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Autore: I_Cant_be_no_superman    06/06/2013    2 recensioni
"Sebastian trova il vecchio diario che Blaine scriveva ai tempi del College..."
Seblaine Week e io ovviamente arrivo in ritardo ma essendo oggi il Free Day ho deciso di scrivere qualcosa.
[Seblaine, what else?]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Arriva la Seblaine Week e io devo studiare per l'esame D:
Ma non potevo di certo nonscriverci proprio niente u.u

TITOLO: Diario Segreto
RATING: Giallo
PARING: Seblaine
AU FutureFic CollegeMemories
PAROLE: 1500+


Ps. scusate i possibili errori D:







Pov Sebastian

Questa Blaine l’avrebbe pagata cara.

Mandarmi a cercare quelle vecchi decorazioni per la casa era stata una vera cattiveria visto le condizione della soffitta. La realtà era che mi ero fatto fregare da i suoi dannati occhi da cucciolo indifeso, dannato Sebastian quando imparerai a resistere al tuo ragazzo?

Sospirai rassegnato prima di dirigermi verso la piccola e, sicuramente, polverosa soffitta.

A Blaine era venuta la brillante idee di recuperare alcuni vecchi oggetti di sua madre per abbellire la casa e ovviamente aveva mandato me a recuperare il tutto.

Era una specie di suicidio visto che non entravamo in quella soffitta da non so quanto, ma Blaine non aveva voluto sentire ragione dicendo che quelle decorazione gli erano necessarie.

“Se non dovessi tornare non venirmi a cercare, vivi almeno tu!” dissi con aria melodrammatica ostentando un espressione addolorata.

“Smettila e cerca di muoverti” mi urlò Blaine prima di scoppiare a ridere.

“Ma tu guardalo?! Io gli dico addio e lui mi dice di muovermi, ma che mondo!” conclusi dandogli le spalle e salendo gli ultimi gradini.

“Ti amo!” gli senti dire alla fine. Sorrisi prima di concentrarmi su quella delicata operazione.

La polvere sarebbe arrivata da ogni lato ma io avrei dovuto resistere a tutto quello.

Aprì la porta che dava su quella stanza pronto a qualsiasi cosa mi si sarebbe presentata davanti ma non accade niente.

Mi affacciai all’interno costatando che le condizioni di quel posto non erano cosi pessime come io mi aspettavo.

Ora il problema era trovare quello che cercavo e uscire presto da quel posto.

Secondo, le poco convincenti, indicazioni di Blaine la scatola che stavo cercando si trovavo sotto l’enorme scaffale alla mia destra ma non mi era sembrato tanto convito quando me lo avevo detto.

Provai a fidarmi dirigendomi subito da quella parte ma il numero spropositato degli scatoli mi fece completamente perdere la speranza che la questione si sarebbe risolta con poco.

Sospirai prima di cominciare a cercare. Se c’era una cosa di cui ero certo era che su quello scatolo c’era scritto un “DECORAZIONI” con la grafia disordinata di Blaine.

Ricordo che le aveva sistemate tutte insieme cosi da non avere problemi a ritrovarle dopo il trasloco.

Erano passati circa dieci minuti da quando controllavo scatoloni su scatoloni.

Era passato da oggetti inutili a vecchi fumetti di Blaine o vecchie cose di quando ero piccolo, dannata mia madre e la sua mania di conservare tutto, se Blaine avesse trovato quelle cose mi avrebbe preso in giro a vita.

Rimisi tutto nello scatolo e lo nascosi il più possibile sotto gli altri. Stavo quasi per arrendermi quando un enorme scatolo rosso attirò la mia attenzione.

La scritta “COLLEGE” capeggiava su tutti e quattro i lati.

L’aprì lentamente per evitare di rovinare qualunque cosa contenesse.

Erano passati circa sei anni da quando io e Blaine avevamo fino il college, io mi ero laureato il legge e Blaine aveva preferito arti sceniche, era strano pensare che Blaine conservasse ancora quelle cose.

Forse era come mia madre, affetto dalla malattia dei ricordi, ma bisognava chiedersi che non lo fosse.

Tirai fuori la vecchia sciarpa della mia confraternita e la felpa sbiadita che davano a quelli che facevano parte delle squadra della scuola.

Trovai alcune vecchie foto di Blaine insieme alla sua compagnia di teatro, quella con cui aveva lavorato anche dopo il college.

Vecchie foto di noi due insieme alle gite estive organizzate dai nostri amici e alcuni regali che ci eravamo scambiati a quel tempo.

Gli stessi sorrisi e sguardi complici che avevamo anche adesso. Erano cambiate tante cose ma in tutto quel trambusto noi eravamo rimasti gli stessi, sempre innamorati.

Alcuni biglietti che mettevo sotto la porta di Blaine ogni volta che litigavamo per farmi perdonare. La maggior parte erano pieni di scuse ma alcuni erano decisamente spinti.

Mi complimentai mentalmente con il me stesso di allora per essere in grado di fare cose del genere, il mondo sarebbe stato decisamente un mondo migliore se ci fossero stati più me in giro e poi se fosse stato cosi avremmo potuto inventare tanti giochini divertenti da fare con Blaine.

Scossi la testa cercando di togliermi quell’immagine della mente e rimettendo a posto tutto. Stavo quasi per chiudere quando un piccolo quaderno giallo richiamo la mia attenzione.

Ero sicuro di averlo già visto ma non riuscivo a ricordarmi dove. Solo quando lo strinsi tra le mani mi resi conto di cosa fosse.

Era il vecchio diario di Blaine. Ricordavo che quando eravamo al college non lo lasciava mai e non mi aveva mai permesso di leggerlo o di vederlo da una distanza che ritenesse accettabile.

Lo aprì lentamente curioso di sapere cosa si nascondesse nelle mente del mio ragazzo a quel tempo.

La calligrafia ordinata di Blaine mi fece sorridere. Sfogliai fino a fermarmi ad una pagina a caso, era piena di cuoricini, il che mi fece pensare a una di quelle dodicenni in piena crisi ormonale. Era datata 23 ottobre 2004.



Caro diario,

oggi è successa una cosa davvero assurda. Ero in tremendo ritardo per la lezione di storia del teatro europeo e mentre correvo come un disperato per i corridoi mi sono scontrato con un ragazzo. Stavo quasi per urlargli contro quando ho incrociato i suoi occhi. Erano di un verde assurdamente bello e mi fissava stupito…



Ricordavo perfettamente quel giorno. La mia lezione di diritto era stata spostata perché l’aula si era allagata e io avevo deciso di andare in camera per studiare.

Quando Blaine mi era arrivato addosso era mancato veramente poco che non crollassi a terra. Stavo per urlargli contro quando poi avevo incrociato i suoi occhi.

Non credevo nell’amore a prima vita ma da quella mattinata la mia vita era del tutto cambiata.



26 ottobre 2004

Caro diario,
dopo numerose ricerche e figuracce sono riuscito a scoprire che il suo nome è Sebastian, frequenta il secondo anno di legge ed è in una confraternita...



Smisi un attimo di leggere cercando di immaginare come Blaine avesse ottenuto tutte quelle informazioni che mi riguardavano ma non riuscì a spiegarmelo in modo razionale.

Come un illuminazioni improvvisa mi ricordai di tutte quelle volte in cui, in quel periodo, mi ero sentito stranamente osservato.
Mi vennero i brividi al solo pensiero.

Bisognava anche ammettere che anche io avevo fatto le mie ricerche su quello strano tipo che mi era venuto a sbattere contro.

Sfogliai altre pagine soffermandomi solo quando qualcosa attirava la mia attenzione.


4 novembre 2004

Caro diario,
mi ha chiesto di uscire! Sebastian ha chiesto a me di uscire! Mi sento cosi felice che potrei anche mettermi a saltare per la stanza, sia ben chiaro che non lo fatto…
Non posso ancora crederci, quando me lo ha detto credevo di svenirgli davanti. Vado a prepararmi non voglio rischiare di fare
tardi.



Ricordavo quel primo appuntamento. Era stato un vero disastro ma ne era valsa la pena, era stata una delle serate più belle della mia vita e quando poi lo avevo riaccompagnato al dormitori Blaine mi aveva baciato dolcemente.


4 gennaio 2005

Sono due mesi che stiamo insieme non riesco neanche a crederci. Ho passato il più bel Natale delle mia vita e gli ho detto che lo amo. Non ho mai detto parole più vere come quelle e quando lui ha detto che provava lo stesso non ho resistito alla tentazione di baciarlo…


Quello si che era stato un Natale che valeva la pena di ricordare.


… non so neanche come ci siamo ritrovati nella sua stanza. So solo che avvertivo le sue mani sul mio corpo e che mi sembrava di impazzire…


Sgranai gli occhi per tutto il resto che era scritto su quelle pagine.

Il mio caro Blaine nasconde cose interessati, forse era quello il motivo per cui quel diario era sul fondo di quel vecchio scatolone.

Sarebbe stato un ottima fangirl se avesse voluto, una di quelle che scrive fanfiction spinte sui propri attori preferiti.

Continuai a leggere non riuscendo staccarmi da quello che era, a tutti gli effetti, l’arma con il quale mi sarei vendicato sul mio ragazzo per tutto quello che mi aveva fatto passare.

Mi aveva sempre rinfacciato di essere un tipo malizioso e con idee strane ma lui di certo non era da meno e poi un paio di quelle che aveva scritto erano più che fattibili.

Arrivai all’ultima pagina del diario e mi resi conto che la data era abbastanza recente.


13 settembre 2012

Gli sto per chiedermi di sposarmi. Incrociamo le dita!


Ed era quello che era successo.

“Seb, ma ti sei perso in soffitta?” la voce di Blaine mi arrivo sempre più vicina.

“Diciamo che ho trovato un tesoro!” risposi mentre lo vedevo sbucare dalla porta.

Gli sorrisi prima di mostrargli il diario.

“Dimmi che non lo hai letto!”

Gli sorrisi malizioso. Non c’era bisogno di rispondergli, ero certo che avesse capito.









Un grazie a tutte quelle persone che sono arrivate fino a qui :D
Mi farebbe davvero piacere sapere che ne pensate *-*
Marinella
   
 
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