Un
regalo per Trunks
Pan era scesa
dalla sua air car e l’aveva immediatamente richiusa in una
capsula.
Con passo svelto superò un paio di isolati, prima di
scorgere l’insegna luminosa del grande centro commerciale.
Era la vigilia di Natale e lei non era ancora riuscita a trovare un
regalo adatto per una certa persona, malgrado avesse gironzolato per
giorni, curiosando in tanti negozi della capitale.
Cosa poteva servire a Trunks Brief? Invidiato e corteggiato presidente
della Capsule Corporation...praticamente nulla!
Perché di lui si trattava, il ragazzo che da tanto tempo
albergava nel suo cuore, facendola star male.
La giovane sospirò, prima di superare la porta scorrevole ed
essere accecata dai potentissimi neon, v’era così
tanta gente che quasi le mancò il fiato, era preferibile una
battaglia a tutta quella bolgia.
Il reparto uomo si trovava al secondo piano e la mezzosangue, con passo
rapido, si avviò alle scale mobili, che velocemente la
portarono a destinazione.
Si sentiva molto nervosa e incerta, frugando fra camicie e cravatte,
senza trovare nulla che la soddisfacesse.
“Signorina, ha bisogno di aiuto?” chiese
garbatamente una commessa, vedendola alquanto smarrita.
“Ecco, io… sì!” Ammise con un
certo imbarazzo, posando un paio di boxer rossi sul bancone.
“Questi vanno bene?” domandò l'altra
sorridendo maliziosamente, finendo di piegare un maglione.
“Sì... cioè no! Ecco... non
è il mio ragazzo, è solo un amico, anche se a
dire il vero mi piace molto!”
Senza rendersene conto Pan Son stava per rivelare il suo più
intimo segreto ad una sconosciuta, che la fissava con sguardo divertito
e incuriosito.
D’improvviso la vide spalancare gli occhi e sbiancare,
sembrava sul punto di svenire, era come ipnotizzata e si
appoggiò al banco con le mani, prima di balbettare.
“Sta male? Colpa mia forse? Capisco, sono molto indecisa, ma
non credevo che…”
La giovane commessa tentò di farle
comprendere la causa del malessere, mimando dei gesti.
“Il pres-presi-presidente!”Riuscì a dire
con uno sforzo immane.
“Come?” La mezzosangue avrebbe dato qualsiasi cosa
pur di aver capito male, non voleva che lui la
trovasse lì, con quel paio di boxer in mano!
“Guarda chi si vede, la piccola Pan!”
S’era voltata, incontrando i grandi occhi azzurri.
Sentì le guance imporporare, era talmente bello, ma
così irraggiungibile.
“Trunks, non avrei mai immaginato di trovarti qui la vigilia
di Natale... ” Ammise rimanendo sul vago, notando lo sguardo
di lui fisso sull’indumento intimo che stava tormentando fra
le mani.
“Ah, non ci crederai, ma non ho ancora comprato il regalo per
Goten. Ho avuto dei giorni davvero stressanti, abbiamo appena concluso
un importante contratto.”
La ragazza sorrise, non era la sola dunque ad essere agli sgoccioli.
“Vedo che hai fatto acquisti, carini!”
esclamò poi il saiyan sollevando un sopraciglio.
La giovane pensò di stramazzare a terra, si stava riferendo
alle mutande.
Abbassò lo sguardo colmo di vergogna.
“Questi dici?” Sentì crescere
l’ansia ogni secondo, senza sapere cosa dirgli. Improvvisamente
aveva perso la lingua, mentre lui attendeva impaziente una risposta.
“La signorina è innamorata!” Intervenne
la commessa, che stava assistendo a quell’episodio insolito e
divertente.
Pan la fulminò con lo sguardo, sciocca intrigante! Come si
era permessa? Si trattenne dal lanciarle un onda energica.
“E’ vero?” domandò lui confuso.
Mai avrebbe pensato che l'amico le potesse parlare con tono
così duro, sembrava adirato e deluso.
“Sì…” S’era
limitata a rispondere, stringendo sempre più quel
maledettissimo indumento.
Ora i suoi sentimenti erano in tumulto, doveva andarsene o presto le
lacrime le avrebbero rigato le guance.
Il presidente non smetteva di guardarla, era così bella con
indosso un paio di pantaloni neri e un maglione fucsia, stranamente gli
appariva diversa.
“Chi è il fortunato?” chiese
prudentemente, ingoiando saliva, sentendo il cuore uscirgli dal petto.
“Tu-tu lo conosci!” Se avesse potuto leggerle nel
cuore avrebbe evitato tutte quelle domande e lei di cercare di
sfuggirgli.
“Scusa, devo andare via!” Gli volse le spalle con
impeto.
Un comportamento così non le si addiceva, ammise a se
stessa, lasciando cadere i famigerati boxer sul pavimento, ma non
poteva fare altrimenti, stava troppo male.
Il giovane non poteva lasciarla andare via, era incapace di respingere
il sentimento che stava provando, da troppo tempo la desiderava e mai
aveva avuto il coraggio di dichiararsi.
“Aspetta Pan!” Le era corso dietro, inciampando in
un carrello, urtando un'anziana signora, che d’istinto lo
aveva colpito con la borsetta.
Lei correva in mezzo a tutta quella gente, sforzandosi di non voltarsi,
nascondendosi dietro ad un espositore di profumo.
“Pan, dove sei? Dai, è Natale, fammi un bel regalo
per favore, voglio parlarti!”
S’erano voltati tutti verso di lui, qualcuno lo aveva
riconosciuto, altri lo prendevano per matto!
Chi era quel tipo elegante, con i capelli lavanda e gli occhi lucidi
che gridava a squarciagola nel reparto di profumeria del grande
magazzino?
Meravigliata da tutto quel trambusto la moretta uscì allo
scoperto, Trunks era solitamente riservato e non un esaltato, se urlava
così v’era un motivo serio.
“Sono qui!" sussurrò, rendendosi conto che tutti
li stavano guardando, arrossendo tanto da divenire violacea.
Ci fu una lunga pausa di silenzio, sembrava una magia, si udivano solo
le note di una canzone natalizia e il tintinnio dei campanelli del
finto Babbo Natale.
Il ragazzo s’era nel frattempo portato dinnanzi a lei, era
immobile, parlavano solo i suoi occhi e bastarono per farle capire, per
farla piangere di gioia.
“Trunks, tu provi qualcosa per me?”
Il saiyan abbassò il capo su quello di lei, baciandolo
teneramente, e le prese le mani fra le sue.
“Si, ti amo, e scusami se te lo dico solo adesso, ma quando
ti ho visto con quel regalo ho temuto di perderti, e ho capito che non
posso vivere senza di te!” Finalmente le aveva aperto il
cuore.
“Forse dovremmo andarcene da qui, stiamo bloccando le
vendite, ci stanno guardando tutti!” sussurrò lei,
sentendo un lacrima scenderle lentamente.
“Che importa, tanto questi magazzini appartengono alla
Capsule Corporation!” Non le diede il tempo di ribattere,
sentendo il cuore fare una capriola, avvicinò le labbra alle
sue, prima esitando e dopo con maggiore foga, facendole sue.
Si levò uno scroscio d’applausi, clienti e
dipendenti stavano sorridendo allo sbocciare del loro amore.
“Evviva il presidente!” urlò il
direttore del centro, imitato da molte altre persone.
“Questo è il più bel regalo che potessi
farmi Pan Son! Buon Natale amore mio!" Le cinse la vita, stringendola a
sé, sentendola respirare contro il suo torace.
Si sentiva bene dentro, come mai prima di allora.
“Anche per me lo è, non sai quanto ho desiderato
questo momento!” rispose lei con voce rotta
dall’emozione, poi lo guardò negli occhi con aria
maliziosa.
“Quei boxer li indosserai per me?”
domandò mordendosi il labbro.
Ora era lui ad arrossire, passandosi una mano fra i capelli, annuendo
con un sorriso.
La vide allontanarsi e tornare con il pacchettino, era un'adorabile
canaglia la sua donna.
“Ah, dimenticavo, da questo momento i vostri acquisti sono
gratis, offre la Capsule Corporation! Buon Natale!” Il
presidente ridacchiò vedendo la folla impazzita e
trascinò via la sua ragazza prima che fossero investiti.
Fuori
era davvero freddo, tutti stavano tornando a casa con i loro pacchetti,
i due neo fidanzati mano nella mano.
“Oh cielo!” disse ad un tratto il ragazzo
portandosi una mano alla fronte.
“Che succede?” chiese la giovane Son, sorpresa da
quell'improvvisa esclamazione.
“Goten! Il suo regalo, e adesso? Ormai è tardi e
ci rimarrà male!”
Lo zietto si comportava spesso come un bambino, avrebbe tenuto il
broncio per mesi.
“Aspetta! Cosa ne dici di questi?” Propose frugando
nella borsa e tirando fuori un pacchettino dorato.
“I boxer?” chiese lui trattenendo a stento una
risata.
“Sì, anche se mi dispiace, erano i tuoi...
” La sua espressione si fece rattristata, ma lui non perse
tempo sfoderando una tecnica di seduzione, le baciò il collo
togliendole il respiro.
“Potrei farne a meno, se vuoi…”
mormorò con audacia.
Era davvero magnifico, e le piaceva da morire.
Senza fiatare tornò fra le sue braccia, lasciandosi
avvolgere, guardando nascere la prima stella.
“Buon Natale amore.” Gli sussurrò prima
di cedere ancora alle sue labbra.
Fine.
L’ho
scritta di getto, una altra piccola favola, dedicata ai miei personaggi
preferiti.
Sara,
(Nihal_N) la dedico a te, che condividi la mia stessa passione per
questa coppia, auguri di Buon Natale, ti voglio bene.
Vi lascio,
rinnovandovi gli auguri, domani se riesco aggiorno
“Buon
Natale …Scimmione” poi per qualche giorno non
sentirete più parlare di me …
Contenti?? Spero
di no!! Vabbè dai …a presto ^^
LORIGETA
AUGURA BUON NATALE ^^