo il fagotto che aveva in mano, si avvicinò alla porta dietro la quale poteva attenderlo la tortura e la morte: la stanza di Sanzo.

"Allora, ti vuoi muovere scimmia?!" lo incitò Gojyo, a voce non troppo alta, vedendolo fermo.
"Ma che vuoi?!?! Non mettermi fretta!! Se mi agito, poi faccio casino e Sanzo si sveglia....! Ci tengo alla mia vita, io!" rispose indispettito Goku.
"Su, su, Gojyo. Goku ha ragione: dobbiamo fare piano... non vorrai certo che Sanzo ci trovi con le mani nel sacco, vero?" aggiunse calmo Hakkai con un sorriso.
"Hakkai... che fai, mi prendi in giro...? Ti faccio presente che qui sono solo io che rischio di essere trovato con le mani nel sacco!" disse la saru, irritato dall'uso del plurale di Hakkai. Il demone si limitò a sorridere in modo un pò inquietante; gli altri due alzarono gli occhi al cielo.
"Ok... allora... io vado... pregate per me." fece Goku prima di aprire delicatamente la porta ed entrare nella camera.
"Quello dovrebbe essere compito del bonzo... dopotutto, è o no un monaco buddhista...?" disse Gojyo dopo che la porta si chiuse.
"Ahaha... Gojyo, non sei per niente carino... povero Goku..." rispose Hakkai con una risatina.

All'interno della stanza di Sanzo, Goku rimase immobile qualche secondo per permettere alla vista di aggiustarsi all'oscurità: doveva essere in forma perfetta, non erano concessi errori - ne andava della sua vita. Una volta in grado di vedere perfettamente, gli occhi del demone scannerizzarono la camera alla ricerca dei suoi obbiettivi.

Individuato tutto ciò che doveva prendere, fissò gli occhi sul monaco steso a letto - le orecchie tese per essere sicuro che il biondo fosse addormentato. Rassicurato dal respiro profondo e regolare, Goku si diresse prima verso il tavolino alla destra della finestra dove, su una sedia, era posata la borsa di Sanzo; dopo averla presa, il demone puntò gli occhi sul prossimo obbiettivo: i vestiti appesi all'asse di legno ai piedi del letto - sempre più difficile... sembrava quasi un gioco con vari livelli di difficoltà...

Era una sfida! Sul viso di Goku si dipinse una specie di ghigno simile a quello che aveva di solito durante i combattimenti. Con movimenti felini - solo leggermente rallentati dalla borsa e dal fagotto che ancora aveva in mano - si avvicinò al letto, le orecchie sempre tese per cogliere il minimo cambio nel respiro di Sanzo. Arrivato di fronte ai vestiti, li prese velocemente e se li mise appesi al braccio dove già c'era il primo pezzo del bottino.

Ora... ora veniva la parte più difficile. L'ultimo livello di questo gioco il cui prezzo, per chi perdeva - o in questo caso, veniva scoperto - era la morte quasi certa. Il recupero dell'ultimo oggetto era fondamentale, per garantire a tutti di uscire vivi da ciò che volevano fare. La loro, era quasi una missione suicida... per ciò era importante - per la loro salvezza - entrare in possesso di quest'ultimo oggetto.

La Shoreiju.

Camminando talmente piano che quasi sembrava non toccasse neanche terra, Goku si portò alla destra del letto; mise a terra il fagotto che teneva in mano - e che doveva lasciare in camera - e appoggiò il resto sul comodino di fianco al letto. Con entrambe le mani libere, fece un altro passo verso la figura stesa; una goccia di sudore freddo si fece strada dalla tempia al mento a causa del nervosismo.

Con le iridi dorate splendenti per l'adrenalina, Goku allungò piano le braccia. Doveva stare attento, molto attento. Deglutendo, mise una mano delicatamente sotto il cuscino su cui riposava la testa di Sanzo e, sempre il più attentamente possibile, lo alzò di pochi centimetri. L'altra mano, silenziosa come un serpente, si infilò nello spazio libero e iniziò a sfilare la pistola dal suo nascondiglio.

"Piano... piano... pia--ECCO!!" pensò Goku.

Superata la parte più difficile, ora non restava che raccattare il resto del 'bottino' e filare dalla camera. La Shoreiju al sicuro nella tasca dei pantaloni, la borsa e i vestiti in mano, Goku si girò e si avviò all'uscita. Peccato solo che, passato il pericolo maggiore, la guardia non era più al massimo e quindi il demone, dimenticandosi del fagotto che si era portato dietro, ci inciampò rischiando di cadere.

"Itaiiii..." si lamentò, la voce poco più di un sussurro, prima di tapparsi la bocca, gli occhi spalancati. "Fa che non abbia sentito...! Fa che sia ancora addormentato...!" pensò in preda al panico; non osava voltarsi.
"... Mmmm... stupida scimmia..." disse Sanzo inconsciamente, ancora addormentato.
"Fiuuuu... mi è andata bene..." pensò il demone, uscendo finalmente da lì.

Al di là della porta, lo aspettavano i suoi due complici che, appena lo videro, si scambiarono un'occhiata sorpresa, come se fossero stupiti che Goku fosse uscito indenne - vivo - dalla pericolosa missione.

La saru, dal canto suo, mostrava con orgoglio i frutti del suo coraggio - dopotutto non era una cosa da poco riuscire a fregare tutti i possedimenti di Sanzo, compresa la Shoreiju, senza essere scoperti. Dopo essersi consultati, decisero - Hakkai - di lasciare tutto in custodia del demone dagli occhi verdi; stabilito di trovarsi la mattina seguente in piedi presto per preparare tutto, Goku, Gojyo e Hakkai si separarono per andare a dormire.

"Ci sarà sicuramente da divertirsi domani!" pensarono tutti e tre.


[Flashback]
24 Dicembre, ore 12.00. Locanda, villaggio sperso chissà dove.

"Ehi, ragazzi! Oggi è la vigilia di Natale...!" disse Hakkai ad un tratto.

Alla sua uscita risposero uno "Tzè!" e due sguardi vuoti, cortesia dei restanti membri di quello strano - per usare un eufemismo - gruppo di persone. A dire il vero, non c'era poi molto da stupirsi per quelle reazioni... insomma, Sanzo era un monaco buddhista - quindi non gliene importava nulla di una festa tipicamente cristiana - Goku aveva passato gli ultimi sei anni in un tempio buddhista per ciò era ovvio che non sapesse nulla delle altre religioni e per quanto riguardava Gojyo, a lui non era mai interessato niente della religione in generale.

"Hakkai... cos'è 'Natale'?" chiese Goku, ovviamente curioso.
"Oh no... una domanda... vedo già lo spirito del 'maestrino' risvegliarsi..." pensò Sanzo; resistendo all'impulso di darsi una manata un faccia.
"Oh no... adesso parte con quella vocina raccapricciante da 'mammina-che-insegna-al-figlioletto'!!!" pensò Gojyo; resistendo all'impulso di dare un pugno in testa alla scimmia.
"Vedi Goku, il Natale è una festa che appartiene alla tradizione della religione cristiana. Il 25 Dicembre è il giorno in cui, i cristiani, festeggiano la nascita del figlio di Dio." rispose Hakkai con un sorriso e quella vocina terrificante.
"Aaahhh... e cosa si fa a Natale...? Si mangia? Eh? Eh??" disse Goku, che aveva pensato solo 'festa= cibo'.
"Si, si mangia. Ma a Natale le persone si scambiano anche tanti regali in segno di affetto! E si addobba anche l'albero di Natale con tante luci e decorazioni e ci si diverte con gli amici!"  disse il monocolato, sempre sorridendo.
"Bello!! Allora perché non lo festeggiamo anche noi, questo Natale?! E poi farò TAAANTI regali...!!" fece Goku tutto entusiasta.
"E a chi vorresti farli, questi regali...?" chiese ingenuamente il kappa. Gli occhi della saru si illuminarono di colpo.

"Brutto segno..." pensò Sanzo.
"A me!!!" disse la scimmia saltando in piedi.

Tutti i clienti della locanda si girarono al suono inconfondibile di una caduta 'stile anime'.


"Però... divertirsi tutti insieme...? Hehe..! Mi è venuta un'idea... basta convincere Hakkai..."  pensarono due menti che si faticherebbe a definire 'sane', vista l'idea che  vi stava prendendo forma.

[Fine Flashback]


25 Dicembre, ore 10.30. Stessa locanda, stesso villaggio sperso chissà dove.


Hakkai, essendo stato il primo ad alzarsi, era andato a prendere un albero di piccola taglia - da decorare con Gojyo e Goku - e tutto il corredo di addobbi, festoni, palline da appendere e palloncini. Aveva deciso di prendere anche del vischio, come da tradizione, ma ricordandosi chi erano i suoi compagni di viaggio, aveva intelligentemente deciso di evitare.

"Peccato, però... sarebbe stato divertente." pensò fra sé e sé con una strano luccichio nell'unico occhio sano che aveva.

All'incirca un'ora più tardi, i rimanenti due cospiratori fecero la loro comparsa. Goku alla vista dell'albero fece i salti di gioia; il kappa lo fissava con un misto di indifferenza e divertimento. Sorridendo, Hakkai si avvicinò ai suoi due compagni e porse a ciascuno un sacchetto; i due lo presero e guardarono cosa c'era dentro. Ci furono due reazioni diverse.

"Wow!! Che bello...! Grazie mille, Hakkai! Vado subito a metterlo...! E' troppo bello!" disse Goku, scappando in camera a cambiarsi, tutto contento.
" ... Non farai sul serio, VERO, Hakkai?! Non ho intenzione di mettermi QUESTA ROBA!!!" fece il kappa, tutt'altro che felice.
"Ne ho preso uno anche per me e a Goku piace; quindi lo metterai, vero, Gojyo...?" minacciò Hakkai, un sorriso sinistro stampato in faccia.

Nessuno con un cervello funzionante oserebbe contraddire Hakkai quando ha quello sguardo, quindi Gojyo si limitò ad annuire e andare a cambiarsi. Qualche minuto dopo, un Goku e un Hakkai vestiti da Babbo Natale potevano essere visti trafficare per la stanza; il primo stava iniziando, con qualche difficoltà, ad addobbare l'albero, mentre il secondo si apprestava ad iniziare a cucinare il pranzo di Natale. Gojyo, intanto - anche lui vestito come gli altri due, con l'unica differenza che aveva tagliato le maniche - stava appendendo i festoni e i palloncini in giro per la sala da pranzo.

Passata  una mezz'ora, tutti avevano quasi finito la loro parte. Le uniche cose che mancavano erano: la stella in cima all'albero, un festone con scritto "Merry Xmas!!" da appendere sopra la tavola e gli ultimi tocchi di Hakkai al cibo.

Sanzo, però, non si era ancora fatto vedere.

Hakkai stava giusto per andare a controllare il monaco, quando la porta si aprì a calci. Il primo a notare Sanzo, fu proprio il demone dagli occhi verdi; per fortuna, verrebbe da dire, perché anche la calma di Hakkai fu messa a dura prova, aveva il viso che stava tendendo al viola per lo sforzo di trattenere le risate.

"Oh, Sanzo... stavamo per iniziare senza di te..." si costrinse a dire Hakkai.
"B-Buongiorno, Sa-Sanzo!!" disse Goku, anche lui cercando di non ridere.
"Tu dormi troppo, lo sai bonzo?" fece Gojyo.

Con quelle frasi, i tre tornarono a fare quello che stavano facendo prima - le facce ormai completamente rosse dallo sforzo di non scoppiare a ridere. Sanzo, intanto, stava lì in piedi, il viso contratto dalla rabbia, una decina di vene pulsanti sulla fronte e l'occhio sinistro in preda ai tic. Il tutto aveva sicuramente l'intenzione di incenerire i suoi tre compagni di viaggio all'istante...

Purtroppo per lui, però, l'effetto era rovinato dal costume da renna che indossava, corredato di un grazioso fiocco rosso da cui pendeva un campanello sul davanti e un cappuccio con le corna... Gojyo si arrese per primo: gettando un'altra occhiata al bonzo, scoppiò a ridere talmente forte che dovette aggrapparsi al tavolo per non cadere.

Poi, fu il turno di Goku che, appoggiandosi con un braccio all'albero, fece cadere alcune decorazioni e rischiò di rovesciarlo; Hakkai, più controllato degli altri due, rischiò di rovesciare il piatto con la salsa a causa del tremolio che lo scuoteva per trattenersi dall'imitare il kappa e la scimmia.

"E questo che significa...?" disse Sanzo, la voce bassa ma carica di intento omicida.
"Festeg-giamo-o il Natale!!" rispose Goku tra una risata e l'altra, cercando di riprendere fiato.
"E perché sono l'unico vestito così...?!" il biondo stava per perdere le staffe.
"Perché pensavamo che ti avrebbe donato un bel vestito da renna...!!" disse Gojyo, ormai a terra per le troppe risate.
"MA IO VI AMMAZZOOOO!!!!!!!"  scoppiò Sanzo.

I tre cospiratori, per il momento al sicuro - finché Sanzo non ritrovava la sua pistola - non fecero altro che ridere ancora più forte.



 
   
 
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