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Autore: Lutty    07/06/2013    1 recensioni
Alice si prepara a una serata divertente e senza pensieri con le amiche, ma in realtà lei di pensieri ne ha fin troppi e la cosa più sconvolgente è che l'oggetto di questi e proprio li, nello stesso locale. Sperando di non vederlo ma allo stesso tempo segretamente desiderosa di incontrarlo, sarà il destino a decidere per lei e quando i due si affrontano nuovamente, la tristezza e la malinconia del passato non possono fare altro che tornare a galla.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Ciaoooo, sei pronta per lo sballoo?- Hilary mi viene incontro già tutta esaltata in vista della serata, dietro di lei Cecilia arriva insieme a Luna.

- Ciao ragazze- le saluto

-Si va bhè Ali non cagarmi è- 

- Sappiamo tutti che Alicia ama solo me- la prende in giro Luna

- E' rinomato-

- E allora io sto con la Ceci- la va ad abbracciare, ridiamo tutte quante per il suo musino da cane bastonato. 

- Oh, stasera facciamo le brave ragazze-

- Voi, io e la ceci siamo libere di fare ciò che ci pare-

- Ma dato che noi siamo fidanzate, voi farete le brave bambine insieme a noi- 

- Luna ha ragione, non potete mica abbandonarci!-

- E poi Ali, anche tu stasera hai qualcuno che non vorresti che ci sia e sappiamo bene che la cosa ti sopprimerà gli ormoni- dice Luna

- O li farà andare alle stelle- conclude Cecilia

- Non me lo ricordate! E poi è una storia passata!-

- Ma ti da ancora fastidio- 

- Ti ci metti anche tu Hilary?!- Mi guardano soddisfatte

- Guarda un po' come se la prende- Mi arrendo. Eh, si stasera purtroppo per me c'è una persona che proprio non mi va di vedere. Andrea. Diciamo che eravamo migliori amici ma io provavo qualcosa di piu, poi alla fine ci siamo allontanati è... UNA LUNGA STORIA. Tutto ciò è successo un anno fa. Però devo amettere che mi fa ancora effetto, odio avercelo intorno mi sento osservata, e quasi in dovere di dovergli parlare ma so che lui non si ricorda nemmeno di me. Comincia ad arrivare gente, salutiamo tutti quelli che conosciamo e arriva Alessio, il ragazzo di Hilary, con 20 persone che si uniscono alla nostra chiaccherata. Mancano 20 minuti all'apertura del locale e poi ci aspetta una serata di ballo sfrenato, sale l'entusiasmo, sale l'eccitazione ed ora intosno a noi ci sono altri 80 ragazzi che parlano chiassosamente, ridono, si salutano, fanno i rincoglioniti principalmente ma siamo giovani e ci è concesso. Lui non c'è.. per ora.. ma i miei occhi lo cercano tra la folla, preoccupati, e l'ansia mi sale dentro.Non lo voglio vedere ma allo stesso  tempo muoio dalla voglia di vederlo, cerco di non pensarci e finalmente entriamo in discoteca. C'è già molta gente quando arriviamo noi, la musica fa tremare le pareti e rimbomba nelle mie ossa, mi piace. Cecilia prende subito il controllo e ci porta a ballare in pista, ridiamo come delle cretine e facciamo le stupide insieme alle altre ragazze che sono con noi, Hilary sta ballando a bordo pista con Alessio, li vedo mentre si sbaciucchiano tutti e li prendiamo anche un po' per il culo, quel che basta per almentarci del fatto che ce la porta via sempre. Con il caldo che fa la dentro ci viene subito sete e a un certo punto Francesca, una nostra compagna, dice di avere degli amici ad un tavolo e che possiamo scroccare qualcosa da bere. Non ce lo facciamo certo dire due volte. La seguiamo tra la folla, impazienti di placare la nostra sete e raggiungiamo il tavolo, osservo la gente che è seduta e tra loro noto un ciuffo biondo, lo guardo meglio sotto le luci stroboscopiche. Lui. Tra tutti i fottutissimi tavoli del locale, il suo, il suo stesso tavolo. Questa è sfiga. Tento di dissuadere le mie amiche dal soffermarci li, ma la sete è più forte delle mie parole. Ci danno un bicchiere di vodka-lime e cominciamo a conversare con i ragazzi del tavolo. Sento il suo sguardo posato su di me e ho timore a girarmi, ma lo faccio e lo vedo li, abbracciato a un altra ragazza, le tiene la vita scherza con lei poi si volta e mi guarda dritto negli occhi.Muoio. Capita spesso, alla mattina alla fermata del nus questi sguardi volano nell'aria e sono taglienti come il vento gelido, è l'unico contatto che ho con lui da un anno. Abbasso lo sguardo, non sono mai riuscita a sostenere il suo. Mi trascinano via a ballare ma a bordo pista stavolta, esattamente davanti a lui. Cerco di muovermi normalmente, ma mi sento a disagio, non riesco a leggere la sua espressione sotto i flash e non posso sapere cosa stia pensando di me. A un certo punto, scende in pista anche lui. E' pessimo a ballare sembra una pallina salterina, è vicino, ci urtiamo ma ignoro tutto e cerco di far finta di stare bene davanti alle mie amiche. Luna se ne accorge e mi fa capire col labbiale di non pensarci. Ma ce l'ho li a 2 centimetri di distanza cazzo. Vengo braccata da un ragazzo, ballo con lui e lui ci prova, piuttosto pesantemente. In quel momentoè come se Andrea si fosse risvelgiato, prima mi ignorava ora mi guarda, ora guarda il ragazzo dietro di me, lo guarda male ma distoglie subito lo sguardo. Cerco di togliermelo di torno e con l'aiuto di Cecila ci riesco. Sento la musica rimbomare dentro di me, lascio che mi invadi che mi faccia muovere, lascio che comandi i miei movimenti, sento solo lei che pompa nelle vene adrenalina. Sento... sento qualcuno dietro di me. Non mi giro, mai girarsi subito. Dò un occhiata con la coda dell'occhio cercando di stare lontana, è un suo amico. Si avvicina sempre di più, la pista è piena e quindi togliermi di li è difficile, le mie amiche stanno ballando con dei ragazzi anche loro ma appena lui posa le mani sui miei fianchi sento uno strattone che per poco non mi fa perdere l'equilibiro. Mi giro di scatto. Lo ha spinto via, Andrea lo ha spinto via. Mi ha guardato come sorpreso e poi cammuffando il suo gesto ride con l'amico, dicendo che così impara a farlo arrabbiare, ridendo con lui. Sparisce. Si, non lo vedo da un ora.

- Ragazze, andiamo un attimo in bagno- dico. Visitare i bagni di tutti i locali in cui andiamo e è una prassi tradizionale nel nostro gruppo. Ci diamo una sistemata al trucco e ci avviamo fuori. Sento la voce di Andrea e il mio cuore comincia a dare di matto ma è diverso, sbiascica le parole e ride molto. E' ubriaco. mi precipito all'entrata e lo trovo i ginocchio per terra che ride senza freni, con il buttafuori che lo esorta ad alzarsi ed andarsene. Lo sta per prendere di peso ma lui lo spinge via,  il buttafuori sbuffa rabbioso. Ho paura. 

- Fermo!- urlo prima di rendermene conto. Mi guarda.

- Lo conosci?- mi chiede il buttafuori

-S-si- parlo incerta ma so che devo prender il controllo della situazione

- Lo deve scusare - dico sicura sorridendogli

- Regge l'alcol come un pulcino e si ostina a bere! Vero, razza di stupido?- Mi abbasso, lo prendo per un braccio e lo tiro su, cercando di tenerlo in piedi.

- EEh? Alisssss, ciao, io sto biene, non sono ubiaco,g-g-uada, cammino- ride tra un parola e l'altra e puzza terribilmente di alcol. Fa qualche passo ma lo tengo dalla vita e con un braccio intorno alle mie spalle lo porto fuori da li.

- Datemi una mano ragazze- chiedo implorante. Luna lo prende dall'altra parte e lo portiamo fuori. Vomita appena uscito. Gli facciamo prendere un po' d'aria e poi gli chiedo

- Con chi sei?-

- Con sto casso-

- Andrea- gliprendo la faccia tra le mani

- Con chi sei venuto qui?-

-Con dei miei amici-

- E dove sono ora?-

- MMM BHO- continua

- Ma Ali, sto bene davveo-

- Infatti non riesci nemmeno a stare in piedi, prendi il cellulare e chiamali.- Lo tira fuori è spento-

- Oh, è scarico!- dice ridendo

-Con chi devi andare a casa? lo cerchiamo-

- Con Marco, su..sua mamma ci ha detto che veniva a p..prenderci per l'una- Guardo l'ora, sono un quarto alle due. Merda. Glielo riferisco, e lui con tutta la tranquillita di questo mondo mi dice che i genitori di questo Marco non hanno pazienza e quindi se ne saranno già andati. guardo le ragazze in cerca di un consiglio ma nemmeno loro sanno cosa fare.

- E ora?-

- Non so, Ali questo qui è fuori completamente non lo si può lasciare da solo-

Prendo un respiro profondo e decido che lasciarlo li era come lasciare un pazzo suicida con un coltello. 

- Senti, alle 2 arrivano i nostir genitori a prenderci, ti porto a casa io okkay?- gli chiedo cercando di sillabare le parole per fargli capire

- Non c'è... nesciuno a cascia mia-

-Puoi stare da me... stasera-

- Ali!- Mi urla Cecilia

- E cosa dovrei fare mollarlo qui da solo?-

- Non può farlo, per questa volta dovrà fare un sacrificio- gli ripete Luna

- Dopo tutto quello che le ha fatto se lo meriterebbe anche-sbotta Cecilia. Io sbuffo, torniamo dentro a prendere le nostre cose e usciamo ad aspettare che arrivino i genitori di Luna per portarci a casa.

- Come la prendi, ali?- mi chiede Luna

- E come la dovrei prendere? Guardalo a mala pena si regge in piedi-

- Sei bestiale- mi riprende Cecilia

-Fossi stata in te lo avrei lasciato marcire gia col buttafuori-

- Eddai ceci- arriva HIlary

-Ho saputo solo ora da delle ragazze che ti hanno visto, cosa fai ora?-

- Sta a casa mia per stasera poi domani andrà a casa.-

-Mmm... capisco.- 

Andiamo al guardaroba per ritare le nostre cose. Trovo lì, una vecchia conoscenza di me e Andrea che mi consegna un borsone.

-E' suo, mi aveva chiesto di tenerlo qui prima, non so perchè lo ha portato- LO prendo, è pesantissimo.

-MA che razza?! Va bhè non lo voglio sapere, grazie, ci si vede- 

Arriva il padre di Laura. Salutiamo Hilary che mi raccomanda di stare attenta e trasciniamo Andrea in macchina. Suo padre ci fa qualche domanda su Andrea ma Luna riesce a evadere con poche risposte secche. Arrivati davanti a casa mia mi salutano, mi dicono di stare attenta e di tenerle aggiornate. Io, con Andrea ubriaco mi avvio verso la porta e spero vivamente in un miracolo

ANGOLO DELLA PSEUDO-AUTRICE
Ciaoo a tutti, sono lutty e sono assolutamente alle prime armi in questo genre di cose. Però una notte me lo sono sognata,così l'ho scritto e ... aspetto impaziente vostri pareri che spero non siano troppo negativi :S
Sayonaaraa e a presto ^^
Lutty-chan

  
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