ciao a tutti :) sono charmarty e questa storia la ho scritta con lara, una mia amica che ancora non ha l'account qua. L'idea me l'ha data soprattutto lei, io più che altro la ho sviluppata. L'abbiamo scritta in poco tempo, e speriamo che vi piaccia :)


cap1 ***

 Uffa! Domani ho una interrogazione e "devo" studiare… Ho provato varie volte a spiegare a mia mamma che i miei fantastici sette non li ho presi di certo studiando, ma continua a ripetetermi la solita solfa : " Puoi fare di meglio"… Mamma mia, che nervoso che mi viene quando sento questa frase!!
 Ma non dilunghiamoci, dovro' pur fare qualcosa, no?! Prendo il libro e mi rileggo i riassunti e le date, il minimo indispensabile, insomma… Se mi chiedera' qualcosa in piu', mi faro' suggerire o comunque trovero' il modo. Dopo circa 12 secondi di lettura, scaravento il libro difianco allo zaino e prendo la psp che fino a due minuti fa mi fissava come per dire "Leon… Leon… Leon caro, vieni a prendermi e non ascoltare quella borsa di tua mamma… Vieni qua a giocare…". Come si fa a non resistere??
 "LEON!! STAI STUDIANDO, VERO??" fantastico, c'e' mia mamma che sbraita… "SI' MAMMA STO STUDIANDO" le dico mentre sparo in faccia a uno in uno di quei giochi non proprio "educativi". Penso abbia capito il mio tono leggermente sarcastico, infatti la sento che sale le scale. Io fulmineamente getto la psp in un cassetto e recupero il libro che poco fa ho gettato per terra. Appena in tempo, perche' entra sbattendo la porta. Io cerco di squadrarla con la faccia da "so-tutto-io" che tutti dicono che ho, ma non sono sicuro della riuscita. Le dico "Beh, ma'? Cosa c'e'?? Come edi, sto studiando". Lei mi guarda con occhi strano.. tra lo stupito e l'arrabbiato, perche' penso che abbia capito il mio gioco.      Dopotutto, pero', non puo' di certo dire che non mi ha visto col libro in mano, quindi non dice niente. Mi guarda fisso per qualche secondo, poi cambia improvvisamente espressione, da arrabbiata a serena.
 Mi guarda ancora, come per avere conferma che io sono davvero seduto sulla sedia davanta alla scrivania col libro in mano che ripasso. Una cosa alla volta e' successa, ma mai tutte insieme… Si riscossa dal suo stato di sorpresa e mi dice che deve andare fuori per una ventina di minuti. Non aspetta neanche che la ascolti per bene che esce di fretta e furia urlando "CIAOO!! TORNO TRA POCO!!"…
 Se, certo… Da quando papa' e' scomparso, lei esce con qualche uomo, sempre diverso. Non penso che lasci mai un secondo appuntamento, ma si vede che le manca papa'. So anche che non tornera' se non tra una o due ore, altro che venti minuti! Esce sbattendo un poco la porta, quando una macchina suona giu' in cortile.
 Aspetto quei cinque minuti di sicurezza, e dopo sono sicuro che non tornera' indietro perche' si e' scordata qualcosa. Senza neanche pensare, mi alzo ed esco dalla mia camera, i miei movimenti sembrano quasi meccanici. Attraverso il corridoio, fino ad arrivare in un punto preciso, dove un tondino collegato a un filo scende dal soffitto. Salto varie volte prima di riuscire a prenderlo e abbassarlo, facendo scendere la scaletta, pensando che forse se avessi preso una sedia avrei fatto prima e meglio.
 Nonostante tutto ce l'ho fatta, ora sono finalmente nella mia meta preferita, la soffitta.
 E' l'unico posto dove riesco a pensare liberamente, senza vincoli. Qua vengo quando ho idee o devo sfogarmi, perche' qui nessuno mi puo' fermare. Pero', penso tra me e me, la cosa che preferisco fare in questo luogo definito da me "mistico", e' cercare tra i vecchi scatoloni e bauli che contengono i ricordi di vari personaggi della mia famiglia.
 Siamo una stirpe di origine francese, ma un mio parente, mio nonno, ha vissuto anche in Giappone ed ha viaggiato molto per il mondo con i suoi due migliori amici. Adoro quando raccontava sue storie di Paesi lontani e di come faceva cadere ai suoi piedi le donne… Erano assolutamente incredibili! Piu' volte mia madre mi ha detto di non ascoltarlo, ma non l'ho mai ascoltata davvero.
 Pero', ora mio nonno e' morto e di lui rimane solo un baule, proprio quello che oggi volevo andare a scoprire. E' nell'angolo in fondo alla soffitta, sembra quasi che l'abbiano messo li' apposta per non farlo cercare; ma io l'ho visto lo stesso e mi ha rapito al primo sguardo.
 E' semplice, di quelli che si vedono nei film che di solito racchiudono chissa' che cosa, ma non penso che ci trovero' di piu' di qualche foto e, forse e magari, una qualche lettera o un diario, nel caso migliore. Non e' chiuso, fortunatamente, anche se mi pare un po' strano. In tv sono sempre chiusi da lucchetti e affini e per aprirli ci vuole uno sforzo immane… Invece in questo no.
 Si apre facilmente, come la cassapanca che ho in camera mia. Dentro trovo solo qualche foto del nonno e dei suoi amici, uno strano uomo vestito da samurai e un'altro uomo, ancora piu' strano se e' possibile, con gli occhi coperti da un cappello e la sigaretta in bocca, e una donna, davvero bella, davvero bella, se lo posso dire. Penso sia la nonna, ma in realta' non ne sono sicuro, perche' non ho mai visto sue foto da giovane; qualche foglio ormai scolorito e una pistola.
 I fogli sono illeggibili, quindi li ho a malapena presi in mano per paura di romperli; la pistola la ho solo guardata con timore, senza il coraggio neanche di prenderla in mano. Mi sento sporco solo ad averla scoperta, figuriamoci a toccarla!
 Comunque, pensandoci, ho deciso di non dire niente alla mamma, faro' finta di niente e mandero' un messaggio a Dan e Motoko, due miei amici conosciuti per l'amicizia dei nostri nonni. Ci siamo visti piu' volte, da piccoli, e ora siamo in contatto anche se in Paesi diversi e lontani. Chiudo il baule con le foto in mano, le terro' in camera, e scendo per ripassare un minimo di scienze.


Grazie di aver letto e, per favore, recensite ^.^
 aggiorneremo il prima possibile, per favore siate comprensivi :)