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Autore: Irina_Yermolayeva    09/06/2013    3 recensioni
-va al diavolo Jude! E io che ti ho pure creduto!-
-ma di cosa stai parlando?!-
-mi avevi detto che non eri stato con nessun altro uomo!-
-ma anche se fosse cosa ti interessa?!-
-mi interessa perché mi hai mentito! [...]-
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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saaaaalve.... *si schiarisce la voce* è la prima volta che pubblico qualcosa su loro due anche se sono una lettrice abbastanza partecipante a questa sezione. questa idea mi è venuta in mente dopo aver visto un paio di film (citati nella FF) in cui c'è Jude. be, lo capirete quando ci arriverete :D non ho molto da dire, spero solo che vi piaccia, fatemelo sapere.
ciao ciao
shi Tsu



Private Property

 
-va al diavolo Jude! E io che ti ho pure creduto!-
-ma di cosa stai parlando?!-
-mi avevi detto che non eri stato con nessun altro uomo!-
-ma anche se fosse cosa ti interessa?!-
-mi interessa perché mi hai mentito! Avresti potuto essere stato con dieci uomini prima di incontrarmi e non sarebbe stato così importante, ma mi hai mentito! È questo che mi interessa!-
-stai dicendo un sacco di stronzate!-
-e sai cosa c’è di peggio?-
-cosa sentiamo?! Rendersi ridicoli come stai facendo tu in questo momento?!- urlò Jude.
-No! Stephen Fry!-
 
PRIMA DI TUTTO QUESTO...
 
POV ROBERT
-Un fondo schiena veramente ben fatto è l'unico legame tra Arte e Natura.- disse una voce dietro di noi. Jude si voltò sorridendo:-Stephen!!!- andò da lui abbracciandolo:-che bello rivederti!-
-anche per me.- sorrise lui.
-mi avevano detto che saresti venuto a fare una parte ma pensavo che non ti avrei visto.-
-e invece...- rise.
-cos’era, Wilde quello di prima?- chiese Jude.
-ovvio!-
-e a quale fondo schiena ti riferivi?- rise Jude mentre io li fissavo a braccia incrociate, tagliato fuori dalla conversazione.
-all’unico fondo schiena qui presente che io abbia mai visto dal vivo.- rispose lui abbassando un po’ la voce.
Jude rise dandogli una pacca sulla spalla:-ce n’è un altro che non è male... per niente.- sussurrò, ma io non lo sentii, pensavo gli stesse facendo ricordare quella volta che se l’è scopato quel bel sedere.
Mi schiarii la voce per ricordare ai due che, ehi! Esistevo anche io!
I due infatti si voltarono verso di me:-Fry, lui è Robert.- mi presentò all’uomo.
-ah si, il mio fratello Sherly.- sorrise lui porgendomi la mano.
-piacere.- risposi senza stringergli la mano.
-non lo fa...- disse Jude scuotendo la testa.
-dev’essere genetico.- rise Fry.
Feci un finto sorriso:-scusate ma ho delle cose da sistemare.- mi voltai andando via.
 
POV JUDE
Non capivo che diamine prendeva a Robert, trattava Fry come un nemico. Non era successo niente eppure lo odiava. Forse era stata la battuta sul mio sedere, ma Fry è così, è divertente, fa lo scemo un po’ come noi.
-hai ragione, neanche il suo sembra niente male.- sentii Fry bisbigliare.
Risi:-è sublime averlo sotto le mani.- dissi con aria trasognata.
-solo sotto le mani?-
-eddai! Non volevo essere volgare.- ribattei.
-giusto, non si confà ad un nobiluomo inglese.- disse alzando il mento e stringendo nelle dita il collo a V della sua giacca ottocentesca.
-precisamente. Un dottore del mio calibro deve mantenere una certa immagine.- dissi imitandolo.
-certamente.- annuì lui.
-ora, debbo andare. Qualcuno è parecchio geloso e non è salutare.-
Rise:-davvero? Non si era notato che era geloso.- mi guardò e sorrise:-corri!-
Annuii e lo lasciai lì, seguendo Robert.
 
-ehi...- lo chiamai quando lo vidi:-non credevo fosse geloso di suo fratello, Holmes.- lo presi sottobraccio.
-geloso?!- mi guardò con una faccia che diceva: ma sei scemo?!
-perché dovrei essere geloso di... lui.-
-non devi infatti, lui si diverte così, con poco.- sorrisi.
-se si divertisse con poco farebbe apprezzamenti al sedere del suo fidanzato non al tuo.- borbottò.
Risi e gli lasciai un bacio sulla guancia:-ha fatto apprezzamenti anche sul tuo capolavoro... che dovevo dire io?- lo voltai verso di me e lo strinsi posandogli le mani sul sedere.
-di non immischiarsi?- mi suggerì.
-Rooooobert..- lo rimproverai sorridendo.
-che c’è?- borbottò.
-non ci sta provando con nessuno.- lo baciai.
 
-ROBERT! JUDE! Dobbiamo andare avanti con le riprese!- il regista ci stava chiamando per riprendere a girare.
-arriviamo!- urlò in risposta Robert.
-andiamo dai...- dissi piano dandogli un ultimo e fugace bacio prima di spingerlo verso il set.
 
Arrivati sentii un movimento dietro di me e, subito dopo, un paio di mani si abbatterono sul mio sedere palpandolo.
-Fry!- brontolai voltandomi vedendolo ridere.
Mi circondò le spalle con un braccio e mi chiese in un sussurro:-hai sistemato quella faccenda?-
-si, ma se continui così dovrò inventarmi qualcosa di più efficace.-
-mmm... ho già in mente qualcosa...-
-eddaiii- gli diedi un pizzicotto e mi voltai cercando Robert ma non lo trovai. Sospirai:-l’hai fatta grossa Fry.-
-ops...- si portò una mano sulla nuca imbarazzato:-non volevo... non pensavo che se la prendesse così tanto.-
-Robert è un tipo davvero tanto geloso. Di solito è teneroso però... forse perché di solito sono le donne che ci provano con me.- dissi pensieroso.
-ma io non ci provo con te!- mi rispose Fry.
-ma lui mica lo sa, zuccone.-
-ma non glielo hai detto?!-
-certo ma mica mi crede se continui a palpeggiarmi il sedereee.-
Rise:-scusa... non riesco a trattenermi dal ridere... è una situazione buffa.-
-per niente... ora è incazzato come una iena... chissà dov’è.- sospirai.
-saprai farti perdonare in un modo ancora migliore.- sorrise e sgusciò in sala trucco.
 
POV ROBERT
E no! ora è troppo cazzo! Ok, fare apprezzamenti ma quello non si fa!
Iniziai a borbottare parole sommesse rivolte a quell’individuo fino a che qualcuno non mi prese sottobraccio.
Pensai fosse di nuovo Jude ma era il regista:-Robert! Che ci fai qua! Devi essere in scena! Si gira! Su su! Scattere!- mi tirò finché arrivammo nel posto dove avremmo incontrato Mycroft. Il solo pensiero mi faceva ribollire il sangue al cervello. Jude si avvicinò ma io mi voltai e non lo calcolai sedendomi sulla macchina mettendomi gli occhialetti da aviatore.
-forza ragazzi! Iniziamo a girare!-
-3... 2... 1... azione!-
Scendemmo dall’auto, Jude mi fissava cercando di parlarmi con gli occhi:-non male. Allora, dove ci dirigiamo?- chiese.
-in futuro ci sarà una di quelle macchine in ogni città d’Europa.-
Mi infilai il cappello in testa e risposi stizzito:-sempre a rimestare nel torbido vedo, vero Miky?- mi voltai verso di lui.
-buonasera Sherly.- rispose lui con lo stesso tono guardandomi da capo a piedi.
-di fatti.- sibilai.
-vedo che il tuo stivalaio è malato, caro fratello.- disse avviandosi verso il locale al quale eravamo diretti.
Lo seguii anche io e Jude mi rimase accanto.
-come io rilevo che recentemente hai cambiato la marca del sapone con cui ti lavi.-
Avrei vinto io, mi stavo inventando le battute, chissà cosa avrebbe detto il regista, sembrava apprezzare dato che non ci stava bloccando.
-posso far notare che il camino del salotto di Baker Street ha bisogno di une bella spazzata.- replicò lui tranquillo.
-sapevi che la carrozza da nolo su cui sei arrivato aveva una ruota danneggiata?-
-sì, la sinistra. Ed è palese per l’intelligenza più rozza che hai acquistato recentemente un nuovo arco al tuo violino.- si fermò voltandosi verso di noi.
-stesso arco, nuove corde.- risposi, avevo vinto.
Jude, che probabilmente si era stancato della nostra lotta, si intromise puntando il bastone in mezzo a noi.
-e io posso dedurre Mycroft...- disse togliendosi il guanto dalla mano e porgendogliela:-buonasera a proposito.-
-no.- disse Fry.
-non lo fa.- replicai e Jude tirò indietro la mano.
-posso dedurre che lei, che raramente devia dalla strada che porta da casa sua al Diogenes Club e mai di lunedì quando servono i suoi gamberetti al macis preferito, dev’essere qui per una ragione molto più importante del mio addio al celibato?- ci fissò quasi con rabbia.
Fry mosse il bastone da passeggio che aveva in mano:-sai, non è affatto così ottuso come hai cercato più volte di farmi credere Sherly.-
Lo fissai e lui mi fissò come se avesse vinto e poi si voltò continuando a camminare e parlare.
Guardai Jude e sorrisi appena ancora non molto cordiale nei suoi confronti e anche lui sorrise compiaciuto
-no, ha ragione dottor Watson ma con questo conflitto in Europa al momento la situazione potrebbe... scusatemi...- scacciò dei poveracci con il bastone per passare e continuò:-scoppiare improvvisamente. Sono qui per evitare una catastrofe spaventosa. Se gli interessi di due nazioni, che resteranno anonime, ma posso dire che parlano la lingua francese e quella germanica....- ci guardò:-non si riconciliano stasera, dovrò andare in Svizzera per assistere all’orribile vertice di pace di Reichembach. La cosa più terribile della Svizzera è l’altitudine, mi aggrava l’asma in modo deplorevole...- continuò a parlare inascoltato mentre si allontanava mentre io e Jude rimanemmo fermi li a fissarci.
Jude sembrava pronto al suicidio:-sono così felice che abbia invitato suo fratello...- disse ironico.
Mi voltai verso la strada e seguii Fry senza rispondere, lasciandolo li a disperarsi.
-stoop! È perfetta! Ho adorato l’improvvisazione! Da pelle d’oca! Sembravate proprio i due fratelli Holmes!- il regista era entusiasta.
Jude si avvicinò:-possiamo parlare?- mi chiese.
-no. dobbiamo girare un film. siamo qui per questo, ci pagano per questo.- mi allontanai.
-Robert!- mi seguì mentre andavo sull’altro set.
-che vuoi?!- risposi arrabbiato.
-cercare di capire che ti prende?!- rispose alterandosi.
-che mi prende?! Prova ad indovinare! Dopo tutto non sei così ottuso come ho tentato di far credere.- dissi citando la battuta di Fry.
-questo è assurdo! La tua gelosia è assurda e immotivata!- disse puntandomi l’indice addosso.
-va al diavolo Jude! E io che ti ho pure creduto!- sibilai.
-ma di cosa stai parlando?!-
-mi avevi detto che non eri stato con nessun altro uomo!-
-ma anche se fosse cosa ti interessa?!-
-mi interessa perché mi hai mentito! Avresti potuto essere stato con dieci uomini prima di incontrarmi e non sarebbe stato così importante, ma mi hai mentito! È questo che mi interessa!-
-stai dicendo un sacco di stronzate!-
-e sai cosa c’è di peggio?-
-cosa sentiamo?! Rendersi ridicoli come stai facendo tu in questo momento?!- urlò Jude.
-No! Stephen Fry!- mi voltai e mi allontanai deciso.
 
POV JUDE
Feci per seguirlo, lo avrei picchiato, me lo sentivo, ma per fortuna Fry mi fermò impedendomi di peggiorare la situazione.
-lascialo stare per ora. Sei arrabbiato e rischi di rovinare tutto e a lui serve calma, ora. Ne riparlerete appena abbiamo finito di girare, ora cerca di non pensarci.-
Mi voltai verso di lui fulminandolo con lo sguardo ma lui mi stava fissando sorridendo.
Sospirai e mi calmai.
-quando una persona è gelosa legge male quello che succede pensando sempre al peggio.-
-ma se uno ti dice che non succede nulla...- dissi piano.
-è difficile crederci se hai delle prove del contrario.-
-ma lui non ha prove...-
-crede di averle.- sorrise.
Sospirai:-perché è un coglione.- mi allontanai, dovevamo fare la prossima scena.
 
-pronti? Azione!- disse il regista.
Eravamo nel locale e un cameriere si fece sedere ad un tavolo, c’erano delle ballerine acrobate che stavano su una specie di altalena e molti uomini le guardavano, altri giocavano e scommettevano. Si pregustava un bell’addio al celibato, peccato che non mi stavo godendo appieno quella scena perché ero ancora arrabbiato con Robert, accanto a me che si stava sedendo e guardando in giro alla Holmes.
Lanciai un’occhiata a Fry che mi sorrise appena incoraggiandomi.
-sembra molto promettente.- sorrisi e Robert accennò un mezzo sorriso tenendo le dita delle mani congiunte, i gomiti poggiati sopra i braccioli della sedia.
-cosa gradite bere signori?- chiese la cameriera.
-mettete quello champagne, ci serviranno molte altre sedie.-
-magari un buon sigaro.- aggiunse Robert, io lo fissai.
-e...- lo sentii aggiungere piano alla cameriera che se ne stava per andare:-non si preoccupi per le sedie.-
-cosa fa esattamente suo fratello?- chiesi guardando verso Fry.
-è il guardiano dell’armadio porta scope dello Stato. Nessuna ambizione o risolutezza eppure mi dicono tutti che è indispensabile al governo britannico. Praticamente affar on office. Vorrei proporre un brindisi...- disse alzandosi, mentre io lo fissavo.
Mi resi stupido:-davvero?- sorrisi.
-al mio caro amico, il dottor John Amish Watson.- disse guardandosi intorno.
-io sono qui..- lo interruppi.
-alla vigilia del suo matrimonio.- continuò imperterrito continuando a guardare intorno a se.
-è stato il migliore dei compagni...-
-non dovremmo aspettare?- sbattei le ciglia trattenendo l’irritazione nascosta sotto un sorriso baffuto.
-gli amici del mio rugby club...- continuai ma mi fermò continuando il suo brindisi.
-ci ha tenuti sempre...- abbassò la voce:-non potevano venire...- la alzò di nuovo:-con i piedi piantati per terra.-
-neanche uno... mm e quelli della mia facoltà di medicina?- la mia irritazione per quello che Robert stava facendo fuori dal set stava uscendo e non sarei riuscito a trattenermi per molto.
-ho provato... hanno detto di...-
-i ragazzi del reggimento?- chiesi non lasciandolo finire.
-non c’è uomo migliore...- continuò non rispondendo.
-ma che stai cercando...-
-che si possa avere al proprio fianco.-
-perché non conosco un singolo dannato individuo qua dentro, vero?- abbassai la testa.
-non c’è bisogno di isterie, conosce me e conosce Mycroft. Non faccia i capricci, Watson.- sembrava che anche lui stesse trattenendo la rabbia, era più bravo di me. Ecco perché era un brillante attore.
Feci una faccia sconvolta:-i capricci?-
Lui bevve dal suo bicchiere lo champagne.
-ha completamente dimenticato il mio addio al celibato, giusto?-
Robert fece un rumore con la lingua che equivaleva ad un touché.
Aspettai finisse di bere e poi gli chiesi:-perché siamo qui?-
Fry si avvicinò e sollevò il bicchiere:-alla sua salute dottore. Peccato che nessuno dei suoi amici potesse venire.-
Robert si mise a ridere in modo quasi isterico.
Risi anche io, una risata tanto falsa quanto quella di Robert, ma poi la piantai all’istante e il sorriso sulle labbra di Robert si spense.
-vado ai tavoli da gioco. Mi rifiuto di considerare persa questa serata. I miei soldi.- mi alzai schioccando le dita.
-con piacere. Mi dia la sua fede nuziale.- rispose pronto Robert con un tono di sfida.
-oh, adesso ci tiene ad essere il mio testimone di nozze...-
Lui sorrise compiaciuto.
-e comunque dovrebbe tenerlo lei l’anello.- glielo feci vedere e lo appoggiai con uno scatto iroso sul tavolo.
-proprio come avrebbe dovuto organizzare il mio addio al celibato...-
Lui mi porse i soldi, alzai lo sguardo. Ero vicinissimo al suo viso.
Vidi con la coda dell’occhio il regista mettersi la mano sulla faccia pensando che lo avrei baciato come al solito quando eravamo troppo vicini, ma questa volta non sarebbe successo.
-non voglio che la giochi e la perda.- disse lui.
-e invitare i miei amici. Perché io, guarda caso, ne ho a bizzeffe!- dissi arrabbiato fissandolo, sapendo che avrebbe capito il senso della i frase e l’origine della mia rabbia.
La cameriera arrivò con il sigaro e Robert se lo mise in bocca accendendolo.
-è lei quello che non ha amici, Sherly l’eremita!- gli tolsi il sigaro di bocca con un gesto secco, incazzato, me lo misi io, presi il mio bicchiere e me ne andai lanciandogli un’occhiataccia che avrebbe potuto incenerirlo.
Robert spense l’accendino e sia lui che Fry si voltarono a guardarmi mentre mi allontanavo.
-è tutto me, me, mio quel ragazzo.- disse sconcertato Stephen.
-stooop! Era perfetta! Jude sembravi davvero incazzato!! Siete stati meravigliosi!!- ci disse il regista contentissimo
-pausa per tutti!- aggiunse e così potei andare nel mio camerino, anzi nostro, a riposarmi un po’.
 
POV ROBERT
Lanciai un’occhiataccia a Fry, anche se la sua ultima battuta mi stava facendo pensare. Non era un caso se l’aveva detta con così tanta enfasi. Mi allontanai e, poco prima di entrare nel camerino mi voltai di nuovo verso di lui e vidi che sorrideva appena.
Scossi la testa e aprii la porta trovando Jude sdraiato sul divanetto prono.
Lo guardai per qualche istante e poi mi sedetti per terra, accanto a lui.
-è maleducazione fissare, Sherlock.- sorrise appena tenendo gli occhi chiusi.
-nessuno me lo ha mai insegnato.- risposi.
Lui aprì gli occhi e mi guardò per qualche istante per poi mettersi a sedere.
Mi allontanai di qualche passo, ma lui, forse capendo cosa volevo fare, mi fu addosso facendomi sdraiare per terra e impedendomi di alzarmi con il suo corpo.
-Jude....- sussurrai fissandolo.
-mi hai fatto incazzare e parecchio.-
-non sei l’unico ad essere incazzato.- sibilai.
-la cosa è diversa!-
-e perché, sentiamo?-
-tu sei incazzato per una cosa non vera. Io sono incazzato perché tu credi che io ti abbia mentito e quindi vuol dire che non ti fidi di me!-
-una cosa non vera?! Fry ha praticamente detto che ti ha visto nudo! E come avrebbe fatto a vederti se non stavate insieme?!- reclamai cercando di togliermelo di dosso.
-sei veramente un coglione!- mi prese le mani bloccandomele sopra la testa.
-ah davvero?! Grazie dei bei complimenti!- con un colpo di reni cercai di cacciarlo ma era forte in quella posizione.
Lui sospirò e posò la fronte sulla mia, rimasi sorpreso da quella cosa.
-sei un coglione perché ti sei dimenticato di Wilde. Nel film ero il suo amante ed è li che mi ha visto nudo.-
Era vero. Ora mi sentivo tanto un cretino. Perché non ci ho pensato prima?! Eppure vedo quel film tante volte quando sono lontano da lui proprio per quelle scene di nudo.
Voltai la testa di lato, colpevole:-scusa...- sussurrai.
Jude sorrise appena allentando la presa sui miei polsi e baciandomi il collo:-non ti ho mentito, non lo farei mai.- disse piano facendomi salire un brivido lungo la schiena.
-mi piace vederti geloso, ma oggi è stato brutto; di solito non litighiamo così...- continuò mentre insinuò la mano sotto i miei vestiti e raggiunse la mia bocca con la sua.
Lo baciai iniziando a spogliarlo senza ulteriori preamboli.
Non ci volle molto prima di ritrovarci entrambi nudi, sul divano.
Lo accarezzai dove arrivavo stringendogli, poi, possessivo il sedere, facendo aderire l più possibile e strusciare i nostri bacini, sentendo dei mugolii di approvazione uscire soffocati dalle labbra di Jude, appiccicate alle mie.
Si mise comodo tra le mie gambe e lo strinsi senza smettere di baciarlo.
Lo sentii entrare in me piano, come solo lui sapeva fare.
Un gemito uscì dalla mia bocca ma fu subito zittito dalla mano di Jude che si fermò ascoltando fuori dal camerino.
-tutto bene?- chiese un cameraman che passava di li.
-sì, tutto a posto. Robert ha sbattuto l’alluce contro un mobile.- rispose Jude mordendomi piano il mento come punizione per averci quasi fatto scoprire.
L’uomo se ne andò e noi potemmo riprendere da dove avevamo interrotto.
Lo baciai spingendomi contro il suo bacino, impaziente di sentirlo muoversi, di sentire quelle sensazioni che solo lui sapeva darmi.
Sorrise e impaziente come me, si mosse, tenendomi una mano sulla bocca.
Era impossibile non gemere stando sotto di lui e questo valeva anche per me che mi inarcavo cercando di più, supplicandolo di darmi di più.
Jude si morse le labbra:-è un peccato che debba tapparti la bocca, adoro sentirti gemere.-
Gli tolsi la mano e gli sussurrai all’orecchio:-e allora lasciami libero di urlare.-
Mugolai alle sue orecchie mentre il mio respiro si faceva, all’unisono con quello di Jude, sempre più corto, sempre più smanioso fino a che raggiungemmo l’orgasmo e dovetti portare le mani alla bocca coprendo quanto era possibile un urlo liberatorio.
-cazzo, Robert.- Jude soffocò un gemito nel divano, sopra la mia spalla.
Respirai a fondo riprendendo fiato e carezzandolo.
Ci sdraiammo comodi e subito Jude si addormentò.
Sorrisi guardandolo e mi alzai piano trovando un pennarello nero sopra ad un tavolino.
Lo presi sogghignando.
 
POV JUDE
Bussarono alla porta:-ragazzi! Pausa finita! Jude in sala costumi, dobbiamo sistemarti l’abito per la prossima scena.-
-arriviamo!- rispose Robert che stava finendo di sistemarsi i vestiti.
Sbadigliai e gattonai fino ai miei vestiti mettendoli con calma.
-cerca di svegliarti.- sorrise Rob:-si vede da lontano un miglio che hai scopato.- ridacchiò chinandosi a baciarmi.
-simpatico.- borbottai io finendo di vestirmi.
-ti aspetto di la.- mi salutò e se ne andò.
 
Arrivai nella sala costumi e mi spogliai per mettermene un altro, alcuni ragazzi mi stavano aiutando.
-ehm... signor Law?- disse uno di loro.
-si?- mi voltai.
-ha qualcosa sulla schiena, in fondo.-
-e cosa?-
-una scritta...-
Sentii una risata e voltandomi vidi Fry che rideva come un matto.
-cosa c’è scritto?- chiesi.
-proprietà privata.- rispose lui.
-lo uccido.- annuii diventando rosso.
-oh no, ci sono altri modi per vendicarsi.- mi fece notare Stephen.
-oh lo so, e io so già cosa fare.- ghignai.
 
Agii il giorno dopo, durante la pausa mentre lui dormiva, non si sarebbe accorto di nulla.
 
-azione!!!- esclamò il regista.
-ora è al sicuro!- esclamò e io lo fissai.
-devo dirlo in mia difesa: orchestrazione perfetta.-
Lo presi per il collo buttandolo sdraiato sui sedili.
-lei ha ucciso mia moglie! L’ha uccisa!- lo sbattei sui sedili.
-lei ha ucciso la donna che avevo appena sposato!-
-no! certo che no!- ribatté lui togliendomi le mani dal suo collo.
Gli tirai un pugno:-che vuol dire? Che ne sa? L’ha appena gettata giù da un treno!- avevo la sua mano sulla faccia.
-gliel’ho detto! Un’orchestrazione perfetta!-
Gli strappai i vestiti:-cosa vorrebbe dire?!- ghignai tra me, ora l’avrebbe visto.
Guardai il suo petto nudo e così il suo sguardo cadde sulla scritta.
“proprietà di Jude Law”.
Robert mi guardò:-tu?!-
-Jude Law sono io, si.- annuii.
-sei un bastardo.- sibilò e mi tirò a se baciandomi.
   
 
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