Perché noi no?

La première sta andando davvero bene. Meglio di quanto avevano sperato, a dir la verità. Sembra incredibile che tutta quella gente sia lì per loro, che impazzisca a quel modo per loro e per il film che stanno promuovendo.
 
Darren si guarda intorno emozionato, oltre la schiera di giornalisti e fotografi, sorridendo alla folla urlante. È difficile realizzare che i suoi sogni si stanno avverando, che tutto quello è reale. Solo qualche anno prima era un semplice ragazzo con nient’altro che una grande passione, ed ora eccolo lì, circondato da tutto ciò che ha sempre voluto.
Abbassa lo sguardo mentre si liscia il bavero della giaccia, avvicinandosi al resto del cast, pensando che non c’è nient’altro al mondo che potrebbe desiderare.
 
Ma sa che si sbaglia, e non serve nemmeno che alzi lo sguardo per ricordarsene. Perché non si può non avvertirla, la sua presenza. E non può ignorare il profumo che arriva distinto alle sue narici, come fosse l’unico nell’aria in quel momento.
 

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“Amo il tuo profumo.” sussurra mentre strofina il naso lungo la linea morbida del collo dell’altro, dopo una delle prime volte che hanno fatto l’amore.
Sorride Chris, attorcigliando le dita attorno ai ricci di Darren. “Lo so bene, hai anche iniziato a fregarmelo. Si chiama ‘Rain’, di Marc Jacobs, potresti anche comprartene una boccetta tutta tua sai?”
“Non intendevo quello. Parlavo del tuoprofumo.”
Chris si blocca, consapevole di aver perso un battito. Perché quando Darren Criss ti dice una cosa del genere è impossibile che il tuo cuore non faccia un salto mortale.
 

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Non sposta lo sguardo dal pavimento su cui è steso il pesante tappeto rosso, non ancora. Non lo fa nemmeno quando percepisce chiaramente la sua risata cristallina, dovuta a chissà cosa, e si ritrova a sorridere a sua volta. Perché quel suo modo così spontaneo di ridere è fin troppo coinvolgente, e la sua voce non potrebbe essere più perfetta. Darren starebbe ore a sentirlo parlare - o meglio ancora, cantare.
 

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“È stato fantastico, non credi?” chiede un Darren decisamente esaltato, uscendo dallo studio di registrazione. “Le nostre voci si armonizzano alla perfezione.”
 
È il primo duetto che cantano insieme, quello per l’episodio di Natale. Ed è anche la prima occasione che ha di ascoltare dal vivo la voce di Chris mentre canta, perlomeno non in un numero di gruppo.
Dire che ne è rimasto incantato è poco. Ha perso la concentrazione qualche volta mentre incidevano il pezzo, talmente era sopraffatto dalla perfezione dei vocalizzi che uscivano dalla bocca dell’altro.
Non aveva resistito dal lanciargli delle occhiate di tanto in tanto, perdendosi nell’espressione rilassata sul suo volto, gli occhi socchiusi e le labbra che modellavano parole con quella che sembrava una semplicità unica. Come se non gli costasse nessuno sforzo produrre quei suoni angelici.
 
Chris lo guarda con quel suo sguardo pulito, sorridendogli appena. “Devo darti ragione, non siamo niente male assieme.”
Camminano in silenzio qualche secondo, prima che Darren continui.
“Sono contento di essere il Blaine del tuo Kurt.”
E forse non sa ancora fino a che punto ciò sia vero.
 

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Finalmente si costringe ad alzare lo sguardo, incontrando momentaneamente quello di Kevin in piedi accanto a lui. Immediatamente, senza che possa evitarlo, viene calamitato dalla sua figura. Osserva la sua camicia, che a seconda di come è illuminata dalle luci passa dalle tinte dell’azzurro a quelle del grigio, ma che non cattura nemmeno un decimo delle infinite sfumature dei suoi occhi.
Quegli occhi che si rifiuta di incrociare, perché ormai è una regola.
 
Ne hanno parecchie di regole da rispettare, durante eventi pubblici come quello. Stare agli estremi opposti del gruppo ad esempio, come accade proprio in quel momento.
 
E quella distanza sembra distruggerli, quando l’unica cosa che vorrebbero è sentire l’uno il calore del corpo dell’altro.
 

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“Come ti è saltato in mente?” quasi urla Chris, mentre entra nella camera d’albergo di Darren dopo l’ultima tappa del tour, a Dublino.
Darren è seduto sul bordo del letto, le mani poggiate sulle ginocchia. Sa di averla fatta grossa, l’ha capito dalla reazione di Chris subito dopo lo spettacolo. “Non lo so, l’idea mi frullava in testa da un po’-“
“Quindi l’avevi anche pianificato?”
“Volevo solo che l’ultimo show fosse speciale.”
“Oh beh, ora di sicuro non se lo scorda più nessuno!”
 
Darren alza gli occhi, che fino a quel momento aveva tenuto bassi, cercando quelli di Chris.
 
“Volevo fosse speciale per noi.”
 
Lo sguardo che corre tra i due sembra durare un’eternità, e di sicuro è pieno di parole non dette. Ma le parole non hanno più importanza quando Chris gli si butta addosso, costringendolo a indietreggiare sul letto e andando affamato alla ricerca delle sue labbra.
Non hanno più importanza mentre si spogliano disordinatamente, dato che nessuno dei due vuole perdere il contatto con la pelle dell’altro.
Non hanno più importanza mentre si amano forse con troppo impeto, perché in quel momento è ciò di cui hanno bisogno e di sicuro a nessuno dei due dispiace.
E di sicuro non hanno nessuna importanza quando, dopo, si dicono ‘Ti amo’ per la prima volta.
 

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Sta per lasciarsi andare ed incrociare gli occhi di Chris quando tra di loro si frappongono due figure. Darren non può non invidiare il modo in cui Lea e Cory si abbracciano davanti a tutti, come fosse la cosa più naturale del mondo.
E in effetti non c’è nulla di complicato in un abbraccio.
 
Per questo, quando i due si separano e finalmente sprofonda nello sguardo di Chris, la domanda che vi legge è la stessa a cui lui stesso non può fare a meno di pensare.
 
Perché loro possono, e noi no?
 
 

***

 
 
È incredibile come Darren ricordi ogni particolare di quella giornata di quasi due anni fa, alla première del Glee Movie 3D. Ed è incredibile come faccia male, ancora oggi.
 
Anche la canzone se la ricorda bene.
 
Quella sera lui e Chris erano tornati in hotel insieme e avevano passato la serata ad abbracciarsi e sfiorarsi ovunque le loro mani arrivassero. Non c’era bisogno di chiedere il perché, era semplicemente ciò che dovevano fare. Poi avevano fatto l’amore lentamente, senza dirsi nulla, perdendosi l’uno negli occhi dell’altro.
Più tardi, mentre Chris dormiva, Darren aveva sentito l’impulso di mettersi a scrivere.
 
Se lo ricorda come fosse ieri, mentre sul palco del Listen Up Tour 2013 intona le note di quella canzone, provando nel cuore gli stessi sentimenti che aveva provato quella notte.