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Autore: Kastel    08/06/2013    2 recensioni
"Se avevi voglia di suicidarti potevi anche evitare di fare tante scene".
Il silenzio della palestra è soffocante, per certi versi. Soprattutto perché non c'è nessuno a parte loro due.

[NijiAka/One side HaiAka]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Seijuro Akashi, Shogo Haizaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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"Se avevi voglia di suicidarti potevi anche evitare di fare tante scene".
Il silenzio della palestra è soffocante, per certi versi. Soprattutto perché non c'è nessuno a parte loro due.
Non è semplice seguire quella testa calda di Haizaki: per certi versi è come Kuroko, sfuggente e incapace di controllare appieno. Solo che il suo sistema è quello di fare più casino possibile.
A volte Akashi si domanda come faccia Nijimura a farsi ubbidire.
Ah, forse sono i pugni che dona con tanto zelo. E sta seriamente pensando di ricorrere pure lui a tali sistemi. Perché non è possibile che sia già stanco dopo solo aver fatto il primo tratto di corsa. Non stiamo parlando del sesto uomo invisibile: Haizaki ha molta più resistenza di quello che voglia far credere. E' solo terribilmente pigro.

Scusa se ci tengo alla mia salute, vice capitano.”
Quel tono di sarcasmo non sfugge di certo ad Akashi, che invece di arrabbiarsi come farebbe il loro capitano si limita a sorridere, fissando l'altro ragazzo con uno sguardo severo.
Evidentemente no, visto che vuoi sfidare l'ira di Nijimura.”
A quel nome perfino il più coraggioso degli atleti rabbrividirebbe. Perché se Akashi è l'intelligenza nascosta della squadra di basket Nijimura è il braccio, potente e inarrestabile. Che significa solo veramente tante botte senza farsi troppi riguardi.
Ed è per questo che Haizaki inizia a correre sotto lo sguardo attento di Akashi, facendo il percorso assegnatogli in tempi relativamente brevi rispetto al solito.
Ottimo lavoro. Vedi che se vuoi ti sai impegnare benissimo?”
E se solo non fosse a terra stanco morto Haizaki gli lancerebbe contro tante di quelle parolacce che se le ricorderebbe per tutta la vita. Invece Akashi si limita a lasciarlo riposare, allontanandosi verso gli spogliatoio.
Ci vediamo domani, Haizaki. Non tardare o la punizione sarà ben peggiore.”
Dopodiché cala in silenzio nell'enorme palestra, quasi troppo grande per lui solo.
Nell'assenza di suoni tranne il suo stesso respiro può permettere ai suoi pensieri di disturbarlo. Si ritrova ad odiare Akashi ma in maniera maggiore Nijimura. Pensa che per loro due, i padroni indiscussi del club di Basket, la vita sia molto più semplice della sua, ignorando che Akashi possiede un solo genitore come lui. Considera che di tornare a casa non ne ha molta voglia, perché non vuole ritrovarsi a lottare con il fratello maggiore per le attenzioni di una donna che non ama nessuno dei due.
Pensa a tutto ciò, ignorando totalmente tutto e tutti. Perché quello è il momento dove smette di essere un ragazzo problematico e lascia che i suoi pensieri fluiscano liberi e incontrollati, come se stesse facendo un Cadavere Squisito invece di stare semplicemente facendo delle considerazioni su quanto a lui la sua vita vada realmente stretta.
Solo dopo un tempo che gli sembra infinito si alza a sedere, pronto ad andare nello spogliatoio e cambiarsi. In tutto quel tempo vuoto ha maturato la decisione di passare la notte da una delle sue tanti amanti. Anche se farebbe meglio a dire troiette, visto che lui, di amore, non ne possiede mezzo da dare a loro.
E, seriamente, vorrebbe aprire la porta socchiusa degli spogliatoio ed entrare per prepararsi. Ma una voce che conosce fin troppo bene lo blocca con la mano destra alzata.
Shuzo...”
Non ha bisogno di entrare per sapere cosa sta succedendo. L'ha fatto talmente tante di quelle volte che a volte gli viene la nausea solo a pensarci.
Certo, un'esperienza con un ragazzo gli manca, in effetti. Ma non avrebbe mai immaginato che i loro amati capitano e vice se la spassassero tanto insieme.
E a giudicare dai gemiti che la voce di Akashi emette con tanto entusiasmo non è la prima volta che hanno un rapporto sessuale.
Se seguisse la sua natura (quella di guastafeste, di rovina-coppie e pessimo ragazzo) irromperebbe immediatamente nella stanza e rovinerebbe l'esistenza ad entrambi. Fare certe cose non è permesso in un istituto rigido come quello. Verrebbero cacciati seduta stante.
Eppure le sue gambe non si muovono. Restano immobili. E gli permette ciò di ascoltare ogni parola che i due si scambiano.
Perché eri con Haizaki, Sejiuro?”
Ed il suo nome è quello che segna lo stop definitivo. Ora vuole solo ascoltare, troppo curioso per poter attuare qualsiasi piano di vendetta nei confronti dei due ragazzi.
Per punirlo... AH!”
Dopo gli allenamenti?”
Si appoggia al muro, sbarrando gli occhi e immobilizzandosi totalmente.
Quella voce... così diversa da come è di solito...
Lo stordisce.
S-si...”
Lo stupisce.
Devo essere geloso, Seijuro?”
N-no... a-ah...”
Lo ingelosisce.
Ed è rendendosi conto che lui è geloso marcio di Nijimura che si ritrova a fissare il muro senza poter dire una parola.
Lui, Shogo Haizaki, l'uomo che qualunque donna vorrebbe, desidera essere al posto di Nijimura. Per farsi quello che considera la persona più odiosa che esista su quel pianeta.
No, dev'esserci un errore grosso come una casa. Non è possibile una cosa del genere.
Eppure non riesce a scappare. L'unica cosa che può fare è ascoltare ogni parola e ogni gemito che esce dalle loro bocche. Può solo deglutire e inebriarsi dei versi che Akashi emette. Può solo godersi quel rapporto che vorrebbe vivere di persona ma che non gli è concesso.
Alla fine tutto si conclude. L'urlo liberatorio di Akashi nato dal fatto che per loro il mondo è chiuso dentro quello spogliatoio lo libera da quell'incantesimo che la sua mente aveva creato per lui. E non aspetta altro: prende e corre lontano, fregandosene di aver lasciato la sua roba dentro quel mondo in cui non gli è concesso entrare.
Come, del resto, a tutto quello che di bello c'è.
E vorrebbe tanto che il suo cuore smettesse di battere così dolorosamente.
Ma questo è peggio di un suicidio: è una vera morte. E niente e nessuno lo aiuterà a mettere i pezzi insieme.
Neppure quegli amori fasulli che cerca tanto.

 

 

 

 

Note.

Tutto quello che le mie mani toccano diventa angst. Pure una cosa che doveva essere comica.
Nato da una tweetata tra me e Kam.
Mi dispiace di aver rovinato Haizaki però.
Piccole note finali: i suicidi sono degli allenamenti che consistono nell'andare avanti e indietro nel campo, seguendo le linee tracciate a terra. Io li ho fatti quando pattinavo e vi assicuro che sono seriamente dei suicidi.
I Cadaveri Squisiti sono una tecnica di pittura surrealista. In pratica prendeva un foglio, disegnava un qualcosa, lo piegava e lo dava al suo vicino. Alla fine si otteneva un'immagine senza senso. Il concetto però è interessante e mi piace molto. 

   
 
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