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Autore: RainySky    07/06/2013    0 recensioni
"Mi stava completamente tirando scema ed era solamente il primo giorno in cui vegliavo su di lei, eppure, non so come, mi sembrava già passata un’eternità.
Il suo nome è Paige."

Non tutti hanno gli stessi gusti, e non tutti hanno lo stesso senso di giustizia che Devin ha. Devin, la ragazza che si erige contro Markus e la sua banda di mentecatti. Devin, la ragazza che tiene testa al gruppo delle più popolari strafottenti del college - nonostante Devin stessa godesse della sua popolarità. Fu proprio per i suoi continui litigi con questi che la incontro, là, in un bagno. Lei era Paige, e le avrebbe sconvolto la sua normale routine sin da subito.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Arrivammo al laghetto circa una mezz’oretta dopo, tempo che Jane, dopo aver rapito Paige, si sistemasse a sua volta.
Ovviamente eravamo ancora tutte vestite, non potevamo certo andare in giro per Jacksonville mezze nude. Nonostante questo pensiero sentivo i miei ormoni scalpitare, anche solo quando rivolgevo il mio sguardo alla ragazza del bagno e mi morsi il labbro dandomi della stupida. Non potevo farmela piacere, non lei.
Ci sistemammo poco lontane dalla riva, il posto era ben affollato: nella prima giornata di caldo afoso si saranno fiondati tutti a fare il primo bagno della stagione.
Jane mi piazzò in mano l’ombrellone e mi ordinò di piazzarlo dove diceva di aver trovato < Il mix perfetto tra sole e ombra > , dopo averlo piantato nel terreno scoppiò in un sorriso gioioso “Così si che ci si abbronza!” alzai gli occhi al cielo, ogni tanto non potevo fare a meno di chiedermi come soltanto io avessi un’amica così sciroccata.
Fui la prima a togliermi i vestiti e ad appoggiarli in cima all’ombrellone, usando i ferri che lo sostenevano come appendi-abiti, appena mi tolsi la maglietta sentì qualcuno davanti a me fare un lungo fischio di approvazione – un gruppo di ragazzi ci era appena passato davanti e fissava alle mie tette con insistenza. Sospirai e mi sedetti sullo sdraio, facendo finta di niente. “Te l’avevo detto che eri sexy lo stesso Devin!” mi portai la mano al viso a coprire un sorriso, nonostante non fossi interessata ai ragazzi ricevere dei fischi d’approvazione dava sempre una certa soddisfazione.
Ruby era già corsa via da delle sue amichette, le quali l’avevano probabilmente invitata lì ancora prima che lei lo dicesse a noi. Alzai lo sguardo sulle altre due, ed immediatamente mi trovai a fissare di sottecchi Paige: finalmente si stava svestendo.
Appena tolse la maglietta mi guardò sorridendo “Me la puoi appendere tu?”.
Annuì senza dire nulla più, grata di non esser stata colta sul fatto. Come misi la sua maglietta sul ferretto dell’ombrellone qualcuno mi passò anche dei pantaloni, mi girai un po’ per prenderli e ci mancò poco che rimasi a bocca aperta.
Il corpo di Paige era semplicemente perfetto, mi ritrovai a squadrarla da testa a piedi, fermandomi più e più volte sulle sue curve – ero sicura che avesse notato il modo in cui la guardavo e fu proprio per quel motivo che cercai di riprendermi dal mio stato di coma ormonale. Nel mentre Paige imbarazzata dal mio sguardo era avvampata e aveva semplicemente lasciato i pantaloni sullo sdraio, sdraiandosi subito dopo.
Jane fece lo stesso sdraiandosi sul suo, ed io alzai un sopracciglio indispettita “Oh, ma dai. Nessuna entra?”, non ricevetti nessuna risposta se non la risatina di Jane, quella che vuol dire < Mi prendi per il culo? >.
Sbuffai e andai verso il pontile dove dei ragazzi si stavano tuffando e mi unì al gruppo, giusto per riuscire a prendere il turno per un tuffo e poi scomparire sott’acqua, nuotando verso una zona più calma del laghetto.
C’erano troppi alberi per i turisti, così non sarebbero riusciti ad abbronzarsi, come Jane d’altra parte. Dopo essermi fatta la mia nuotatina, ed essere rimasta da sola per un’oretta abbondante, uscì fuori dall’acqua sedendomi sulla spiaggetta.
Mi guardai attorno per diversi minuti, fino a che, poco dopo, notai Paige che stava entrando in acqua a sua volta. La fissai in ogni suo movimento, notai ogni sua piccola smorfia. Infastidita o semplicemente divertita.
La piccola ragazza del bagno probabilmente notò i miei occhi su di lei e la risposta che ne ebbi fu un caloroso sorriso, niente a che vedere con tutti quelli che mi aveva rivolto fino a quel momento.
Ed in qualche modo le mie speranze aumentarono.
La guardai mentre, nuotando, si avvicinò a me e decise di rimanere in mezzo al laghetto, esattamente di fronte a dove io ero seduta.
“Come mai qui tutta sola?”, mi domandò, portando la testa all’indietro e bagnandosi i capelli.
Alzai le spalle e guardai altrove, se avessi continuato a rivolgere i miei occhi a Paige sarei impazzita per colpa di tutta quella bellezza, ma la sua voce chiamò per avere la mia attenzione ancora una volta.
“Devin?”
“Si?”
Sentì il rumore di un leggero spostamento d’acqua, ed infine accadde proprio quello che volevo evitare. Mi ritrovai quella stupenda ragazzina esattamente seduta affianco a me.
Il mio cuore prese a battere come neanche la batteria del batterista dei Bastille potrebbe, o forse l’allarme sarebbe dovuto venire dai miei giri di parole. Tuttavia non potei fare a meno che voltare il mio sguardo verso lei, ed i miei occhi vennero catturati dai suoi.
Per qualche strano motivo a me sconosciuto non ci furono più scambi di parole fra noi, Paige sembrava come essersi bloccata e mi guardava a sua volta, i suoi occhi si spostarono lentamente alle mie labbra ed a quel punto non ci vidi proprio più.
Ogni piccolo segno di buon senso se n’era andato.
Portai la mia mano sulla sua guancia, il mio pollice seguiva delicatamente i lineamenti del suo viso. La vidi deglutire ma non si mosse, non ancora almeno, potrebbe sempre fare uno scatto pauroso alla Bolt e correr via a velocità della luce. D’altra parte io non sapevo nulla dei gusti personali di Paige, ma lei sapeva dei miei.
Un brivido mi percorse il corpo lasciandomi un attimo perplessa, fino a quando non notai la mano della più piccola poggiata contro al mio ventre. Le sorrisi teneramente e lei fece lo stesso, sempre con la sua espressione mista tra sincerità e dubbio.
Incurante del fatto che qualcuno ci potrebbe aver viste avvicinai il mio viso al suo, sempre lentamente, cercando di notare ogni minimo cambiamento nel suo atteggiamento; fino all’ultimo non accadde e le mie labbra si incontrarono con le sue.
La baciai, un bacio che segretamente avevo atteso fin troppo in quei miseri due giorni che l’avevo avuta al mio fianco. Un bacio che avevo sempre cercato e sempre avevo negato di volere.
Paige mi ricambiò con la massima gentilezza, portando la sua mano ad accarezzare dietro al mio collo e scorrere fino ai miei capelli. Senza neanche accorgermene ero sopra di lei, nessuna delle due aveva accennato a voler interrompere quel bacio, che secondo dopo secondo stava diventando un po’ più intenso. Infine le sue labbra si dischiusero e mi lasciarono entrare, facendo incrociare le nostre lingue. Rimasi sorpresa dalla sua delicatezza, era come se avesse paura che qualcosa potesse rompersi, o forse era solamente inesperta in quel tipo di baci dove non si vuole arrivare solo a far sesso.
“Ouch”, mi tirai su con le braccia e lei mi guardò, decisamente imbarazzata.
“Scusa.. Io non..”.
Scoppiai a ridere non appena lei si bloccò sulle sue stesse parole non sapendo bene cosa dire. Portò la sua mano sul mio viso, facendo scorrere l’indice dove, per sbaglio, mi aveva morsicato il labbro.
Entrambe rimanemmo in silenzio non sapendo bene cosa dire o cosa fare, mi abbassai verso di lei, lasciandole un bacio sulla fronte. Paige mi scrutò diligentemente, portando entrambe le sue mani sulle mie guance ora, e catturando il mio sguardo ancora una volta.
I suoi occhi erano fantastici. Avrei potuto morirci dentro da quanto mi toglievano il fiato.
Solo in quel momento mi ricordai di un altro piccolo dettaglio, Paige era in costume, ovviamente, ne potevo sentire la delicata pelle del suo ventre contro al mio. Rabbrividì.
Mi alzai di scatto, mettendomi seduta di fianco a lei che fece poi lo stesso, con aria interrogativa.
“C’è gente, là”, le dissi sospirando e lei sorrise.
“Paura dei giudizi della gente?”
“No. Ho paura di perdere il controllo davanti a tutti”.
Paige sorrise e mi lasciò un bacio sulla guancia prima di andarsene. Rimasi un po’ di sasso a questo suo gesto.
Se n’è andata come niente..
 
Tornammo a casa solo verso tardi, erano circa le 7 e mezzo, e da allora io e Paige non ci eravamo lontanamente rivolte la parola, nemmeno uno sguardo. Nulla.
E la cosa mi infastidiva, mi infastidiva parecchio.
Me ne ero subito andata in camera mia, dopo aver salutato Jane ed aver mandato Ruby a far la doccia, avevo sbattuto la porta con prepotenza senza nemmeno accorgermene e mi ero buttata sul letto a faccia in giù, abbracciando il mio cuscino. Che poi era lo stesso sul quale Paige aveva dormito la sera precedente.
Un altro brivido mi percosse ma decisi di ignorarlo e di non dar contro ai miei sentimenti, in subbuglio più che mai.
Ci si può innamorare in meno di due giorni? La risposta è si, ovviamente, si può. Ci si può innamorare anche in meno di un millisecondo, per colpa di uno sguardo di sfuggita, di uno scontro nel bel mezzo di una metropolitana. Ma si può, ed è risaputo.
Perfetto, mi dissi, girandomi a sdraiarmi di schiena.
“Devin?”.
Mi alzai sui gomiti di poco, guardando verso la porta. Quella voce, la potrei già riconoscere fra migliaia di persone. Paige.
“Entra pure”
La ragazza del bagno entrò timidamente richiudendosi la porta alle spalle, e mentre lo faceva potei notare una leggera velatura rossa sulle sue guance che mi fece impazzire. Così fottutamente bella.
Si sedette accanto a me sul letto, facendosi il più vicina possibile tuttavia, non mi guardò negli occhi.
“Quello che è successo oggi.. si, insomma…”, avevo già sentito discorsi iniziare così e finire sempre tutti nello stesso modo. Mi distrusse subito in partenza, ma cercai in ogni caso di mantenere un’espressione più o meno pacata e serena.
“E’ stato solo un errore?”
Lei alzò lo sguardo su di me, abbastanza sconvolta da quella mia frase, aggrottò le sopracciglia.
“Sei fuori di testa?” disse lei alzando un po’ la voce, e portando le braccia al suo petto. Incredibile da dire ma avevo appena preso un granchio: cosa che mi succede raramente.
Questa ragazza…
“No che non è stato uno stradannatissimo errore, cazzo!” disse lei, ancora più alterata. Sorrisi appena compresi la situazione, mi sporsi verso di lei, portando le mani sulle sue guance e avvicinandomi col viso al suo. Eliminando subito la poca distanza fra le nostre labbra con un bacio, che lei ricambiò subito.
Mi lasciai trasportare su di lei, mentre Paige a sua volta si sdraiava sul letto.
Portò le braccia alla mia schiena, ed aggrappandosi saldamente si tirò su di poco, arrivando al mio orecchio.
Disse semplicemente una sola parola, un monosillabo, che mi parve la cosa più bella del mondo, mi sembrò che al mondo solo quella parola avesse un senso compiuto, da quel momento in poi.
 
 
“Mia”


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In questi giorni ci metto un po' ad aggiornare scusate, sono completamente a pezzi!
Finalmente abbiamo capito cosa prova Paige, ma di lei non sappiamo ancora nulla, chissà se fa sul serio o è solo una sua impressione, che la fa sentire innamorata di Devin. 
Non sto portando sfortuna! Ma bisogna calcolare ogni evenienza.. voglio dire..


Ok la smetto, ahah, il prossimo capitolo non posso promettervi quando uscirà, spero il prima possibile ma ne dubito ;c
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima
Rain
  
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