Lettere di Natale

   -Signore… mi spiace doverle dare questa notizia ma… ecco, anche quest’anno ne sono arrivate. Due, per la precisione.-
   L’uomo seduto alla scrivania alzò lo sguardo. Davanti a lui una valanga di lettere, ma nessuna di esse gli dava la stessa preoccupazione di quelle due.
   Da sopra gli occhiali guardò per un istante lo gnomo che teneva le lettere in una mano. Poi sospirò, togliendosi il cappello rosso dalla testa e rivelando una massa di bianchissimi capelli arruffati –E va bene, dai qua.- sospirò.
   Lo gnomo si avvicinò, facendo tintinnare i campanelli che gli ornavano le scarpe verdi e il cappello dorato. Babbo Natale prese le lettere e lui uscì.
   Babbo Natale si rimise il cappello e aprì la prima lettera. Era da un ragazzo…

“Caro Babbo Natale…
Lo so, sono decisamente pazzo a mandarti una lettera. Ma ti giuro, non so più cosa fare!
Ecco, c’è questa ragazza. Lei è… wow! Ora, non so se tu leggi nei pensieri, magari si: se lo fai puoi capire che stavolta è diverso. Ed è per questo che non so proprio come comportarmi!
E quindi, mi chiedevo, visto che tu sei un grande e hai contatti in alto… non so, magari mi puoi dare una mano…
Davvero, se potessi mettermi con lei… o almeno diventare, per lei, qualcosa di più di un “troglodita che infila una palla in un anello” (parole sue, lo vedi perché ho bisogno d’aiuto?), sarebbe il più bel Natale della mia vita.
Beh… Buon Natale Babbo!
Chad”

   Ma certo, si ricordava di quel ragazzo. Da bambino non gli aveva mai chiesto nulla che non riguardasse il basket… non poteva leggere nel pensiero, ma gli bastava quella lettera a capire che davvero quella ragazza era speciale per lui.
   Aprì la seconda lettera. Stavolta era di una ragazza dalla scrittura ordinatissima…

“Caro Babbo Natale…
Lo so, sono fuori dalla fascia d’età di cui ti occupi.
Lo so che hai già il tuo bel da fare per portare i regali ai bambini di tutto il mondo, ma se per caso la notte di Natale ti rimanesse un attimo di tempo… non è che potresti darmi una mano?
Sai, mi sono innamorata. Il problema, sostanzialmente, è che per lui… beh, io sono solo una secchiona, anche se stiamo diventando amici. Non avrei mai immaginato di potermi innamorare di una troglodita che infila una palla in un anello, ma è successo…E non so cosa fare!
Quindi, se tu potessi metterci lo zampino…ti sarei grata!
Taylor”

   Beh, era possibile che più di due persone, nell’universo, usassero l’espressione “troglodita che infila una palla in un anello”?
   Babbo Natale decise che no, non era possibile. Quindi, quei due… erano più scemi di tutti quegli adolescenti che gli scrivevano ogni anno. Eppure…
   -Oh oh oh!- rise Babbo Natale mentre nella sua mente prendeva forma un’idea…
*-*
   Chad Danforth si svegliò stropicciandosi gli occhi.
   Natale! Fin da bambino aveva adorato quel giorno, i regali, i dolci, le luci… Si alzò di scatto, ma qualcosa attirò la sua attenzione. Qualcosa era caduto quando aveva spostato la coperta… si chinò e raccattò dal pavimento un foglio di carta rosa. Beh, non era certo suo!
   C’era scritto qualcosa…

“Ben svegliato Chad!
Sono Taylor… volevo solo dirti Buon Natale e… chiederti se ti andava di vederci, ho una cosa da dirti. Oggi alle sei, al parco… sulla collinetta… ti aspetto lì!
Baci, Taylor”

   Man mano che leggeva, il suo cuore batteva sempre più forte. Voleva vederlo? Perché? E poi, aveva concluso con quel “Baci”, significava qualcosa o la sua immaginazione stava lavorando troppo?
   Beh, c’era un solo modo per saperlo.
*-*
   Quando Taylor McKassy aprì gli occhi trovò, poggiata sul cuscino accanto a sé, una lettera. Si accigliò, ma subito pensò al regalo di Natale della sorella: le faceva ogni anno un disegno.
   La aprì e tornò ad accigliarsi vedendo un foglio con delle scritte.

“Ehi, Tay…
Sono Chad. Innanzitutto, buon Natale! Ti starai chiedendo cosa diavolo mi passa per la testa a farti trovare una lettera sul letto, beh… se davvero vuoi saperlo, vieni alle sei di questo pomeriggio al parco, sulla collinetta… Non deludermi!
Baci, Chad”

   La ragazza dovette rileggere più volte la lettera. Era la scrittura di Chad, non c’era dubbio… ma cosa poteva volere da lei?
   Non che le interessasse davvero. Aveva l’occasione di vederlo… questo era un motivo sufficiente per uscire di casa e andare al parco!
*-*
   Le sei arrivarono. Due ragazzi avevano atteso quel momento tutto il giorno.
   Chad non era corso a provare il nuovo pallone da basket, cosa che aveva decisamente fatto preoccupare suo padre: stava forse perdendo interesse per il gioco?
   Taylor aveva mangiato molto, molto poco durante il pranzo di Natale, cosa che aveva fatto disperare la nonna: era diventata anoressica, dovevano portarla dal dottore?
   Il primo ad arrivare fu Chad. Si fermò in cima alla collinetta, le scarpe che scricchiolavano sullo spesso strato di neve che la ricopriva.
   Temette per un istante che lei non arrivasse, ma poi la vide sulla stradina, iniziare la salita, e sorrise stringendo le mani nelle tasche.
   Taylor, mentre saliva, alzò lo sguardo e lo vide lassù, in piedi, bellissimo come sempre. Si strinse nella giacca e gli sorrise quando lo raggiunse –Ciao.-
   -Ciao.- salutò lui, e le baciò la guancia. Il cuore di Taylor mancò un battito –A… allora, qual è il motivo della lettera?- domandò per non far notare l’imbarazzo.
   Chad si accigliò –Ehi, se non lo sai tu!-
   -Come? Tu mi lasci una lettera e io dovrei sapere il motivo?- rise la ragazza.
   -Io ti… oh…- all’improvviso Chad capì, e una potente delusione si impossessò di lui –Anch’io ho trovato una lettera… da te… e non ti ho scritto nessuna lettera.-
   Il sorriso che fino a quel momento aveva illuminato il volto di Taylor si spense –Sarà… stato uno scherzo… forse Troy e Gabriella… Beh allora… io vado.-
   Fece per voltarsi, ma Chad la trattenne –Ma ormai siamo fuori… facciamo una passeggiata?- non gli importava che non avesse scritto quella lettera, voleva passare con lei il giorno di Natale.
   -Ok.- sorrise Taylor. Lui fece un passo, lei si chinò: prese un po’ di neve e gliela lanciò, colpendogli il collo scoperto scoppiando a ridere.
   -Questa me le paghi!- Taylor si voltò per non essere presa in pieno da una palla di neve, ma Chad non gliela lanciò: invece la afferrò ed entrambi caddero a terra. Rotolarono un po’, bagnandosi, giocando con la neve e ridendo di cuore.
   -Basta… aspetta, fermati un attimo!- disse Taylor tra le risate.
   -Ok…- Chad obbedì e si mise sopra di lei, continuando a ridere.
   Si calmarono lentamente, i respiri affannati. All’improvviso si accorsero della posizione in cui si trovavano e Taylor arrossì bruscamente.
   -Sei tutta rossa.- sorrise Chad scostandole una ciocca bagnata di capelli.
   -Lo so… è il freddo…- mentì lei.
   -Davvero?- sussurrò lui dandole un bacio sulla guancia che le fece trattenere il respiro –Taylor… io… devo parlarti, o meglio…- poggiò dolcemente le labbra sulle sue, e lei non si fece attendere. Si baciarono, distesi sulla neve, sfiorandosi con le mani fredde.
   -Chad…- mormorò Taylor quando si separarono, e lui le baciò il collo mormorando –Si?-
   -Ti amo.-
   Lui la guardò negli occhi –Anche io piccola.- si baciarono di nuovo e poi il ragazzo aggiunse –Dobbiamo ringraziare Troy e Gabriella per le lettere.-
   -Già!- scoppiò a ridere Taylor.
   Intanto, da qualche parte in un posto molto freddo, Babbo Natale si rese conto che, quello, era il regalo più soddisfacente che avesse mai consegnato.

__________________Nota di Herm90
Piccola fanfiction per augurare a tutti un buon Natale!!! Vi voglio bene!!!!