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Autore: thinkingbout_you    09/06/2013    0 recensioni
Lola deve andare ad una festa. Lì, per la prima volta, incontrerà l'amore della sua vita: Vince. Ci chattava sempre su facebook ma non l'aveva mai visto in carne ed ossa. Appena lo vede entrare alla festa poi...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Mi sveglio. Guardo la sveglia. Oh cazzo! Sono le 19:30 e io mi devo preparare per andare alla festa! Mi butto giù dal letto e corro verso l’armadio. Per fortuna sapevo già cosa mettermi, così mi metto un vestito di Abercrombie (questo: http://it-eu.abercrombie.com/webapp/wcs/stores/servlet/ProductDisplay?parentCategoryId=84562&catalogId=11556&categoryId=84562&langId=-1&productId=1098169&storeId=19159&seq=01) e delle ballerine blu scuro come il vestito. Dopo essermi messale ballerine vado in bagno a pettinarmi e a mettermi il profumo. Appena sono pronta chiamo la mia migliore amica, Rose, al cellulare. Dopo due squilli risponde: ”Lola, sei pronta?” così le rispondo di si. “Allora vengo subito a prenderti. A dopo!”. Così chiude la chiamata. Dopo dieci minuti sento un clacson suonare e da lì capisco all’istante che Rose era arrivata. Così esco, chiudo la porta e scendo giù. Oggi sono emozionatissima e ho molta ansia perché quella a cui stavo andando non era una festa come le altre, quella era la festa in cui per la prima volta avrei visto l’amore della mia vita, il mio angelo: Vince. Lui è di un’altra scuola, ci siamo conosciuti via facebook e siamo diventati molto amici. Dalla prima volta che l’ho visto in foto ho iniziato a provare qualcosa per lui soprattutto conoscendolo meglio. Amo il suo carattere, il suo volto, i suoi occhi… Beh, amo tutto di lui. E così mi sono follemente innamorata di lui. E oggi è un giorno speciale perché lo vedrò per la prima volta. Sarà lì, davanti a me, reale, in carne ed ossa. E sto in ansia all’idea di doverlo vedere. Ma non è un tipo di ansia che mi fa stare male, mi farebbe venir voglia di abbandonare tutto, anzi no. E’ un tipo di ansia che mi fa sentire bene ma con cui non riesco a convivere facilmente però riesco ad andare avanti verso la festa. Appena scendo vedo la macchina di Rose che si affaccia dal finestrino e mi grida: “Su, sali! Voglio arrivare subito alla festa!”. Le sorrido, apro lo sportello e mi siedo vicino a lei. Non mi chiede niente perché sa che non riuscirei a risponderle per tutta l’ansia che ho addosso. Appena arriviamo sento che il mio cuore inizia a battere all’impazzata. Scendo dalla macchina con Rose al mio seguito e dopo aver salutato il padre di Rose, ci avviamo verso l’entrata. La festa era già iniziata. Quindi da questo dedurrei che Vince sarà già lì. Oh cazzo… Mi timbrano il polso prima di entrare. Appena entro vedo tantissime persone che ballano, la musica ad altissimo volume. Così io e Rose ci gettiamo nella mischia. Dopo un po’ arrivano altre due mie amiche: Meg e Simona. Così le raggiungo all’entrata. Dopo averle salutate decidiamo di prendere un po’ di Vodka. Dopo aver preso i bicchieri di Vodka ci mettiamo davanti all’entrata visto che c’è meno casino e possiamo parlare capendoci l’un l’altra. Mentre Meg, Rose e Simona parlano io mi guardo intorno alla ricerca di Vince. Di lui o del suo amico con cui veniva alla festa nemmeno l’ombra. Dopo un po’ lo vedo entrare. Si, era lui. Lo guardai, quella sera era perfetto, era come se un occhio di bue stesse su di lui e tutti gli altri stessero al buio, inesistenti sotto quella luce. Guardandolo bene notai i suoi capelli biondi, bellissimi. I suoi occhi azzurri erano perfetti. Sembravano dei pezzi di pietre blu e  zirconi incastonati nelle sue pupille. Aveva una camicia celeste come i suoi occhi, un cardigan blu scuro, dei jeans e delle scarpe che non ho identificato bene sia come colore che come modello. Mi passa avanti guardandomi e poi se ne va. Io, ero incantata e lo seguii con lo sguardo finché non lo persi di vista. Uscii dal locale per prendere una boccata d’aria, non riuscivo a respirare. Le mie amiche mi raggiunsero poco dopo chiedendomi cosa era successo, io le risposi che l’avevo visto e così loro iniziarono a farmi il quarto grado su dove è entrato, com’era vestito e quant’altro. Io non le risposi. C’erano ancora dei ragazzi che dovevano entrare così per tranquillizzarmi mi misi a guardarli. Dopo un po’ notai la testa di Vince che usciva tra quelle dei due ragazzi che occupavano l’entrata per metterti il timbro. Ci scambiammo uno sguardo che durò pochissimo perché subito abbassai lo sguardo. Ogni volta che lo guardava il mio cuore insieme alla mia testa andava in tilt, non capivo più niente. Dopo qualche minuto rientrai e mi gettai nella mischia a ballare. Ad un certo punto vidi lui che mi ballava davanti e rideva, risi e lui ricambiò. Anche mentre ballavo mi fissava e rideva. Ogni suo sorriso mi faceva sentire in paradiso. Alle 23:00 ricevetti una chiamata da mia madre, così per capire quello che diceva e in conseguenza per poterle rispondere, uscii fuori. Mia madre mi disse che mi sarebbe venuta a prendere verso mezzanotte. Quando chiusi la chiamata mi sentii una mano sulla spalla, capii che era Rose che pensava fossi sparita di nuovo così mi girai… Era lui. Era Vince. Mi guardava con quei suoi occhi azzurri perfetti sorridendomi. “Vorresti ballare con me?” mi chiese. Come sempre il mio corpo va in tilt e così non rispondo. Mi prende la mano e mi porta dentro. Io senza né si e né no lo seguo. Iniziamo a ballare una canzone rock che avevano appena messo. Ballammo come pazzi. Dopo un po’ mi portò in una stanza al chiuso. Mi mise vicino al muro e mi disse: “Non vorrei fare passi sbagliati ma… Ti piaccio?”. Così prendo un po’ di coraggio e gli rispondo: “Se ti rispondessi si rovinerei la nostra amicizia?”. “Dimmi quello che senti davvero” replicò. “Si. Ti amo dalla prima volta che ti ho visto in foto.” risposi. Lui mi guardò sorridendomi. Il suo sorriso era sghembo e mi faceva impazzire da matti. Dopo un po’ mi disse: “La stessa cosa vale per me. Ti amo.”. Dopo averlo detto iniziammo a baciarci appassionatamente. Ad ogni suo bacio mi sentivo fuori dal mondo, nell’aldilà, in paradiso. Mi sentivo benissimo, sicura di me stessa, forte. Mi faceva sentire benissimo. Dopo un po’ il telefono squillò, così ci fermammo. Era Mamma. Le risposi: “Ora esco.”. Lui mi guardò con stampato sulle labbra il suo classico e splendido sorriso sghembo e mi disse: “Alla prossima splendore!”. Io gli sorrisi e lui mi baciò di nuovo. Dopo esserci baciati l’ultima volta uscii a salutare le mie amiche. Appena finii di salutarle uscii e entrai in macchina. Lei mi chiese: “Tutto bene?” e io con un sorriso da cretina stampato in faccia: “Si, benissimo. Come non mai.”. Non mi dimenticherò mai di questa sera, è stata la sera migliore della mia vita. Spero di rivedere al più presto Vince. Scusate per gli errori in generale che ho commesso nel scrivere questa OS ma non ho ricontrollato appena ho finito di scrivere. Quindi, scusatemi. xx <3
  
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