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Autore: My_Destiny    08/06/2013    3 recensioni
Madre e figlia. Non ci sono alieni, nè paladine della giustizia. Solo una giovane donna e sua figlia.
Eccomi qua con una nuova FF! Spero vi piaccia. Buona lettura **
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PANNA & FRAGOLE






-Ciao mamma! Che fai?-
 
-Preparo una torta per tuo padre-
 
-Perchè?-
 
La giovane donna sorrise.
 
-Perchè oggi è un giorno molto speciale.-
 
-Davvero?-
 
-Si. E' il giorno in cui tutto ebbe inizio-
 
-A cosa ti riferisci?-
 
-Al giorno in cui incontrai tuo padre-
 
-Davvero? E come è successo?-
 
-E' una storia molto lunga, Yuki. Non vorrei annoiarti...-
 
La ragazza si sedette, facendo cenno alla madre di parlare.
 
La donna sospirò.
 
-Avevo 15 anni quando lo incontrai la prima volta....
 
****
Era una giornata come tante. A quel tempo lavorava in un bar. Si chiamava “Cafè Mew Mew”.
 
Arrivò in ritardo- come al solito del resto- e dovette subire i giornalieri rimproveri di Mina.
 
-Fosse una volta che arrivi in orario…-
 
-Ah, non farla tanto lunga Mina!-
 
-Bè, potresti cercare di non arrivare in ritardo qualche volta
 
-Adesso basta, ti faccio vedere io…-
 
-Che sta succedendo qui?-
 
-Non intrometterti Shirogane-
 
-Mi intrometto eccome! Tornate a lavoro-
 
Non è giusto… Se la prende con me solo perché Mina è la sua ragazza…
 
Infatti, la blu, era seduta ad un tavolino a bere una tazza di thè.
 
La clientela non tardò ad arrivare e Ichigo dovette rimboccarsi le maniche.
 
-Mi scusi signorina, potrebbe portarmi un po’ d’acqua?-
 
-Arriva subito signore!-
 
-Mi scusi, potrebbe portare una granita a mio figlio?-
 
-Certamente signora-
 
-Ehy bellezza, ci porteresti qualcosa da bere?-
 
-Certo che s...-
 
La ragazza si girò di scatto, cercando di individuare la provenienza della voce.
 
Si soffermò su un ragazzo che la fissava con un sorriso sghembo stampato in faccia.
 
Si avvicinò al suo tavolo, dove erano presenti altri due ragazzi.
 
 -Cosa devo portarvi?-
 
-Allora, tre aranciate, un po’ di torta e il tuo numero di telefono-
 
-Non sei per niente originale, questa battuta l’ho sentita milioni di volte… Che tipo di torta volete?Ce l’abbiamo alle more, fragole, ananas, cocco…-
 
-Non era un battuta, dicevo sul serio..-
 
-… cioccolato, banane, lamponi, crema, panna e nocciola…-
 
 
-Hai sentito quello che ho detto?-
 
-Certamente, ma non ho intenzione di fare la tua conoscenza… Allora, che torta vuoi?-
 
-Mmmm, panna e fragole.-
 
-Arriva subito-
 
Che razza di arrogante…
 
 
Andò in cucina, prese tre fette di torta panna e fragole, e la portò ai tre ragazzi.
 
-Grazie, dolcezza-
 
-Non c’è di che… E non chiamarmi dolcezza!-
 
Furiosa, Ichigo ritornò in cucina, inviando mentalmente maledizioni allo sbruffone del tavolo 3.
 
Presto diventò sera e, mano a mano, i clienti diminuivano. Rimanevano solo il tipo arrogante di prima e i suoi amici.
 
Non facevano altro che ordinare torta di fragole e Ichigo era completamente sfinita. Erano le 9 e, finalmente, il locale  si svuotò… Completamente.
 
Si tolse la divisa e indossò i suoi vestiti.
 
Quando uscì dal Cafè, trovò un acquazzone ad aspettarla.
 
Accidenti…
 
-Ehy dolcezza!-
 
Oh no…
 
-E tu che ci fa qui?-
 
-Ti stavo aspettando-
 
-Bè, adesso puoi anche sparire-
 
 
-Perché mi tratti così? Io volevo solo essere gentile-
 
-Gentile?-
 
-Si, volevo accompagnarti a casa… Sei senza ombrello e qui piove a dirotto.-
 
-…Non hai tutti i torti, ma non ho bisogno del tuo aiuto!-
 
-Oh bè… Ti toccherà camminare sotto l’acqua…-iniziò a camminare nella direzione opposta alla sua.
 
La ragazza si morse il labbro. Durante il tragitto di ritorno si sarebbe bagnata fradicia. Si sarebbe
ammalata e non sarebbe potuta uscire per almeno una settimana.
 
 
Oh, al diavolo…
 
-Ehi, aspetta!-
 
Il ragazzo si girò in direzione di Ichigo.
 
 
-Sapevo che avresti cambiato Idea-
 
Le cinse le spalle con un braccio avvicinandola ancora di più a se.
 
La ragazza lo guardò storto.
 
-Bè? Che hai da guardarmi così? L’ombrello è piccolo-
 
Ichigo sbruffò.
 
-Non mi hai ancora detto come ti chiami…-
 
-Ichigo-
 
-Kisshu-
 
-Ichigo… Che bel nome, bello quasi quanto te-
 
La ragazza arrossì.
 
-Grazie…-
 
-Ichigo, ti va di uscire con me?-
 
-Cosa? Ma se ci conosciamo appena!-
 
-Appunto, voglio conoscerti, per questo voglio uscire con te-
 
-Scordatelo-
 
 
-Perché? Non sono abbastanza attraente per te?-
 
-Ah, chiudi il becco…
 
In effetti, Kisshu era proprio un bel ragazzo. Era alto e snello. Aveva i capelli verdi e di media lunghezza con dei bellissimi occhi ambrati.
 
-E perché?-
 
-Perché sei uno sbruffone!-
 
-Sbruffone? Io?-
 
-Si, tu! Sei arrogante, presuntuoso, vanitoso e…-
 
A quel punto Kisshu, furioso, la prese per un braccio sbattendola contro il muro più vicino.
 
Fece aderire completamente i loro corpi, mantenendo lo sguardo fisso su di lei.
 
La guardò nei suoi grandi occhi color cioccolato.
 
-Hai il coraggio di ripeterlo?-
 
-Si! Sei un presuntuoso!-
 
-Ah dolcezza, hai fatto un errore madornale.-
 
Si avvicinò al viso di Ichigo, tremante dal freddo, e la baciò.
 
Iniziò con un semplice bacio a stampo. Ma a lui non bastava.
 
Lei teneva le labbra serrate.
 
 
-Vattene!-cercò di allontanarlo.
 
Approfittò di quel momento, in cui lei aveva abbassato la guardia, per catturare un’altra volta le sue labbra in un bacio passionale. Andò avanti così per qualche minuto, approfondendo sempre di più, baciandola sempre con più trasporto.
 
Si staccò da lei per vedere la sua reazione.
 
Accadde l’inaspettato. Ichigo afferrò il colletto della sua camicia, attirandolo a se.
 
-A quanto pare, non sono poi così presuntuoso…-
 
-Forse non hai tutti i torti.-
 
E lo baciò. Ancora… E ancora… E ancora… Finchè non smise di piovere.
 
L’accompagnò sotto il portone di casa sua.
 
-A domani-
 
-A domani, Kisshu-
 
Sorrise ed entrò in casa richiudendosi la porta alle spalle.
 
Il giorno dopo, il locale era strapieno.
 
-Signorina, potrei ordinare?-
 
Riconobbe la voce e si avvicinò al tavolo.
 
-Panna e fragole?-
 
-Panna e fragole-
 
Si scambiarono un sorriso.
 
****
 
-Che bella storia che mi hai raccontato mamma!-
 
-Ti è piaciuta?-
 
-Si, molto!-
 
Fece la sua entrata, un uomo su una ventina d’anni con dei capelli verdi e gli occhi gialli.
 
-Le hai raccontato quella storia?-
 
-Si-
 
-Te la ricordi ancora?-
 
-Ovvio, perché tu no?!-
 
-Certo che me la ricordo! Da li ha avuto inizio tutto!-
 
-Già… Da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente…-
 

Si scambiarono un tenero bacio, mentre mille ricordi, affioravano alla mente.



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Hola!
I’m back… Eccomi qua con una One_Shot dedicata a Kisshu e a Ichigo.
Buona lettura **
 
  
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