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Autore: RickyF_1997    07/06/2013    1 recensioni
[Mitologia greca]
Persephon lo sognò di nuovo. Un uomo che l’abbracciava e gli faceva provare sensazioni mai provate prima. Erano sparite dalla sua mente le ninfe, sue compagne di gioco, sua madre , il mondo intero.
Uno stridio d’aquila la svegliò , e si trovò ancora una volta in quel bosco, quel bosco che l’aveva vista nascere e crescere. Assomigliava a un tempio. Era stata sua madre a raccontargli dei templi che i mortali costruivano per rendere grazie agli dèi e venerarli. Sua madre gli diceva che un mortale assomigliava agli dei, ma un giorno o l’altro le Moire avrebbero tagliato il filo che lo tiene in vita, e sarebbe precipitato nell’oscuro mondo dei morti. Strinse le mani sul muschio su cui era adagiata, e cercò di ritrovare in sé quelle sensazioni che il risveglio aveva allontanato.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Cap 1 : La giovane dea
Persephon lo sognò di nuovo. Un uomo che l’abbracciava e gli faceva provare sensazioni mai provate prima.  Erano sparite dalla sua mente le ninfe, sue compagne di gioco, sua madre , il mondo intero.
Uno stridio d’aquila la svegliò , e si trovò ancora una volta in quel bosco, quel bosco che l’aveva vista nascere e crescere.  Assomigliava a un tempio. Era stata sua madre a raccontargli dei templi che i mortali costruivano per rendere grazie agli dèi e venerarli. Sua madre gli diceva che un mortale assomigliava agli dei, ma un giorno o l’altro le Moire avrebbero tagliato il filo che lo tiene in vita, e sarebbe precipitato nell’oscuro mondo dei morti.  Strinse le mani sul muschio su cui era adagiata, e cercò di ritrovare in sé quelle sensazioni che il risveglio aveva allontanato. 
Erano passati giorni, eppure ricordava benissimo quell’episodio che da tanto la tormentava. Un bellissimo mortale era arrivato nel bosco per tributare sacrifici all’altare di sua madre, la potente dea Demeter, quando un oceanina, una ninfa sua amica era sgusciata fuori dall’acqua. La sua coda di pesce si era trasformata in due bellissime gambe e sparivano squame e branchie dal suo corpo. Aspettò che il giovane si accorgesse di lei  e che si avvicinasse.  Appena tocco l’acqua del ruscello la ninfa gli strinse la vita e lo attirò a sé, e lì nudi avevano consumato la loro passione carnale, mentre Persephon, dietro un ulivo, osservava curiosa la scena. Prima d’allora non aveva mai visto un uomo, ma quella vista aveva sconvolto i suoi sentimenti, gli aveva fatto dimenticare i giochi innocenti della giovinezza, e lasciava posto ad un irrefrenabile desiderio.
Da molto tempo desiderava scappare da quel luogo dove per tanto tempo la madre l’aveva rinchiusa, costringendola a nascondersi da tutto e da tutti pur di proteggerla, poi, come se avesse sentito i suoi pensieri, la madre arrivò.
Un bellissimo cavallo, nero come la notte si avvicinò galoppando  alla fanciulla, che lo riconobbe da un tatuaggio luminoso sul fianco, una spiga sorretta da un corvo.   Sua madre si avvicinava.  Era conosciuta sotto diversi epiteti, la dea dei papaveri, la dama nera, la signora, o a volte ,madre della terra, come suggeriva il nome che gli abitanti della Trinacria gli avevano dato: Demeter.
  
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