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Autore: soarez    08/06/2013    1 recensioni
La prima volta che Dean aveva sentito Cass ridere, non era quello che si aspettava.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione, Settima stagione
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Poche cose sono paragonabili alla bellezza del sorriso di un angelo. Una di queste cose poteva essere la loro risata, ma non lo sapeva con certezza.
 
La prima volta che Dean aveva sentito Cass ridere, non era quello che si aspettava. Ma quella era la risata di un Leviathan: bassa, graffiante, roca, cattiva. Gli erano venuti i brividi nell'ascoltarla.
Era la voce di Cass che rideva, era la sua bocca che si apriva, i suoi occhi che lo guardavano, ma non era davvero lui. Era il corpo di Jimmy, davanti a lui, ma Cass era morto, non c'era più.
E i brividi continuavano, e quella risata gli era rimansta in testa per molto tempo, insieme alle immagini di Castiel che si lasciava affondare nell'acqua, e del trench logoro e sporco che galleggiava placido accanto alla riva.
 
La seconda volta che Dean aveva sentito Cass ridere, non era quello che si era aspettato. Ma quella era la risata di un angelo pazzo: roca, senza forza, senza allegria, triste. Si era sentito cadere nell'ascoltarla.
Era la voce di Cass che rideva, era la sua bocca che si apriva, i suoi occhi che lo guardavano, ed era davvero lui. Forse la cosa peggiore. Cass era di nuovo con lui, ma era diverso. Stava impazzendo per lui e Sam, letteralmente. E Dean si sentiva in colpa.
Castiel si era sacrificato per loro ancora una volta e lui non sapeva come aiutarlo, adesso.
 
Avrebbe voluto poter ascoltare la sua vera risata, la risata di Castiel, l'angelo del Signore. Non quella del Leviathan, non l'angelo pazzo. Castiel.
L'immaginava, a volte. Alta e squillante, a dispetto della sua voce bassa. O magari roca e un po' gracchiante.
Ma sempre allegra, sempre felice. Non era mai riuscito ad immaginarla cattiva o triste.
Castiel non era cattivo. Era stato colto da delirio di onnipotenza, aveva peccato di Superbia, ma non era cattivo.
Di questo Dean era sempre stato sicuro, e niente al mondo lo avrebbe convinto del contrario.
 
Aspettava sempre di sentire la vera risata di Cass, ma non voleva forzare le cose.
In fondo Castiel, che fosse pazzo o meno, era sempre il suo angelo protettore e lui non voleva perderlo ancora.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Okay, buonasera.
Parto con le presentazioni: sono Soarez e mi sono sparata le prime sette stagioni di Supernatural in due settimane. In inglese. Coi sottotitoli in inglese. Se c’erano.
Questo dovrebbe farvi comprendere il livello di follia al quale punto.
L’ottava stagione devo ancora vederla solo perché devo ancora scaricarla. Mi metterò presto in pari.
Intanto ho scritto questa umile flash (363 parole) dopo due anni in cui l’ispirazione e la voglia di scrivere erano scese verso lo zero assoluto.
Spero solo che non sia venuto un delirio da fangirl impazzita.
Okay, mi sto dilungando anche troppo. Spero vi piaccia, se volete lasciare una piccola recensione sono felice, le critiche, purché costruttive, sono sempre ben accette.
Soarez
   
 
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