Do they know is Xmas time?
Era surreale, la neve che cadeva
nel giardino del castello di Houtou.
Qualcosa di così candido e puro, in un
luogo tanto marcio.
Sembrava soffice, e per nulla fredda. Però il vetro si
appannava, per il suo fiato.
Lì nella sua torre, la principessa poteva
vestire i suoi abiti leggeri, mentre guardava alcuni servitori affrettarsi,
laggiù, coperti da mantelli e pellicce.
Poggiò le mani sulla vetrata, e chinò
la testa. I boccoli ramati le caddero sulle guance.
La principessa, nella sua
torre, pensava ai fiocchi di neve, che cadevano, apparentemente liberi, tutti,
inesorabilmente verso terra.
Aprì la bocca, e la neve gli cadde sulla lingua,
pizzicandogliela.
Era buona, buonissima.
Sapeva di fresco, e l’aria aveva quel profumo pulito che lo rinfrancava.
La
neve, candida e pura, aveva ancora, per lui, la capacità di assorbire
tutto.
Assorbire le grida della gente uccisa, il rumore delle armi, l’odore
metallico del sangue. Assorbire esso stesso, tingendosi di cupo rosso, poi di
ruggine.
Poi l’acqua evaporava, e tornava immacolata, innocente e vergine
come un bambino che mai ha visto ciò che c’è di male al mondo.
Quel bambino
che assaggiava la neve chiuse i suoi occhi grandi, dorati e detti troppo
ingenui, e chiuse la bocca, inghiottendo i fiocchi sciolti.
Com’essa non
poteva essere. Le macchie di sangue nei suoi occhi e sulle sue mani, tornando al
cielo anche mille e mille volte, non si sarebbero mai cancellate.
Per questo Natale, due personaggi che
adoro mettere insieme. Forse è un po' troppo triste per il clima di questo
momento?
La neve. Quanto speravo che nevicasse, questo natale? Uffi...
nevicherà a marzo.
Bah. Scusate gli errori di
battitura (No, le virgole sono messe tutte apposta), ma la gatta tenta di
suicidarsi appendendosi alle poltrone e mi distrae.
Buon Natale, e vogliatevi
tutti un po' più bene, mi raccomando!