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Autore: _dyana_    08/06/2013    1 recensioni
Un nuovo format televisivo: quattordici ragazzi, aspiranti artisti, passeranno due e mesi e mezzo negli Stati Uniti per essere addestrati e poi scelti per far parte di una compagnia di spettacolo.
Davide, ballerino hip-hop; Laura, cantante jazz; Dario, cantante e compositore; Simona, ballerina di contemporaneo, e poi ancora Federico, Vale, Julian, Tessa... per un totale di sette ballerini e sette cantanti.
Amori, amicizie, avventure... tutto quello che può succedere miscelando un gruppo di ventenni un po' matti e con gli ormoni a mille!
“Hai perfettamente ragione Vale, il ragazzo con cui sei stata non era assolutamente gay” incomincia deciso, interrotto nuovamente dalla ragazza, che fortunatamente per la sua ansia abbassa l’indice fumante.
“E allora mi spieghi tu che cosa ci faceva con le chiappe al vento in riva al lago assieme a quell’altro che è etero come Richy Martin?” gli chiede, puntandogli i suoi due fanali azzurrissimi negli occhi.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-       Ragazze, si può sapere che cosa avete questa mattina?
Anna e Miriam si stringono nelle spalle, guardando verso Simona con aria indifferente.
-       Niente, perché? – la bionda Anna risponde a Simona con un sorrisetto appena accennato sulle labbra.
Simona le restituisce lo sguardo, cogliendo con la coda dell’occhio l’espressione della rossa Miriam che abbassa gli occhi trattenendo un risolino.
-       C’è che mi state nascondendo qualcosa! E’ da questa mattina che mi guardate in maniera strana, che parlottate tra di voi e avete un’aria… ambigua!
Anna, riavviandosi il lungo ciuffo liscio, ostenta nuovamente uno sguardo vacuo.
-       Non capisco proprio Simona cara, non ti stiamo nascondendo niente. Non è che stai diventando vagamente paranoica?
-       Va bene, hai ragione tu, lasciamo perdere.
Simona, per nulla convinta, riprende a fingere di ascoltare le parole del professore. Fa caldo, è la fine di maggio e la scuola è agli sgoccioli. Non riesce a capire l’utilità di trascinarsi sui banchi in quegli ultimi giorni, ormai la scuola è finita a tutti gli effetti. Ha una maledetta voglia di mare e di estate.
Finalmente la campanella suona, i venti adolescenti svogliati si trascinano fuori dalla IV C e si riversano nel corridoio.
Simona, soprappensiero, non si accorge di essere stata affiancata da Anna e Miriam.
-       Ehi, bella addormentata, ci sei? – l’apostrofa Anna, dall’alto del suo metro e settantacinque. Simona alza gli occhi per incrociare quelli azzurrissimi dell’amica.
-       Io ci sono sempre. Ti è venuta voglia di spiegarmi che diavolo vi è preso a tutte e due questa mattina?
-       Ancora con questa storia? Veramente volevamo chiederti se questo pomeriggio ti va di venire con noi al centro commerciale. Sono arrivati i costumi nuovi, è arrivata l’ora di attrezzarci per l’estate.
-       Si Simona, vieni con noi, ti prego! – aggiunge la piccola Miriam – Sai che con lei è impossibile fare uno shopping decente!
Simona guarda le amiche. Anna e Miriam fanno un contrasto piuttosto buffo. Alta e slanciata la prima, la classica bellezza nordica, piccolina, con una testa di capelli rossi e ricci e una spruzzata di simpaticissime lentiggini sul naso la seconda. Anna la definirebbe ‘rotondetta’, mentre il suo ragazzo da sempre, Andrea, direbbe ‘con le curve al punto giusto’.
Le tre ragazze sono ormai fuori dal triste edificio scolastico. Simona si avvicina al motorino e inizia a trafficare per aprire la catena. Senza alzare gli occhi verso le amiche, risponde.
-       Lo sapete che non posso. Oggi ho le prove per il saggio, finiremo tardissimo.
-       Che palle questa danza! Ma devi anche vivere, ogni tanto! Non è che puoi pensare soltanto a ballare, hai diciotto anni, cavolo!
-       Anna, non ricominciare per favore, lo sai che per me ballare e la mia vita. Quando potrò verrò con voi al centro commerciale o dove vorrete. Ma dopo il saggio, non prima.
-       Non preoccuparti Simona, lasciala perdere – interviene Miriam a placare gli animi, piuttosto è confermato per domenica?
-       Si, domenica sera al teatro Estate. Ci sarete, vero?
-       Certo scricciolo, ci mancherebbe altro! – Anna, ritrovando il suo scintillante sorriso, allunga una mano per afferrare e strizzare la coda di cavallo con la quale Simona tiene raccolti i lunghissimi e lisci capelli castani. – Lo sai che non mancheremmo per niente al mondo! E quel rompipalle di Andrea viene? – aggiunge poi girandosi verso Miriam.
-       Non lo so, forse inizia a lavorare proprio domenica sera – risponde la ragazza abbassando gli occhi.
-       Dai Anna, lasciala stare, lo sappiamo che non sopporti Andrea ma non è che devi ricordaglielo ogni minuto.
 
-       Scherzo, quante storie! Muoviti Miriam, sta arrivando l’autobus! Ciao Simona, ci sentiamo sul cell!
-       Ciao ragazze!
Il saluto di Simona si perde nella scia delle due amiche che corrono verso la fermata dell’autobus. Avendo ormai liberato il motorino la ragazza si avvia verso casa, con la mente già rivolta alla giornata impegnativa che l’aspetta. Un pranzo veloce, un paio d’ore sui libri per preparare l’ultima conclusiva interrogazione dell’anno scolastico e poi di corsa alla scuola di danza, con tutte le coreografie per il saggio da provare e riprovare fino allo sfinimento. Mancano soltanto tre giorni, alla Butterfly sono già tutti in agitazione, sarà il solito stress tremendo. Ma è tutta la sua vita.
 
E’ tutto finito, si sono abbassate le luci, il pubblico inizia a defluire all’esterno del teatro mentre amici, fidanzati e parenti si assiepano all’uscita dei camerini in attesa degli artisti. Tra le mani, mazzi di fiori, pupazzetti, bigliettini.
Simona si è già cambiata ma non ha voglia di uscire dal camerino. Non vuole rischiare di incrociare Mauro. Ha ancora i brillantini sul volto e sui capelli. Non si sono staccati nemmeno con le lacrime che le scendevano mentre ballava.
Mauro questa volta ha veramente superato se stesso. Cinque minuti prima che si alzasse il sipario è andata a cercarlo per un augurio e un bacio e lo ha trovato in bagno avvinghiato ad Alessia. E’ rimasta li gelata a osservarli e anche quando lui ha alzato gli occhi e l’ha vista, non si è nemmeno sprecato a staccare le mani dal seno della ragazza o a scollare il bacino dal suo. Si è limitato a guardarla scocciato. E lei, come una scema, non è riuscita a dirgli niente, al maledetto stronzo. E poi avevano ballato, in coppia. Danza contemporanea, il loro forte. Mauro ballava e la guardava appassionato, come se fosse l’unica donna al mondo. E lei lo guardava, ballava e piangeva. Il pubblico applaudiva. E lei piangeva, poche lacrime fuori e un fiume dentro.
Simona ha la conferma di aver calcolato bene i tempi quando, uscendo finalmente dal camerino, vede solo pochissimi ballerini avviarsi all’uscita. Se ne sono andati quasi tutti, meno male. E’ stanchissima.
Appena uscita viene stritolata dall’abbraccio di mamma e papà, seguiti a ruota dalle immancabili Anna e Miriam.
-       Sei stata bravissima tesoro, come stai? – le chiede premurosa sua madre.
-       Bene, tutto a posto – mente Simona con un sorriso sulle labbra – Vi è piaciuto?
-       Bellissimo, come sempre – risponde il padre, di poche parole.
-       Scusate – Anna interrompe l’idillio familiare – possiamo portarcela via un momento? Abbiamo una piccola sorpresa per lei.
-       Va bene cara, noi aspettiamo fuori – risponde gentile la signora Fanizzi, per poi avviarsi verso l’uscita seguita dal marito.
-       Non fatemi stare in ansia, che c’è? – Simona si rivolge interrogativamente alle amiche, che la guardano come il proverbiale gatto guarda l’ancor più proverbiale topo.
-       Vieni – la prende per mano Miriam – siediti qui. La fa sedere su una delle poltroncine imbottite del teatro ormai semideserto e si appoggia alla poltroncina di fronte, mentre Anna si abbassa verso di loro e annuncia con fare cospiratorio.
-       Tu domani devi venire a Roma con noi!
Simona le guarda per qualche minuto pensando di non aver capito bene. Roma? E perché? Di nuovo quel sorrisetto complice sulle labbra delle amiche, e un piccolo rivoletto di sudore le provoca un brivido lungo la schiena.
-       Perché a Roma? – riesce faticosamente a dire, sempre più preoccupata.
-       Perché, cara mia, tu domani pomeriggio hai un provino importante!
-       Eh?! Quale provino? Miriam, che succede?
La rossa le poggia le mani sulle spalle esili e inizia a spiegarle, arrossendo lievemente.
-       Ecco, io Anna abbiamo saputo che per un nuovo Talent Show televisivo cercavano dei ballerini di danza contemporanea e abbiamo pensato che per te poteva essere l’occasione perfetta. Allora abbiamo mandato un tuo video e…
-       COSA AVETE FATTO? – urla Simona provocando il panico tra i pochi che ancora si stavano avviando verso le uscite del teatro – MA SIETE DIVENTATE MATTE?
Anna e Miriam si guardano preoccupate mente l’amica salta in piedi e le osserva furibonda con gli occhi ridotti a fessura e i pugni stretti. Poi, ancora più perplesse, la vedono lasciarsi cadere pesantemente sulla poltroncina prendendosi la testa tra le mani, in lacrime.
-       Non ce la posso fare… - la sentono sospirare tra i singhiozzi. Anna si inginocchia e le mette un braccio attorno alle spalle.
-       Scusaci cucciola, pensavamo di fare una cosa buona. Non preoccuparti, non ci devi andare per forza. Stai tranquilla, non è successo niente.
Simona alza gli occhi gonfi e si rivolge faticosamente alle amiche.
-       No, scusatemi, non è per questo, non è per voi… Si tratta di Mauro, l’ho beccato con Alessia prima dello spettacolo che faceva cose…
-       Ma che maledetto stronzo! – sbotta subito Anna, seguita a ruota da Miriam.
-       Se mi dici dov’è non ci metto niente a tirargli un calcio nelle palle che lo renda inabile a vita! – esclama la rossa, che per le amiche si trasforma da chihuahua a mastino.
-       Lasciate perdere, era ora che capissi finalmente quanto è inutile stare appresso a quel ragazzo, avrei preferito me lo dicesse invece di dare spettacolo, però… Dov’è che dobbiamo andare a Roma? Sono disposta a fare qualsiasi cosa pur di non pensare a quello stronzo!
-       Le audizioni per i ballerini sono in un teatro, dobbiamo partire presto domani mattina perché iniziano nel primo pomeriggio – risponde Miriam, ancora incredula di come sia stato facile convincere l’amica.
-       Perfetto – Simona si alza, asciuga velocemente gli occhi e prende il borsone abbandonato a terra – Adesso andiamo, che sto morendo di fame!
-       Cosi mi piaci! – esclama Anna, e mano nella mano le tre amiche si avviano verso l’uscita.

  
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