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Autore: Adelhait    25/12/2007    6 recensioni
La neve candida cadeva dal cielo. Una bimba, con occhi e capelli neri come la pece, con le gote arrossate e vestita con bel cappottino rosso, restava con il nasino in su per vederla cadere dolce e soave sul suo visino...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Caro Babbo Natale

 

 

 

La neve candida cadeva dal cielo.

Una bimba, con occhi e capelli neri come la pece, con le gote arrossate e vestita con bel cappottino rosso, restava con il nasino in su per vederla cadere dolce e soave sul suo visino.

Era ferma al centro di una piazza, mentre la gente veloce si sbrigava a finire gli ultimi acquisti natalizi.

Non si muoveva restava lì, a contemplare quella magica danza, finché un fiocco non cadde sulla punta del suo nasino, lei veloce con il ditino coperto dal guantino rosa con pompon rosso, la tolse e rise divertita, quando una voce severa la fece voltare.

Rin, andiamo.

La piccola sorrise, mostrando i suoi dentini bianchi, anche se vi era un piccola finestrella dovuta alla caduta di uno di esso, annuì e corse saltellando da lui, che l’attendeva.

Lui scosse la testa, facendo muovere dolcemente la sua lunga e candida capigliatura, non aveva ancora compreso il perché aveva salvato quel bizzarro cucciolo umano.

Lui il Signore delle Terre dell’Ovest accompagnato da una piccola e insulsa ningen, che disonore, ma oramai il danno è fatto.

Voltò il capo verso quel viso sorridente e disse.

Andiamo, se restiamo ancora fuori c’è il pericolo che tu ti buschi un malanno.

Io che mi preoccupo, questa è davvero bella…io il temuto Sesshomaru è divenuto la balia di questa bambina…non ci voglio neanche pensare.

Si incamminarono per le vie innevate diretti verso la sua bella macchina, dove l’autista li attendeva.

Rin lo osservava rapita, il suo signore era davvero bello, specialmente adesso vestito con un lungo cappotto nero dove i suoi lunghi capelli bianchi ondeggiavano, infine la neve che leggera si posava su di lui lo rendeva un essere magico.

Camminavano tranquilli, quando la piccola inciampò e cadde distesa sulla neve.

Ahi! Che male…

Piagnucolò, lo youkai si fermò e la guardò negli occhi e disse severo.

Dovresti guardare sempre dove cammini, invece di distratti in futili sciocchezze…ora rialzati…

La piccola si rialzò, si era fatta male, ma voleva mostrarsi forte, infatti, si impose di non piangere, ma purtroppo le lacrime veloci percorsero il suo paffuto visino.

Sesshomaru sospirò scocciato.

Ora dovrò sorbirmi le sue lacrime…le sue fastidiose lacrime, ma che mi feriscono, infatti, non sopporto che lei pianga.

Si avvicinò e la prese in braccio, la piccola non potè trattenersi e si lasciò andare come un fiume in piena.

Affondò il suo visino sulla spalla del demone e pianse bagnandolo.

Senza rendersi conto Sesshomaru accarezzò la sua testolina bruna tranquillizzandola, infatti, mise di piangere.

Scostò il viso dalla spalla e sorrise, lo ringraziava, infatti, lo baciò sulla guancia lasciando di stucco lo youkai.

Grazie, Sesshomaru-sama.

Il demone sospirò e la fece scendere.

Ora andiamo.

Sì.

E si diressero verso la macchina che veloce li ricondusse nella sua maestosa villa.

Entrarono e trovarono una bellissima cena natalizia ad attenderli, Rin era felice adorava quella festa, fatta di luci e dolci canzoni che riscaldavano il cuore.

Si sederono e cenarono tranquilli, appena finito la piccola scese dalla sua sedia e corse dal demone.

Notte, Sesshomaru-sama io vado a letto.

Lui la guardò stranito, osservò l’orologio posto sul camino acceso e vide che le lancette segnavano solo le nove e disse, con una punta di curiosità.

Come mai così presto, Rin?

La piccola si mise una manina d’avanti la bocca e ridacchiò.

Ma perché questa notte arriva lui?

Lo youkai l’alzò un sopracciglio.

Lui chi?

La piccola sbuffò, un po’ delusa.

Come lui chi? Ma Babbo Natale.

Babbo Natale? Chi è costui?

Sesshomaru l’osservava senza comprendere, quando la piccola disse tutta emozionata.

Devo sbrigarmi devo lasciare vicino al caminetto un bicchiere di latte e dei biscotti, sapete deve portare tanti doni a tutti i bimbi del mondo. Povero Babbo chissà quanta fame avrà.

Lo youkai non capiva tutta questa eccitazione, sospirò e disse.

Allora vai a dormire.

Rin sorrise, lo baciò di nuovo sulla guancia e corse veloce in camera sua, sempre dopo avere messo il latte e i biscotti accanto al camino.

Passarono due ore da, quando la piccola era andata a dormire, nella grande casa regnava un grandissimo silenzio, un tempo amato e ora adesso troppo fastidioso e opprimente.

Si alzò dalla poltrona, dove era seduto a leggere un buon libro, lo poggiò sul tavolo e andò nella camera della piccola.

Era curioso se davvero stesse dormendo, aprì lentamente la porta e vide che dormiva abbracciata al suo orsetto, che gli aveva regalato la donna di Inuyasha, Kagome.

Si avvicinò e vide che dormiva beatamente con un dolce sorriso stampato, senza rendersi conto le rimboccò le coperte.

Notte dolce angelo…

Le accarezzò la testa, si voltò e fece per uscire, ma vide sul comodino un foglio con un buffo disegno, lo prese e lo guardò.

Vide raffigurato un uomo grassoccio, con lunga barba bianca e vestito di rosso, sorrise e pensò.

Sembra quello stupido di Inuyasha, da vecchio.

Ma poi lesse sotto qualcosa che lo lasciò di stucco, era una piccola lettera.

***

Caro Babbo Natale,

Ti scrivo questa lettera per dirti che non desidero nessun giocattolo, ma solo che il signor Sesshomaru faccia pace con suo fratello Inuyasha, lui non sa che è bello avere un fratello con cui giocare e parlare.

Ti chiedo anche di poter restare con lui in eterno, perché io gli voglio tanto bene, e poi senza di me resterebbe solo e lui odia la solitudine.

Anche se si dimostra scorbutico e cattivo, ma lui è molto buono, infatti, mi ha salvato la vita.

Perciò ti chiedo questo.

Un bacio da Rin…

A un’ultima cosa, ti ho lasciato del latte e dei biscotti così, quando arrivi li mangi li ho fatti io insieme a Kagome, spero che ti piacciono, anche se sono un po’ bruciacchiati…

Adesso e tutto, buona notte e non stancarti troppo mi raccomando.

***

Sesshomaru sorrise leggendo quella buffa lettera, la poggiò ed uscì.

Tu resterai con me in eterno, te lo giuro piccola Rin…

Oramai non poteva negare a se stesso perchè quella bimba aveva colmato il suo eterno vuoto.

Fine

 

____________

Spero che questa shot è di vostro gradimento, voglio fare gli augurare a tutti Buon Natale.

Un bacio da celina…

   
 
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