Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: suicidedetective    09/06/2013    1 recensioni
Fu come svegliarsi da un lungo sonno ed essere accecato da una luce violenta.
Rimase qualche attimo coricato a occhi aperti,per riabituarsi a tutte le sensazioni che per chissà quanto tempo gli erano state private.
Poi,la conferma,come quei recettori che ti dicono se sei in piedi o coricato.
Sei morto.
Anche senza bisogno di quella sensazione,lui lo sapeva. Come si fa a dimenticare il momento della propria morte? Ricordava tutto,sia nella reale velocità che in slow motion.
E comunque,nessuno dimentica un vampiro che ti fa un buco nell'addome e ti fa cadere su di un serbatoio. Bene,nemmeno Noriaki Kakyoin se l'era dimenticato.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fu come svegliarsi da un lungo sonno ed essere accecato da una luce violenta.
Rimase qualche attimo coricato a occhi aperti,per riabituarsi a tutte le sensazioni che per chissà quanto tempo gli erano state private.
Poi,la conferma,come quei recettori che ti dicono se sei in piedi o coricato.
Sei morto.
Anche senza bisogno di quella sensazione,lui lo sapeva. Come si fa a dimenticare il momento della propria morte? Ricordava tutto,sia nella reale velocità che in slow motion.
E comunque,nessuno dimentica un vampiro che ti fa un buco nell'addome e ti fa cadere su di un serbatoio. Bene,nemmeno Noriaki Kakyoin se l'era dimenticato.
Diciassettenne per sempre,un pò come un vampiro,ma a lui non gli serviva il sangue;non gli serviva nulla.
Si toccò l'addome,anche senza vedere nulla la ferita si percepiva al tatto,e constatò di stare bene. Anzi,non era mai stato meglio di quel momento.
Ecco cosa,voleva dirlo a Jotaro e agli altri. "Sto benissimo,non preoccupatevi,non sono mai stato così bene".
E così decise,del resto non poteva andare dai suoi. Se non vedevano gli stand,come potevano vedere i fantasmi?.
Polnareff? Non sapeva dove fosse. Abdul era morto,e così pure Iggy. Ecco:Joseph Joestar,era l'ultima persona che avesse visto.
Ma prima di dirigersi a casa Kujo doveva accertarsi di alcune cose. Si guardò le mani:non erano evanescenti. I suoi piedi toccavano terra e sentiva che il suo stand era presente. Solo una cosa era cambiata: sentiva di vedere tutto con una prospettiva diversa,non che vedesse meglio o che,solo sentiva che era un modo di vedere diverso da quello che aveva quando era in vita.
Ma non era di certo l'occasione per perdere tempo.
Riuscì a raggiungere la casa e fece per affrettarsi a superare il cancello,quando sentì un rumore indistinto più simile ad un sibilo.
Il ragazzo si voltò spaventato :quello che lo aveva spaventato così tanto era un innocuo gatto che lo guardava terrorizzato.
Cominciò a intuire qualcosa,e si premurò di fare un esperimento allungando la mano verso il felino,che si ritrasse ancora di più soffiando e rizzando il pelo.
-Come immaginavo,puoi vedermi,molto probabilmente ci riescono anche i cani..- ragionò varcando il cancello della casa.
Percorse la stradina ed entrò nella casa,tanto lì le porte erano sempre aperte...
-Oh,Signora Holly che piacere vederla!!- esclamò vedendo la donna.
Holly Joestar , bella come sempre,teneva sottobraccio un cesto con il bucato. Sembrava in salute.
-Signora Holly,la vedo bene,come sta?- domandò educatamente,pur sapendo che non l'avrebbe sentito.
A quanto pare formulò la domanda nello stesso momento in cui la fece Joseph Joestar,perchè lei si affrettò a rispondere:-Grazie,papà sto benissimo,non chiedermelo sempre!!-.
Ignorando a chi fosse dirette la risposta(tanto era ovvio che era diretta al padre) Kakyoin ringraziò per la risposta e aggiunse:-Mi sa dire dov'è Jotaro?-.
-Piccola,non vedo Jotaro,dov'è?-.
La donna si voltò verso il padre e constatò amaramente:-Jotaro è in camera sua come al solito...,lo sai che non fa altro da quando è ritornato..-.
Il fantasma approfittò di quella grazia divina(quante possibilità c'erano infatti che lei rispondesse,seppur involontariamente,alle sue domande? doveva essere opera divina) e si fiondò nel corridoio,salvo ricordarsi che non sapeva dove fosse la camera.
Tuttavia,la struttura della casa era molto semplice,e lui non ci mise molto a individuare camera e proprietario,seduto sul letto.
-Oh,Jotaro! Così mi commuovo!!- esclamò vedendo la copertina di The dream of the blue turtles,album di Sting per il quale avrebbe venduto un rene,se fosse stato vivo.
Jotaro aveva un'espressione ancora più contrita della prima volta che si erano visti,era per via della sua morte?.
Il ragazzo sbuffò e borbottò:-Ma quando mai lasciano le porte chiuse come si deve..- e prese a sbraitare come un dannato:-Maledizione! Vi ho detto di lasciare la porta chiusa!!-.
-No,nonononono..ti prego Jotaro,non chiudere la porta,non chiudere la porta..-implorò Kakyoin,troppo tardi e troppo morto per farsi sentire. E infatti l'altro chiuse la porta.
-Razza di cretino che non sei altro!! Apri quella stupida porta,non posso uscire!! Aprila!! aprila aprila aprila!!!- si mise a urlare;continuando finchè non si sentì le corde vocali logorate. Preso dalla rabbia,fece per tirare un pugno alla parete...ma l'attraversava!!
Si avvicinò al muro finchè la sua fronte non fu distante una spanna. Esitò un attimo,ma poi finalmente spinse la testa in avanti. Avere la testa che affondava nella parete era una sensazione piuttosto strana:poteva vedere mattoni,tubi e tutti gli impianti che si nascondono nelle pareti. Ci rimase pochissimo,perchè gli faceva un pò schifo.

-Vediamo se sono già andati a dormire..- ragionò Kakyoin. Facendo qualche calcolo,doveva essere passata l'ora di cena,e tutti dovevano essere a dormire. Perfetto.
Attraversò in un batter d'occhio le pareti e si ritrovò nella camera di Jotaro,lui dormiva. Fu lì che gli venne in mente un quesito importantissimo.
-Come faccio a entrare nei suoi sogni?- si chiese,provando a ricordare qualche film di Masakazu Tamura,ma nulla.
"O la va o la spacca" si disse,e si avvicino al viso di Jotaro. Allungò una mano verso la sua fronte e si sentì risucchiato. Riaprì gli occhi e si ritrovò nella scuola;certo che Jotaro aveva fantasia...
Lo trovò subito:si guardava intorno spaesato,e così lo chiamò. Il ragazzo si girò,e lo guardò come se gli fosse apparso davanti uno Xenomorfo direttamente da Alien.
-Jotaro! Non mi riconosci?- -Tu..sei morto..io di sicuro sto sognando..- -si,in effetti si,ma io sono reale!- si affrettò a spiegare lui.
Il teppista fece un'espressione che diceva chiaramente tutto ciò che il suo cervello aveva recepito:niente. Ma Kakyoin non si perse d'animo e rispiegò tutto da capo.
-Ascoltami,io sono morto,ma sono nel tuo sogno...- spiegò calmo,ma poi si spazientì:-Diamine,se fossimo nel sogno con quel maledetto neonato,ti ricorderesti tutto..-.
-Ancora il neonato,stai ricominciando?-
-Piantala,te lo giuro,quel bambino con il suo stand nei sogni poteva fare qualunque cosa,persino curare ferite..-.
Jotaro sospirò rumorosamente,poi concesse.-E va bene,ti credo..anche se sembra un tantino ridicolo...comunque stai bene?- aggiunse all'ultimo minuto.
Kakyoin avrebbe voluto prolungare la conversazione,ma i suo sesto senso(di fantasma forse?) gli suggeriva di non scombussolare la fase di sonno REM di Jotaro. Per questo decise di andarsene;lo pensò e basta,e si ritrovò subito nella stanza.
Guardò ad una ad una le quattro pareti e si disse che tanto valeva farsi un giro la notte e aspettare il giorno seguente,e così fece.

-Oh,Jotaro! Buongiorno!!- salutò la madre,prima di aggiungere:-Ma lo sai che ti trovo un pò cambiato?-.
Ed infatti Jotaro ERA diverso. Anche senza mandare una sonda nel suo cervello si capiva benissimo dall'atteggiamento. Non era una cosa facile da spiegare,si capiva e basta.
-Esatto,ho preso una decisione importante,molto importante..-
-Davvero? Ed è..?-
-Partire-
-COOOME!?- esclamò la donna,che per la notizia quasi svenne. -Jotaro,sei appena tornato e già vuoi imbarcarti in un altro viaggio..?- domandò infine debolmente.
Il figlio fece un'espressione infastidita,molto jotaresca e replicò:-Guarda che sono tornato da quasi un mese,e comunque non cambierò le mie decisioni..-.
-E dove vorresti andare?-.
Kakyoin,che dopo aver finito il suo giro notturno si era appostato nel soggiorno,si coprì il sorriso che gli affiorava con una mano. Forse aveva capito le intenzioni di Jotaro..
A confermare le sue supposizioni e provocargli quasi una crisi di pianto,Jotaro si abbassò la visiera e sorridendo (stranissimo!!) rispose:
-Certamente,devo andare in Egitto-.

Note: Queste note mi stanno prendendo..comunque riflettendo,l'unico modo per riportare in vita Kakyoin è quello di ricorrere a Death 13 no? Mi attirava l'idea di una storia di questo genere,quasi una Deadman's questions versione Kakyoin. La storia dell'album l'ho inventata,dato che è circa negli '80 quello è l'album più vecchio.
  
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