Non perdono l'abbandono,
la notte colma di paura,
dove il tormento è terrore.
Non perdono la solitudine,
i giorni vuoti, impiccati,
le scuse per schivare gli errori.
Non perdono l'inverno,
perchè quel freddo gelido
è parte del tuo cuore.
Non perdono l'attesa,
la fame,
la ferita delle proprie scuse.
Non perdono il nemico,
il suo nome,
il tuo.
La vendetta sanguina,
frena le ferite,
pronuncia debole il tuo nome:
mamma.