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Autore: Azumi    25/12/2007    1 recensioni
"La neve scende lieve. È la prima di quest'anno ed è la vigilia di Natale. Sento il rumore dei miei passi, mentre gli scarponi affondano nel bianco manto ed è un suono quasi rassicurante..."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akira Sendoh, Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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This Christmas Day for you

This Christmas Day for you.

 

La neve scende lieve. È la prima di quest'anno ed è la vigilia di Natale. Sento il rumore dei miei passi, mentre gli scarponi affondano nel bianco manto ed è un suono quasi rassicurante.

 

Cammino per le strade ed osservo felice l'effetto benevolo che ha questo periodo dell'anno sulle persone che mi circondano. Tutto sembra più bello ed è incantevole la sensazione che si prova, c'è una strana magia nell'aria e si respira un' atmosfera che sa di buono, ovunque.

 

Ad un tratto, interrompendo i miei pensieri, una piccola bimba, tutta imbacuccata in un delizioso cappottino rosso, mi sfreccia accanto, corre incontro ad un ragazzo che l'afferra al volo."Papiii che bella la neveeee" esclama eccitata, il padre le sorride con grande affetto e dolcezza, la solleva da terra e poi la prende in braccio. Sopra le loro teste un paffuto Babbo Natale si accende e comincia a danzare. Mi stringo di più nel cappotto e sprofondo la faccia nella sciarpa, infilo le mani in tasca e li sorpasso sorridendo, proprio mentre sopraggiunge la madre che li guarda con profondo amore.

 

Un taxi intanto si accosta al marciapiede, quel signore evidentemente deve avergli fatto un cenno. Poco più lontano, una signora piuttosto in là con gli anni, carica di buste e pacchetti, tenta a sua volta di richiamare l'attenzione di un autista, ma senza successo. Il signore l'osserva per un istante, la chiama e con una mano le fa cenno di prendere il suo taxi. La signora lo guarda perplessa, poi sorride e ringrazia felice.

"Grazie e Buon Natale a lei!"

Sorrido di nuovo e continuo a camminare, ancora voltata in quella direzione, pensando di nuovo all'atmosfera in cui sono immersa, che nonostante il freddo c'è un gran calore che ci avvolge tutti, quando scivolo e plano a terra.

Fortuna che il leggero strato di neve ha attutito il colpo sul marciapiede. Sollevo lo sguardo un po' contrariata da quel volo imprevisto, quando mi trovo davanti una mano guantata.

Alzo gli occhi, cercando il volto cui appartiene quella mano. E vedo due occhi di un blu profondo.

Un ragazzo. Parte del suo viso avvolto in una sciarpa rossa.
Sta seduto sulle punte dei piedi e mi sta rivolgendo uno sguardo piuttosto preoccupato. "Tutto a posto? Non ti sei fatta male, vero?" mi chiede sollevandosi in piedi.
Per un attimo rimango a fissarlo, poi storgo leggermente la bocca e afferro la mano che mi ha gentilmente offerto per aiutarmi ad alzarmi.
"Sono ancora tutta intera" rispondo sorridendo poco convinta, mentre scuoto via la neve dal cappotto nero, ma perdo di nuovo l'equilibrio, e gli finisco quasi addosso stavolta.
"Ehi, ma allora è un vizio il tuo!", ride.
 Una risata calda. Familiare e brillante. Non so spiegare come, ma mi contagia immediatamente, l'imbarazzo svanisce ed un sorriso mi nasce spontaneo sulle labbra. Comincio a ridere anch'io.
"In effetti, non hai tutti i torti..."
La risata è passata, ma posso comunque vedere distintamente la piega degli angoli delle sue labbra, spuntare impertinente dalla sciarpa rossa che indossa.
Poi sembra ricordarsi improvvisamente di qualcosa, perché sobbalza e guarda l'orologio. Di quel sorriso non è rimasta che un'ombra.
Solleva una mano in segno di saluto. "Allora… ciao!"
Faccio lo stesso gesto anch'io involontariamente, e mi accorgo subito di provare una strana sensazione, come un senso di delusione che serpeggia dispettosamente salendomi alla gola.
"E sta' attenta a non cadere di nuovo", eccola ancora quella piega dispettosa.
"Farò del mio meglio…" ironizzo a mia volta.
Lui annuisce, mi sorpassa riprendendo la sua strada. Io lo seguo lentamente con lo sguardo e resto a fissare la sua schiena per qualche secondo, poi lo vedo fermarsi, voltarsi e tornare da me. "Pazienza, tanto ero già in tremendo ritardo. Ti va una cioccolata calda?" mi butta lì, una parola dopo l'altra a velocità supersonica, ma colgo ugualmente quella nota di golosità nella sua voce quando pronuncia le ultime due parole, sfoderando un sorriso che posso solo immaginare.
Sento le mie labbra allargarsi. "Certo!" rispondo con slancio. Quella sensazione di delusione è già scomparsa, lasciando il posto ad un gran calore.
Con la mano lo vedo afferrare il bordo della sciarpa, lo abbassa ed in una nuvola di vapore dice solo:
"Akira" e mi porge la mano, come aveva fatto prima. Adesso quel sorriso lo vedo distintamente illuminarsi sul suo viso.
"Azumi" rispondo sorridendo un po' imbarazzata.
"Allora Azumi, vogliamo andare?" chiede facendo un gesto con la mano, invitandomi a precederlo.
Probabilmente le mie guance in questo momento sono di un bel rosa acceso. Reazione un po' esagerata forse, ma penso che chissà, magari un po' di quella magia a cui pensavo prima, toccherà anche me stasera...

 

Non smettete mai di sognare.

Buon Natale a tutti.

Azumi

  
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