ROMA 26/12/07
Caro Faraone e caro Yugi,
qui a Roma sono le 2.04… di notte! È il giorno
di Santo Stefano.
Com’è andato Natale? Qui è stato come quello degli ultimi anni:
noioso. Sembrava un giorno qualsiasi, solo che ci si scambiava e si ricevevano
doni. Ormai ho perso del tutto la felicità che provavo
da piccola nel pensare e nel festeggiare il Natale. È diventata una qualunque
festa commerciale,
e l’immagine di Babbo Natale usata sulle lattine e sulle bottiglie di Coca-cola? Orrenda!!
Tu dirai che… Voi direte che sto sempre
a lamentarmi: è vero! È che sono sempre troppo sola, annoiata, triste. L’unico
piacere per cui essere felice è stata quest’estate, quando passavo ore e ore con Seto, tra le sue braccia, con il sapore delle sue labbra
sulle mie… E’ tutto finito il 3 settembre…
Tutto per colpa della scuola! Di questa stramaledettissima
scuola: per Seto è troppo importante, per me è
inutile e mi fa schifo; per me lui è la cosa più importante, per lui vengono la
scuola PRIMA di ogni altra cosa, poi Mokuba, Bakura e i ragazzi di
classe, e infine io.
Avete visto il film che vi ho inviato
due giorni fa? “Come d’incanto”… che mi dite, fa ridere? Vorrei essere come Giselle o avere un Cavaliere che prenda
in parola la canzone –Dille che l’ami-.
Faraone, Yugi e voi due? Avete trovato
la vostra principessa?
Un bacio per ciascuno, Lalà, la vostra
“Fatina” dei Giochi.