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Autore: happley    07/06/2013    3 recensioni
Mikoto x Totsuka.
Missing moment ambientato nell'arco temporale del manga K: Memories of Red.
“Ehi, Re, guarda che bel cielo stanotte! È una serata magnifica, non credi?” esclamò allegro.
L’uomo al suo fianco lanciò uno sguardo apatico al cielo.
“Mm. La luna è bella stasera” disse, la sua voce già bassa di natura era resa più roca dal fumo.

N/A: "La luna è bella stanotte" è un modo alternativo per dire "Ti amo", inventato dal poeta giapponese Natsume Sōseki.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kusanagi Izumo, Kushina Anna, Mikoto Suoh, Tatara Totsuka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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{ The moon is beautiful tonight }
 

Totsuka lanciò uno sguardo al cielo scuro e inspirò profondamente l’aria serale, fresca e piacevole dopo una giornata calda d’estate; il tempo era sereno e lui amava le strade di notte, quando la confusione della città sembrava distante e gli unici rumori erano le urla e le risa dei suoi compagni. Camminavano davanti a lui, prendendosi in giro a vicenda mentre tutti insieme tornavano a casa dopo aver mangiato nel locale dove Shouhei e Misaki avevano trovato lavoro part-time; anche Kusanagi era fra di loro, attento che non facessero guai, con la mano stretta in quella di Anna. La bambina si voltava in continuazione indietro, verso di lui e verso Mikoto: per qualche strano motivo, il Re preferiva camminare sempre dietro a tutti e, per qualche ragione ancora più strana, Anna aveva deciso questa volta di non attaccarsi a lui. Totsuka decise di smettere di interrogarsi sulla questione e afferrò il proprio re per la manica della giacca.
“Ehi, Re, guarda che bel cielo stanotte! È una serata magnifica, non credi?” esclamò allegro.
L’uomo al suo fianco lanciò uno sguardo apatico al cielo.
“Mm. La luna è bella stasera” disse, la sua voce già bassa di natura era resa più roca dal fumo. Si tolse la sigaretta dalle labbra e lasciò cadere della cenere incandescente a terra, poi notando l’espressione leggermente scioccata di Totsuka aggiunse: “Che c’è? Vuoi dirmi qualcosa?”
Totsuka si riscosse e voltò lo sguardo, le sue dita correvano veloci fra le proprie ciocche castano chiaro, come era solito fare quand’era nervoso. “No, uhm, è che non mi aspettavo di sentire qualcosa del genere da te, Re. Tu… non sai cosa vuol dire, vero?” disse, sorridendo. “Ah- no, dimentica ciò che ho detto, è ovvio che tu non l’abbia detto per quello-”
“Certo che lo so, stupido” lo interruppe Mikoto, brusco; gettò via la sigaretta, non preoccupandosi di dove cadesse, mise il braccio attorno alle spalle dell’altro, con la mano gli strinse il mento e lo costrinse a voltarsi. E premette le labbra sulle sue, deciso.
 
Anna si voltò di nuovo indietro, poi in avanti. Benché la sua espressione fosse cambiata di poco, aveva un’aria decisamente felice. Kusanagi smise per un attimo di impedire a Misaki di svegliare mezza città con le sue urla per rivolgersi alla bambina.
“L’hai fatto apposta, vero?” chiese. Anna annuì: dopotutto l’unica cosa che poteva tenerla lontana dal Re era proprio quella, perché lei adorava vedere Mikoto e Totsuka insieme.
“Aaah” sospirò Kusanagi, osservando la luna. “Certo che persino Mikoto sa essere romantico, mh…”




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