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Autore: parveth    07/06/2013    3 recensioni
[Stargate Universe] Un parassita puo' portare alla pazzia ma anche alla riflessione
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Insanity " Pronto mamma, sono io"


"Ciao tesoro, dimmi"


"Non torno a casa stasera e...credo che non ci vedremo per un po'"


"Che vuoi dire tesoro, dove sei?"


"Su un'astronave ma sto bene... davvero, l'unica cosa che posso dirti oltre a questo e' che per un po' non ci vedremo ma me la cavero'"


"Aspetta, come su un'astronave??"


"Ora non ho tempo mamma devo andare ma non preoccupatevi...davvero...staro' bene.  Un bacio a te e a papa'"



Ricordava perfettamente la chiamata fatta appena salita sulla Destiny e non pote' fare a meno di revocarla mentre se ne stava sdraiata sul letto dell'infermeria incapace di prendere sonno: la squadra che era andata in esplorazione sull'ultimo pianeta aveva riportato delle zecche che mordendoli causavano allucinazioni spaventosamente realistiche, Hayley per fortuna stava bene ma quasi tutti gli altri ne furono vittime, compreso Greer che, convinto di aver scoperto l'ennesimo complotto da parte di Rush e Camille per prendere il controllo della nave li prese come ostaggi assieme alla giovane infermiera che tentava di convincerlo ad andare a farsi togliere il parassita sul collo: lei da sola non ne era in grado e necessitava dell'aiuto di Tj ma l'uomo ormai sicuro che stessero tramando contro il personale militare prese a malmenare Rush, Hayley e Camille pur terrorizzate riuscirono a dividerli ma si ritrovarono la sua pistola puntata contro, specialmente Hayley che si era messa proprio davanti allo scienziato e sfidava il soldato con lo sguardo.


"Togliti di mezzo!"


"No!"


"Levati!!!"


"Dovra' uccidermi prima!"


Per fortuna in quel momento entrarono gli altri soldati seguiti da Scott e Young e lo portarono via,  Hayley ne approfitto' per portare Rush in infermeria: lo visito' e vide che per fortuna non aveva niente di rotto ma lo fece coricare consigliandogli di passare la notte li'.


"Non dovevi farlo..."  mormoro'


"Cosa?"


"Metterti davanti a me: potevi morire, Greer non era in se'"


"Certo che dovevo! Quando Amanda e' stata qui non le ho chiesto il numero di cellulare"

scherzo' lei anche se a meta': ovviamente non era quello il motivo per cui l'aveva fatto ma anche avesse avuto il numero di cellulare di Amanda avrebbe preferito morire piuttosto che comunicarle la morte di Rush.


"Acqua...."  disse lui guardandosi attorno.


"Hai sete? "  gli chiese vuotandogli dell'acqua in un bicchiere dalla caraffa.


"No...c'e' acqua sul pavimento...sta salendo..."  rispose lui agitandosi sul cuscino.

"Nicholas, calmati! Non c'e' acqua te lo posso garantire..." disse Hayley cercando di calmarlo.


"Si invece!! Ommioddio!!!"  comincio' ad urlare Rush cercando di scendere dal letto.


"No Nicholas, non e' reale! Ascolta il suono della mia voce, senti la mia mano? Stringila!"   disse Hayley cercando di conservare la calma mentre gli prendeva la mano destra tra le sue.


L'uomo a poco a poco si calmo', e la ragazza l'abbraccio' per farlo stare piu' tranquillo.


"Ma tu non hai mai paura?"  le chiese.


"io? Certo che ce l'ho, ho una paura fottuta, forse per questo a volte agisco senza starci troppo a pensare"  rispose lei   "senti, ma con tutti i nomi che ci sono perche' il progetto l'avete chiamato Icarus?"

"Perche', cos'ha che non va?"


"Nulla, pero' dai proprio il nome di uno che s'e' fatto le ali di cera ed e' andato vicino al sole?"  rispose lei.


Si guardarono per un attimo negli occhi e poi scoppiarono a ridere, Hayley cosi' forte che fini' a battere i pugni sul letto.


Se non altro, sfogarono la paura provata poco prima


"Dai basta ora che mi fa male lo stomaco"  disse lui dopo qualche minuto.

"Ok"  disse lei asciugandosi le lacrime e abbracciandolo nuovamente.


Li al buio pero' non riusciva a trattenerle: nonostante la maschera di sicurezza che s'era costruita era sempre piu' terrorizzata, provava quel terrore infantile che in genere si ha davanti a sconosciuti o quando si e' in mezzo a qualcosa che non si ha potere di fermare o contrastare.

"Ora calmati, andra' tutto bene"  penso', ma in cuor suo sapeva che non era cosi, su quella nave ne saltava fuori una nuova ogni giorno.

Getto' un'occhiata a Nicholas che dormiva poco distante da lei: era stato rapito dagli alieni, chissa' cosa gli avevano fatto e lei che era quasi sempre rimasta sulla nave reagiva come una bambinetta di due anni!


"Resisti, se non vuoi farlo per te fallo almeno per quelli che ti circondano"  si disse pensando anche a Tj che aspettava un bambino e di certo avrebbe avuto bisogno anche di lei.


"No, non vi abbandonero'! Mi getterei nello spazio senza ossigeno piuttosto!!"
  
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