Prigionia.
 

Nick: Lady Atena.
Fandom: Thor.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 54; Prigione.
Nda necessarie: Questo è un esperimento. In un futuro prossimo remoto, potrebbe servire per fare una long-fic che ha preso forma definitivamente nel mio cervello. Ma devo cominciare a gestire gli Avengers e Loki se voglio scriverla a dovere. Auguratemi buona fortuna.

Thor guardò a destra e a sinistra, alzò la fiaccola illuminando il corridoio di pietra. Avanzò sentendo i suoi passi rimbombare, superò una serie di celle vuote e spostò la fiaccola di lato illuminando delle scale. Appese la fiaccola a lato del muro; socchiuse gli occhi salendo le scale e una luce biancastra lo avvolse. Strinse le palpebre, le batté un paio di volte e salì gli ultimi due gradini. Alzò il capo, la parete di vetro della prigione era a cinque passi da lui. Loki era seduto con la schiena attaccata al muro bianco, guardava davanti a sé con un mezzo sorriso. Thor deglutì, avanzò fino alla porta della prigione e osservò il profilo del fratello. Loki voltò lo sguardo verso di lui, le iridi verdi brillarono e arricciò il labbro scoprendo i denti. Thor poggiò la mano sul vetro.
< Se non sapessi che da dentro questa prigione non può vedermi, penserei che sa della mia presenza > pensò.
Abbassò la mano, fece un passo avanti e la porta della prigione si aprì. Lui entrò dentro, Loki alzò il capo e sogghignò.
“Cosa ti porta nei sotterranei di Asgard, figlio di Odino?”.
Thor fece tre passi avanti, voltò il capo e guardò Loki. Teneva le mani tra le gambe aperte, i capelli neri lunghi erano arruffati e gli occhi leggermente incavati. Sogghignava tenendo il capo alzato e Thor ringhiò.
“Una minaccia ancora più pericolosa della furia dei Chitauri incombe su Asgard. E tu sei l'unico a potermi condurre nei regni sotterranei”.
Loki sorrise scoprendo i denti.
“Devi essere molto disperato per venirmi a chiedere aiuto”.
Thor assottigliò gli occhi, si voltò.
“Sappi che se dovessi tradirmi, io ti ucciderò”.
Loki inclinò il capo di lato, allargò il sogghigno socchiudendo gli occhi verdi.
“Quando cominciamo?”.
Thor strinse i pugni.
< Mi chiedo chi dei due sia veramente in prigione, qui, fratello mio > pensò.
Si voltò, raggiunse la porta e chiuse gli occhi.
“Ti verrò a chiamare io” sibilò.