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Autore: Elle xxx    07/06/2013    0 recensioni
Stella ha un grande amore: la danza. Deve dividersi tra scuola e sala prove. Incontrerà delle persone che le metteranno i bastoni tra le ruote ed altre che l'aiuteranno a superare gli ostacoli. Ce la farà ad entrare nella scuola di danza più pretigiosa di Londra? Nella sua vita dovrà prendere decisioni difficili, a volte impossibili...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'esame di fine anno si avvicinava sempre di più ed io avevo sempre troppo poco tempo per studiare.
Quella mattina in sala prove Clot non c'era perché si sentiva poco bene; perciò feci lezione da sola.
Era bellissimo avere una sala tutta per te dove "sfogare" la tua anima. Feci pranzo con un panino, mi portai un po' di libri in borsa per studiare e nel pomeriggio ricominciai a preparare il pezzo da portare all'audizione.
Erano le 18.00 ed ero sfinita, ma soddisfatta dei risultati ottenuti. Avevo montato una coreografia tutta da sola e andavo fiera del mio lavoro.
-si può?- Chiese Marco entrando nella stanza.
-e tu cosa ci fai qui?- domandai stupita smettendo di ballare.
-sono venuto a trovarti, vuoi che me ne vada?-
- no no, ho quasi finito-
-mi siedo qui- disse indicando un angolo della stanza dove c'era una sedia-
Quindici minuti dopo ero nello spogliatoio a farmi una bella doccia.
-allora, come mai sei venuto?-
-volevo passarti a trovare- sorrise - sei davvero brava!-
-ah grazie- arrossii.
-sei imbarazzata?!- scoppiò a ride - non sapevo di fare quest'effetto- mi canzonò.
-smettila! - risi anche io.
-facciamo un giro?- disse mentre uscimmo dalla scuola.
-in realtà dovrei passare dalla sarta per vedere il vestito che mi ha ordinato Clot-
-posso venire?-
-d'accordo-
Il vestito era a dir poco fantastico. Il tutù era piatto, di color azzurro, tempestato di brillantini e un corpetto a mezze maniche con una scollatura dietro la schiena.
-che dire, mi rispecchia a pieno- ringraziai la sarta e uscii dal negozio.
 
-sono tornata!- annunciai chiudendo la porta di casa.
-ciao!- rispose una voce di uomo proveniente dalla cucina.
"oh no" pensai, "Alberto!"
-ehm... la mamma?-
-torna tra un po'-
-e tu che ci fai qui?- chiesi fredda.
-tua madre mi ha invitato a cena-
-fantastico!- risposi sarcasticamente per poi salire in camera mia.
"Alberto a cena, aiuto!" mandai un messaggio a Marco.
Dopo neanche due minuti il cellulare vibrò.
-Ti rendi conto?!- dissi appena risposi alla chiamata.
-Stella sta calma, tua madre dovrà pur rifarsela una vita!-
-ma tu da che parte stai?! L'unico uomo con cui doveva rimanere era mio padre!-
-se si sono lasciati è perché non andavano d'accordo. Per può sembrare il padre perfetto, ma per lei non sarà stato l'uomo perfetto-
-quindi?- chiesi sconsolata.
-dovresti cercare di essere più dolce e non stare sempre sulle tue come al solito-
-come darti torto-
-poi dovresti parlare con tua madre di tutta questa faccenda; sia dell'audizione sia di Alberto-
-non capirebbe-
-Stella è pur sempre tua madre-
-ci proverò. Grazie Marco-
-lo sai che ci sono sempre per te-
-un bacio-
Andai di sotto cercando di trovare una frase per iniziare il discorso.
-allora, che si mangia per cena?- pessima frase, ma qualcosa dovevo pur dire.
-sto cucinando il salmone al vapore, se non sbaglio è il tuo preferito, giusto?- chiese rigandosi verso di me sorridendomi.
-e tu come lo sai?-
-tua madre mi parla molto di te- disse continuando a cucinare.
-ah si? E che dice?-
-che ami la danza più di ogni altra cosa e a causa di questa il vostro rapporto di è incrinato-
-adesso è colpa della danza! Mia madre in diciassette anni non mi ha mai supportato in nessuna decisione io dovessi prendere!!- ero fuori di me.
-mi ha detto anche che parlate poco e che questo le dispiace molto-
Mi versai un bicchiere d'acqua per calmarmi. Dopo cena avrei fatto sicuramente quattro chiacchiere con mia madre per chiederle spiegazioni.
-Eccomi!- disse entrando in cucina - bene! Avete già fatto conoscenza, vedo!- si levò il giubbetto.
Feci un mezzo sorrisetto finto e finii di apparecchiare la tavola.
La cena era squisita; Alberto era davvero bravo ai fornelli e anche come persona non era male, ma dovevo ancora studiarlo per bene.
Dopo il dolce che mia madre aveva comprato per l'occasione Alberto si dileguò dicendo che doveva finire di lavorare.
-mi aiuti a sparecchiare?- mi chiese mia madre.
-d'accordo. Alberto mi ha detto che gli parli spesso di me-
-certo! Sei mia figlia-
-bene. Clot mi ha detto se voglio fare l'audizione alla Royal- dissi d'un fiato.
Per poco mia madre non svenne.- la Royal?- domandò mettendosi seduta.
-tu alla Royal!- scoppiò a ridere -sei davvero così brava?-
-se tu fossi venuta anche una volta a vedermi a lezione, sapresti dirmelo! Se almeno una volta nella tua vita ti degnassi di ascoltarmi e prendere sul serio le cose che dico,forse potremmo anche avere un buon rapporto!-
-Stella ma io ti voglio bene!-
-mi vuoi bene?! Allora perché ti sei lasciata con papà? Perché non mi hai mai pagato le lezioni di danza? Perché non sei mai venuta ai miei saggi? Perché non ci sei mai quando ho bisogno di te?- urlai tra le lacrime.
Mia madre era rimasta pietrificata. Gli avevo finalmente sputato in faccia tutto quello che mi tenevo dentro da anni.
  
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