Mi svegliai una mattina di luglio, faceva caldo, molto caldo. Non sapevo che fare cosi chiamai la mia migliore amica. Sara “Pronto Hope!” “Ei Sara! Che fai?” “Niente, mi annoio sotto il condizionatore!” “Ah ..non esci con Salvo oggi?” “No! Il mio ragazzo ha deciso di essere irreperibile oggi!” disse scherzando. Erano una bellissima coppia…si erano conosciuti in un bar, e da li nacque un grande amore. Stanno insieme da due anni. “Allora usciamo?” chiesi nella speranza che la risposta fosse positiva. “Anche se uscire significa staccarmi dal mio adorato condizionatore per buttarmi in mezzo alla strada con 40 gradi … beh ovvio!” disse Sara urlando. Si …era pazza! La mia pazza! “Perfetto alle 10 davanti casa mia!” . Non mi sono presentata, mi chiamo Hope ho 16 anni sono nata a Londra, ma i miei genitori erano originari della Sicilia. Sono morti un incidente stradale … quel maledetto giorno anche io ero con loro, ma per sfortuna sono rimasta viva. Da quella mattina la mia vita è diventata un inferno. Rimpiango ogni giorno di essere qui a differenza di loro. Ora vivo a Doncaster, con mia zia. Diciamo che lei non c’è mai, risiede a Londra per motivi di lavoro. Siccome sono molto responsabile ha deciso di lasciarmi questa bellissima casa. Praticamente vivo sola, ma quando gli assistenti sociali fanno visita per vedere in che condizioni sto … ecco mia zia mia raggiunge e ricopriamo il ruolo della famiglia perfetta. Bello no? Sono una ragazza forte, nonostante la mia autostima sia un numero uguale allo zero. Anche se non si vede soffro, soffro tanto. “Eccoti finalmente Scricciola!” dissi salutando Sara. Scricciola è il nostro soprannome. “Andiamo scema!” cominciammo a girare per le vie di Doncaster. “Hope prendiamo qualcosa da bere?” “Certo!” ci avviammo verso un bar vicino. Era molto carino, accogliente. “Sediamoci qui!” dissi indicando un tavolino. Poco dopo arrivarono due enormi bicchieri di tee alla pesca. Cominciammo a parlare del più e del meno fin quando … “Hope! C’è una ragazzo che ti fissa!” disse Sara facendo l’indifferente. Mi girai e vidi lui … un ragazzo dai capelli scuri con occhi color del cielo. Mi irrigidii a vederlo. Piano, piano mi girai verso Sara dicendo: “Non starà guardando me!” dissi convinta del contrario. “Ti sbagli!” disse Sara alzandosi e andando verso la cassa per pagare. Mi alzai anche io, mi diressi verso l’uscita. Mentre aspettavo che la mia scricciola uscisse dal bar, presi il cellulare e composi un messaggio. Sentii una presenza alle mie spalle cosi mi girai e dissi: “Final…” non conclusi la frase che …