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Autore: paxerella    08/06/2013    2 recensioni
... mi sono ispirata al fatto ke Mako non si separa mai dalla sua amata sciarpa rossa! era li abbadonata....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Korra, Mako
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La sciarpa.
 

Quel giorno era andato tutto storto, perfino il suo allenamento quotidiano era stato un fiasco, per di più non aveva ancora avuto un momento per il suo ragazzo, anche solo per salutarlo, era stufa di quella situazione. Vivevano e stavano insieme da tanto tempo, ma erano come due estranei.
Korra capiva il suo ruolo delicato e impegnativo, ma era sempre riuscita a tagliarsi i suoi spazi di giovane donna, perciò avrebbe voluto che fosse ancora così, ma quella sera sapeva che sarebbe rientrata a notte inoltrata.
Mako era dello stesso avviso, l’addestramento all’accademia di polizia era molto duro e faticoso, Beifong era molto intransigente. Avrebbe però voluto avere qualche ora di libertà e dedicarla alla sua ragazza, ma quel giorno alcuni ribelli erano scappati ed era rientrato molto tardi.
Avrebbe voluto anche solo bussare alla porta della sua stanza e darle un piccolo bacio della buona notte, ma quando era arrivato aveva notato che Korra non era ancora rientrata. Si sedette sul letto per qualche minuto appoggiando il cappotto e la sua sciarpa sulla sedia.
Al rientro l’avatar trovò il giovane dominatore sdraiato sul letto che dormiva. Con tenerezza lo svegliò…
K: “Mako, cosa ci fai ancora qui?”
M: “Volevo aspettarti per darti la buona notte, ma evidentemente mi son addormentato!”
Korra stava per dire qualcosa, ma l’uomo aveva esteso la sua mano verso la donna e le parole che stava per pronunciare s’erano trasformate in baci appassionati.
Baci che si trascinavano sul tutto il corpo in estasi, sensazioni contrastanti si espandevano in tutto l’organismo. Ormai era la sua preda della notte, la sua complice d’amore e dolcemente si stese sul letto.
Si lasciò andare ai dolci tocchi del calore delle mani che delicatamente accarezzavano il suo fisico spogliandolo dei vestiti. Con vergogna ogni tanto la giovane donna si ricopriva le nudità col lenzuolo… 
Poi dolci sussurri e piccoli baci sul collo fecero cadere tutte le sue difese e anche la mente si lasciò andare a quell’atto d’amore così profondo, dolce e pieno di passione.
Esausti poi s’erano tenuti abbracciati per un paio di minuti, minuti interminabili, lo sguardo s’era posato sulla sedia di fronte e aveva notato la sciarpa rossa e il cappotto appoggiati. La bocca sorrideva senza nessun motivo.
Era lì appoggiata alla sedia, abbandonata al suo destino, o dimenticata inconsciamente, era lì che la osservava, era lì senza nessun motivo.
Era stata levata qualche ora prima, come d’altronde tutto il resto, lasciata su quella sedia solo per un momento, l’avrebbe subito ripresa, sapeva quanto ci teneva. La mano di Mako proprio in quell’istante si era protesa verso quella sciarpa rossa a cui teneva troppo, per riaverla con sé.
L’avvolse intorno al collo della giovane avatar e ricominciò a baciarla…
La mattina appena sveglio la ritrovò piegata e profumata sopra il suo cappotto, era accompagnata da un semplice biglietto: “Lavata stirata e piegata. Buongiorno dormiglione!”  

  
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