Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Ricorda la storia  |      
Autore: chemicalju    24/12/2007    4 recensioni
Mi siedo accanto a lui e gli passo un braccio dietro al collo per tirarlo leggermente a me. Rimane in silenzio, con lo sguardo fisso in un punto indefinito davanti a lui. “Vedi, è una cosa difficile da spiegare…-chiude gli occhi e appoggia la testa sulla mia spalla-…hai presente quando qualcuno s’innamora della persona sbagliata?”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: I My Chemical Romance non mi appartengono, questi non sono fatti realmente accaduti e soprattutto, la storia non è scritta a scopo di lucro.

 

×Chemical Notes×

Gli occhi fissi sulle scarpe.

Le mani in tasca.

Il cappuccio calato fin sopra gli occhi.

Così si mostrerebbe Frank Iero agli occhi di tutti.

Entro in un bar a caso e ordino un caffè.

L’ennesima giornata nera.

La cameriera raggiunge il mio tavolo, l’ultimo del locale.

Mi guarda e sorride, ma non ricambio.

Ritorna poco dopo con l’ordinazione.

Lascia il caffè sul tavolo e se ne va, delusa.

Giro distrattamente una sigaretta tra le dita, prima di accenderla.

I miei occhi sono catturati dalla vita che scorre fuori di qui.

Perché la mia non si direbbe più tale.

Sono solo uno stupido.

Come posso pensare che vada tutto bene?

Mordo nervosamente il piercing fino a che un sapore metallico non mi invade tutta la bocca.

Avevi promesso di restare sempre al mio fianco.

E io ti ho creduto. Per diciassette lunghi anni, ti ho creduto.

E tu, hai mantenuto la promessa, ma non sempre.

Te ne sei andata con il primo che hai trovato, senza dirmi niente.

Come se non esistessi più.

Forse avevi paura della nostra lontananza?

Volevi salvare l’insalvabile?

Bevo un sorso del caffè bollente, scottandomi la lingua.

Impreco sottovoce, mentre mi alzo e lascio qualche dollaro sul tavolo.

Mi avvio verso Central Park, intanto una leggera pioggerellina inizia a scendere dalle nuvole grigie.

Mi siedo su una panchina a caso e prendo il cellulare dalla tasca.

Ci gioco per un po’, fino a quando qualcuno non picchietta dolcemente un dito sulla mia spalla.

“Hey Frank!”

Si siede vicino a me e sorride.

“Guarda chi si vede..”

Sorrido anch’io, sventolando leggermente la mano, in segno di saluto.

“Allora, come va?”

“Non far finta di non sapere niente..”

Sospiro, lasciando che il sorriso di poco prima scompaia nel freddo invernale.

Mi guarda, triste, poi si alza, sistemandosi il cappotto.

“Ti va di fare quattro passi?”

Annuisco leggermente con la testa, alzandomi a mia volta.

Camminiamo per un po’, in silenzio.

“Adesso dove andrai?”

Ci penso un po’.

“Torno a Belleville.”

Mi guarda, poi annuisce con la testa.

Incominciamo a parlare del prossimo album, dei testi, e della possibile assunzione di un tastierista ufficiale. (*)

Solo ora, mi accorgo che non perde occasione per tenere stretta la mia mano.

“Ti…ti va una cioccolata calda?”

Annuisco, mentre un leggero rossore si fa spazio sul viso perennemente pallido, facendolo sembrare più dolce del solito.

Ci dirigiamo silenziosamente verso il primo bar che incontriamo,  intrufolandoci dentro il locale caldo e denso di felicità.

Una donna anziana, sulla sessantina, con in mano un blocchetto e una penna, ci raggiunge poco dopo.

“Cosa ordinate ragazzi?”

“Un cioccolata calda e…?”

“Un caffè, grazie.”

La cameriera prende le ordinazioni e, torna poco dopo con due tazze fumanti in mano.

Giro lentamente il cucchiaino nel liquido marrone, posando di tanto in tanto gli occhi sul ragazzo davanti a me, intento a sfogliare un giornale.

Non avevo mai pensato che potesse essere così carino, con le labbra leggermente arrossate e i capelli neri arruffati.

Heyhey, stop. A che cosa sto pensando? Ma certo, alla cioccolata che intanto si sta congelando, no?

No.

R i d i c o l o.

“Gee…”

Alza subito gli occhi dal giornale, sorridendo timidamente.

E adesso che gli dico?

“Vuoi un po’ di cioccolata?”

Mi guarda divertito, poi scuote la testa.

“No, ma grazie lo stesso.”

Ritorna a leggere il giornale.

Una canzone dei Pencey Prep si diffonde nell’ambiente accogliente del locale.

Caccio subito il cellulare dalla tasca del giubbino e rispondo, senza fare caso al nome che lampeggia sul display.

Grosso errore.

“Pronto?”

“Ciao Frank..”

Rimango un attimo in silenzio, guardando la punta consumata delle All Star.

“Che c’è Jamia?”

Arrivo subito al dunque, senza troppi giri di parole.

“Io…ho litigato con Trevor. Non dire niente, fammi finire di parlare…-sospira- torna a casa, Frank”

Credo che Gerard abbia sentito, perché si alza senza dire niente e esce fuori, mischiandosi tra la gente.

No.

So quello che vuole fare.

“Scusa Jam, mi stanno chiamando.”

Le attacco il telefono in faccia, lascio qualche dollaro sul tavolo e corro via.

Lo trovo seduto su una panchina vicino un laghetto al Central Park, con in mano una bottiglia di vodka, ancora chiusa.

“Hey Gee..”

Alza gli occhi arrossati per il pianto e mormora un semplice “vai via”

“Ssh, non vado da nessuna parte se prima non mi dici cos’è successo..”

Mi siedo accanto a lui e gli passo un braccio dietro al collo per tirarlo leggermente a me.

Rimane in silenzio, con lo sguardo fisso in un punto indefinito davanti a lui.

“Vedi, è una cosa difficile da spiegare…-chiude gli occhi e appoggia la testa sulla mia spalla-…hai presente quando qualcuno s’innamora della persona sbagliata?”

Subito mi salta in mente l’immagine di lui e Jamia avvinghiati in un bacio passionale, ma subito la cancello, non lo farebbe mai.

“Beh..no”

Beh, non proprio, anche io mi sono innamorato della persona sbagliata, Gee.

E quella persona sei tu.

Che situazione di merda.

Ti accarezzo piano i capelli, tu alzi lo sguardo su di me, con un punto interrogativo stampato sulla faccia.

“S-scusa..stavi dicendo?”

“Sì, beh, io mi sono innamorato della persona sbagliata, e non sai quanto faccia male..”

Vorrei tanto sapere chi è, anche io soffro per questo, Gee…

“E..chi è questa persona?”

Scuote la testa, come a voler cacciare qualche pensiero.

“Qualcuno che non mi prenderà mai in considerazione come il suo ragazzo…”

Sbuffa, mentre prende una sigaretta dal pacchetto e la accende.

“E…perché?”

Fa un paio di tiri, poi delle piccole nuvolette di fumo escono dalla sua bocca.

Lo guardo più attentamente, a stento riesce a bloccare le lacrime.

“E’ preso dalla musica, dalla sua vita che si accorge appena della mia presenza…v-vedi Frank…ti assomiglia tanto…”

Sorrido, anche se non vorrei.

“Beh, Gee, questo ragazzo non sa cosa si perde…”

Credo di conoscere tutto del mio migliore amico, ma evidentemente non è così.

Non mi ha raccontato la verità, o almeno in parte.

Posa per terra la bottiglia di vodka e si allontana un po’ da me, come se ogni mio sguardo lo uccidesse.

“Che…che c’è?”

Mi guarda, con un sorriso sulle labbra che sa di amaro.

È come se qualcosa lo trattenesse dal dirmi la verità.

Cosa ti è preso?

Butta per terra la sigaretta finita e la schiaccia con il piede.

Da dietro le nuvole, dei timidi raggi di sole accarezzano le punte degli alberi più alti.

Vorrei tanto sapere che cosa gli passa per la testa in questo momento.

Magari vuole stare un po’ da solo, oppure semplicemente parlare d’altro.

“Dobbiamo andare, tra mezz’ora abbiamo le prove”

Rimango un po’ sorpreso da tanta freddezza.

Non mi ha mai parlato così.

Mai.

Mi alzo in silenzio e lo seguo, fino alla sala prove.

Quando arriviamo, ci sono già Mikey e Bob, il primo che accorda il basso, mentre secondo beve una birra seduto sul divano.

“Ray?”

Chiedo, andandomi a sedere vicino Bob.

“Ha chiamato, stava in mezzo al traffico..”

Gerard impreca qualcosa sotto voce, poi esce.

Sbatte forte la porta, e urla qualcosa come “oggi saltiamo le prove” poi il silenzio.

“Frank…cos’è successo?”

Mikey mi guarda accusatorio mentre posa il basso nella custodia.

“Niente…”

Borbotto, poi mi alzo e esco anche io, già sapendo dove andare.

E’ seduto su un muretto, dietro gli studi, parlando a telefono, forse con Brian.

Rimango fermo in un angolino, aspettando che finisca la telefonata.

Dopo circa dieci minuti posa il telefono sul muretto e si accende una sigaretta.

Lo chiamo pronunciando flebilmente il suo nome.

Lui sembra sentirmi, visto che si gira verso di me.

“Che cosa ti è preso?”

Mi guarda, disorientato.

“Non fare quella faccia, lo sai benissimo…”

“Oh, ecco Mr. Iero, l’eroe della situazione..”

Faccio finta di non sentirlo, continuando a parlare.

“Prima ti comporti in un modo, poi in un altro…”

Punta i suoi occhi nei miei, e non vedo nulla.

Non ci sono le intere giornate passate in studio.

Non c’è traccia di tutti i concerti passati.

Solo il vuoto, che fa compagnia a una rabbia repressa, per fin troppo tempo.

Fuck.

Scende con un piccolo salto dal muretto e si incammina verso gli studi.

Rimango da solo per un po’ con i miei pensieri.

So benissimo che questa situazione andrà degenerando, come tre anni fa.

E allora cosa aspetto a fermarlo?

Non me lo ripeto due volte che sto già correndo a perdifiato verso la prima farmacia lungo la strada.

Ed eccolo lì, in preda alle sue debolezze,

curando le ferite con quelle maledette pillole.

Rimango fermo, osservandolo mentre si avvelena da solo.

Una. Due. Tre…Nove.

Nove fottutissime pillole.

Nove pugni nello stomaco.

Do un calcio alla prima cosa che ho davanti e gli corro incontro.

“Gerard Arthur Way, sei un maledetto bugiardo!Avevi detto che ti eri ripulito del tutto!”

Mi guarda, furioso.

“Chi cazzo sei per dire quello che devo fare, eh?!”

Abbassa gli occhi, come se si fosse pentito.

“Scusa Frank…è che…”

Non gli faccio finire la frase perché lo abbraccio forte mentre alcune lacrime rigano il mio viso.

E solo adesso capisco che ho paura.

Paura di non avere altre occasioni per fare questo.

“Non farlo…più…”

Scuote piano la testa e mi stringe di più a se.

“Ti voglio bene, Gee…”

“Io ti voglio più che bene, Frank…”

Rimango un po’ spiazzato da quelle parole, insomma, non me lo aspettavo.

O forse avevo solo perso le speranze di sentirmelo dire.

Si allontana un po’, giusto lo spazio per prendere il mio visto tra le mani e posare un delicato bacio sulle labbra.

Gli cingo la vita con le braccia e lo attiro a me, facendo toccare i nostri nasi.

“Sai quanto ho desiderato questo momento?”

“No…”

Cattura di nuovo le mie labbra, stavolta con più forza.

Sento la lingua calda esplorare ogni piccola parte di me.

Mi abbandono alla dolce melodia di note chimiche che rimbombano nella mia testa,

lascio che le sue braccia forti mi riscaldino come non hanno mai fatto.

“Resta con me…stasera.”

“Solo? Non vuoi che duri per…sempre?”

“Mh, non so…prendere sempre la stessa droga alla fine diventa noioso…”

Accenno ad un sorriso, che si allarga sempre di più.

“Mr. Iero…ma che poteri usa per fare questo alla gente?”

Anche lui sorride, mentre si allontana leggermente, per farmi affondare nel mare di parole che sono diventati i suoi occhi.

“Io…non so. Che ne dice di una lezione personale Mr. Way?”

“Invito accettato.”

Ci incamminiamo verso gli studi, per ricominciare quella che sembrava una giornata nera.

Stripped and polished, I am new, I am fresh  

I am feeling so ambitious, you and me, flesh to flesh  

Cause every breath that you will take  

when you are sitting next to me  

will bring life into my deepest hopes, What's your fantasy?  

What's your, what's your...   

I was born to tell you I love you   

and I am torn to do what I have to, to make you mine  

Stay with me tonight

                               

* Non so niente a riguardo, mi è venuta questa brillante idea riguardando il Rock Am Ring di quest’anno X°D

Dall’autrice:

Heilà, chi non muore si rivede, a quanto pare X°D Sono tornata con una fict più allegra delle altre, visto  che il finale strappalacrime ormai mi stava trooppo stretto! Beh, che dire, per il titolo ho preso una frase che ha una ragazza nel suo nick, con tutti i diritti, eh °ç°’

Trattatemela non bene, benissimo, visto che, oltre a essere dedicata alla mia mama-chan, è la prima con un finale decente ò__o

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: chemicalju