07/06/2013
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Le Fiamme dell'Amore
“Yo Lucy!” Urlò Natsu appena vide la ragazza bionda seduta ad’un tavolo poco distante dal bancone dove risiedeva sempre Mirajane
“Mh.. Natsu ciao” disse la ragazza, mentre poggiava la testa sul piano di legno
Il ragazzo dai capelli rosa gli si avvicinò preoccupato e si sedette accanto a lei, rivolgendo per un po’ di minuti lo sguardo sul suo volto oscurato dall’ombra della frangia
“Stai male?”
Il gatto blu raggiunse i due e si mise in piedi sul tavolo e con espressione impensierita allungò la zampa sulla testa della giovane: “Lucy.. stai bene?”
La ragazza alzò leggermente la testa e sbadigliò
“Scusatemi tanto… è che questa notte non sono riuscita a dormire.. quind-“ non fece in tempo a finire la frase che crollò ancora, ma invece di poggiare la testa sul legno duro, si abbandonò sulla calda e morbida spalla di Natsu.
Il ragazzo la guardò per un po’, con sguardo dolce e infine decise di prenderla in braccio per poi scortarla fino a casa, si fermò dopo essere uscito dalla gilda e guardò Happy
“Stai qui e se ti chiedono che fine abbiamo fatto, dì che Lucy si era addormentata e che io l’ho riportata a casa, ok? Affido tutto nelle tue mani, non voglio farli preoccupare!
E di a Gray che appena lo rivedo, lo scioglierò per benino! Quel ghiacciolo..”
Il gatto sorrise e spiccando il volo dentro la struttura architettonica urlò: “Ayee!!”
Camminò per le vie di Magnolia con la giovane stretta tra le braccia finché non si fermò sorpreso a guardare il suo volto assopito
“Lucy..”
La fanciulla aveva appena pronunciato il nome del ragazzo nel sonno, sorrideva nel pronunciarlo e Natsu rimase imbambolato per un po’, era così bella e così indifesa.. inerme.. tra le possenti braccia del ragazzo.
“Arrivati”
Il giovane era passato dalla finestra e poggiò Lucy sul letto dalle coperte rosate, ma lei non gli lasciò il gilet, afferrato durante il tragitto dalla sua candida manina;
la stretta era così forte che Natsu cadde all’indietro, finendo sul letto, accanto a lei.
*E ora.. che faccio?* pensò mentre tentava di alzarsi, cosa impossibile dato che lo imprigionò tra le sue braccia, stringendo il suo volto arrossato al petto
“Plue.. ♥”
*Se fai tutte le volte così con Plue.. allora.. non sai quanto vorrei esserlo* pensò, leggermente imbarazzato, lentamente si scansò e si alzò dal letto, scendendo da esso senza far alcun rumore
“bene” sussurrò
Si voltò un attimo ma non riuscì a muovere un passo, abbassò lo sguardo verso la manina che ancora teneva salda il suo gilet e poi rivolse il volto verso la bionda che assopita, aveva il viso rivolto al soffitto e come una principessa dei libri di fiabe, teneva le labbra socchiude e i capelli dorati sciolti sul bianco cuscino.
“Lucy..”
Gli si avvicinò lentamente, illuminato solo dalla chiara e offuscata luce lunare, si morde il labbro inferiore con il canino, gli zigomi erano arrossati e varie volte si era bloccato, fermo a pochi cm dalla sua meta.
Infine fece un bel respiro e avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza e gli stampò un delicato bacio su di esse.
Dopo poco si scansò, ma il tempo di qualche secondo.. e la giovane si era svegliata, guardandolo con occhi socchiusi: “Mh.. N Natsu? Cosa..” Li aprì, guardandolo bene negli occhi “Cosa.. c ci fai.. qui?”
Natsu sbarrò gli occhi a quella domanda e dalla sua bocca uscì la prima scusa che gli era passata per la mente: “S- sono.. ecco... Sono.. ehm .. Caduto”
Lucy lo guardò per un po’, non sembrava molto convinto e Natsu per quei pochi secondi continuava a ripetersi: *Speriamo non mi picchi, speriamo che ci sia cascata!*
“C- capisco..” disse lei, sollevando così il cuore del mago, che sospirò pensando: *menomal-*
Non riuscì a finire la parola che venne imprigionato dallo sguardo magnetico della bionda
La ragazza mollò delicatamente il gilet
I loro volti erano illuminati dalla flebile luce e gli unici rumori che ornavano la scena erano i loro caldi e soavi respiri
Natsu azzardò, avvicinandosi lentamente alla giovane che, inaspettatamente, non si mosse.. rimanendo immobile
Le loro labbra si sfiorarono delicatamente e i loro sguardi si incrociarono, facendoli arrossire leggermente entrambi
Infine si baciarono, un bacio lento e lungo che a malincuore dovette finire dopo una mangiata di minuti
“N- Natsu”
“Lucy.. io.. Io Ti Amo”
Arrossì violentemente nel pronunciare quelle parole e infine si mise composto sul letto, con le ginocchia piegate e i piedi rivolti sul sedere, mentre guardava la ragazza di fronte a sé, anche lei imbarazzata per la dichiarazione del tutto inaspettata
“A- anch’io.. Ti Amo”
Stringendo i pugni aprì la bocca per parlare, ma le due frasi si sovrapposero:
“Mi sei sempre piaciuto!”
“Mi sei sempre piaciuta!”
I due si guardarono e infine scoppiarono a ridere, tra l’imbarazzo e il divertimento di quella situazione stramba
“S- senti Lucy! Mi piacerebbe.. ecco.. si.. se tu diventassi la mia ragazza!”
La maga rimase interdetta per qualche secondo e infine annuì, arrossendo molto
Natsu sorrise e la baciò intensamente, facendola sdraiare sul letto
Poggiò le mani sulle sua guance e si abbandonò in quell’attimo infinito
“Ti va si.. restare a dormire.. qui?”
Il ragazzo la guardò sorpreso, ma annuì
Finalmente poteva dormire in casa sua… e addirittura con il suo permesso!
Si sdraiò e sospirò, gustandosi quell’attimo e porgendo la sua spalla come cuscino alla maga che, senza farselo ripetere, si era precipitata accanto a lui, poggiando il volto sulla spalla di Natsu
“Sai che.. se russi…. Ti lancio dalla finestra?”
Il mago rise di gusto e poggiò le labbra sulla sua fronte, baciandogliela
“Tranquilla, non russerò”
“Natsu..”
“Dimmi”
“Non guardare le altre ragazze” disse mentre abbassava sia il tono che la voce per via dell’imbarazzante frase “D devi guardare solo.. m me”
Il mago gli sollevò il volto con la mano e la baciò “Non avrò occhi che per te.. te lo prometto”
“E tu.. sei geloso?”
Il ragazzo diventò viola e alzò il volto come per non farglielo capire dall’espressione
“U un po’.. lo ammetto, ma non importa, perché so che posso fidarmi di te”
Sorrise, abbracciandola stretta stretta a sé “La mia Lucy”
“Sono felice”
Disse affondando il volto sul petto statuario del giovane mago
“Anch’io”
Gli accarezzò i capelli e si addormentarono abbracciati, facendo sbocciare il loro amore in una calda e romantica nottata estiva.