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Autore: Mrs_Tomlinson    10/06/2013    1 recensioni
–Ma adesso ho bisogno di te. Affermò la ragazza quasi in un sussurro. –Non mi accontento di farla annegare, la stronza deve affondare.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Georgina Sparks | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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I'M THE CRAZY BITCH AROUND HERE !


Musica, bei ragazzi, alcool e Chuck Bass, quanto mai poteva amare una festa nell’Upper East Side ? Blair Waldorf dall’alto del suo divanetto di pelle osservava l’andamento della sua festa con un delizioso sorriso stampato in volto mentre sorseggiava piano, gustandolo fino in fondo un Martini gelato. Era tutto perfetto quella sera e finalmente dopo essere stata impegnata tutto il giorno ai preparativi poteva concedersi qualche momento di calma e congratularsi da sola per la sua avvincente scalata sociale e per la meritata tiara da ape regina della Constance.
–Finalmente qualcuno che riconosce le tue manie di grandezza, Waldorf! Un Bass fece irruzione prepotentemente nei suoi pensieri.
–Bass, sono sicura che tu sarai più compiaciuto di me per questa festa visto e considerato come stavi sbavando dietro a quella bionda ossigenata. Replicò pungente Blair facendo un cenno con il capo per indicare una ragazza seduta al banco delle bevande, era alta bionda, forse troppo bionda, con delle curve che sembravano scolpite alla perfezione e delle labbra marchiate pesantemente con un rossetto rosso fuoco che erano già tutto un invito a portarsela a letto. –Ti si legge negli occhi che non ha acconsentito ai tuoi progetti disgustosamente perversi. Continuò la ragazza con un sorriso di scherno che infastidì terribilmente Chuck, ma il moro non lo diede a vedere e sfoggiò il suo miglior finto sorriso di sempre preparando la sua prossima mossa.
–Veramente sono stato io a non voler approfondire, sai, appena ti ho visto oggi ho capito che tu potevi benissimo soddisfare i miei bisogni. Replicò Bass alludendo ai progetti sopracitati dalla ragazza.
–Magari nei tuoi stupidi sogni depravati, di certo non qui né con me. Rispose Blair buttando giù gli ultimi residui di Martini cercando di non perdere il controllo e saltare addosso a quel Bass-tardo per dargli una bella lezione. Chuck stava ridendo di gusto a quell’affermazione sapendo di essere riuscito ad infastidire a dovere la mora, mentre Blair continuava ad avere un’espressione tra l’oltraggiato e il vendicativo, quando una figura che aveva tutta l’aria di chi stava per portare guai si avvicinò ai due. L’espressione di Chuck cambiò radicalmente, il suo sorriso scomparve, il volto si fece serio e Blair divenne in un lampo arrabbiata e preoccupata allo stesso tempo. La figura in questione aveva i capelli scuri, la carnagione pallida, gli occhi pesantemente contornati da un trucco nero e grigio che quasi richiamava alla perfezione il suo modo di essere. Indossava dei leggins neri di pelle, una lunga camicia bianca e un giubbotto nero di pelle e al collo lunghe collane laccate in oro, perché probabilmente solo quelle poteva permettersi, e per concludere in bellezza era sorretta da un’immancabile tacco dodici.
–Blair, Chuck che piacere vedervi. Disse sarcastica  “l’arpia” , o almeno era così che Blair preferiva chiamarla, con un finto sorriso, più finto di quelle orribili collane che aveva al collo.
 –Che ci fai qui Sparks ? Chiese minacciosa la mora.
–In realtà stavo cercando Serena, sai, volevo congratularmi con lei per essere riuscita a passare l’esame. Rispose Georgina sedendosi sul divano, mentre Chuck invece si alzava. –Anzi, adesso che ci penso, devo congratularmi con te Chuck. Continuò porgendogli la mano alludendo al fatto che Bass aveva ingaggiato una ragazza per fingersi Serena e fare l’esame al suo posto. Chuck ignorò completamente la sua mano e la guardò con una smorfia di disgusto prima di allontanarsi.
–Non provare a sfiorare con un dito Serena ! Le intimò Blair con tono minaccioso. Georgina rise.
–Sentiamo, altrimenti cosa mi farai ? Hai finito di ricattarmi Waldorf. Replicò continuando a sorridere sfacciatamente.
–Va al diavolo Sparks ! Ups, quasi dimenticavo, neanche l’inferno è abilitato ad accogliere puttane del tuo calibro ! Affermò compiaciuta Blair.
–A  proposito di diavoli, perché invece tu non ammetti di esserti presa un sbandata per Chuck Bass ? Chiese l’arpia sapendo di fare male. Blair si maledisse mentalmente più e più volte per aver citato l’inferno nella sua ultima frase.
–Perché tu non porti il tuo volto riempito di botox fuori dalla mia festa ? Replicò B cercando disperatamente di cambiare discorso.
–Andiamo, lo guardi come se avessi visto un principe azzurro a bordo del suo cavallo. Insistette Georgina. –anche se l’unica cosa che ha di principesco Chuck Bass sono i suoi soldi. Continuò la ragazza iniziando a sorseggiare un bicchiere di Martini. Blair restò impassibile, non sapeva cosa rispondere, ci furono alcuni secondi di silenzio imbarazzante, poi l’arpia continuò ad infierire pesantemente sulla sua condizione mentale già precaria.
–Che c’è Waldorf, hai perso la lingua ? Sapevo che con Bass avevi perso solo la tua V ! Esclamò. B sentiva che doveva reagire la stava veramente distruggendo, non poteva lasciare che una stronza arrampicatrice sociale potesse farle così male.
–Parli tu ? Non hai ancora finito di attaccarti come una ventosa ad un mondo che non ti appartiene ? Chiese Blair carica come una calibro 8, sentiva che sarebbe esplosa da un momento all’altro, sperava che quel diavolo di Martini che stava gustando con quel sorriso stampato in volto le sarebbe andato di traverso e l’avrebbe soffocata, almeno le avrebbe risparmiato qualche anno di prigione.
–Sei deliziosa quando ti arrampichi sugli specchi. Rispose Georgina capendo che stava cercando di stare alla larga dall’argomento Chuck Bass. –E io amo avere ragione ! Affermò compiaciuta l’arpia.
–Credimi, se adesso avessi a disposizione uno specchio tentare di arrampicarmi sarebbe l’ultima cosa che farei, preferirei rompertelo in testa. Replicò Blair con un filo di ovvietà nella voce. Georgina rimase un attimo in silenzio, quel pezzo di  ghiaccio che si atteggiava a Maria Antonietta la stava per mettere KO. –Vedi di sparire una volta per tutte da quest’isola e di lasciare in pace Serena, a meno che non vuoi fare un volo diretto dai tuoi genitori. Le intimò Blair con aria minacciosa e con uno sguardo glaciale. –A giudicare da quello che è venuto fuori dalla loro unione dovrei andare a cercarli direttamente all’inferno, quindi risparmiami questi convenevoli e porta il tuo sedere fasciato di pelle fuori da questa città, dovresti saperlo che il mio mondo non può comprendere gente che va in giro con collane laccate, è di cattivo gusto perfino per te, Sparks ! La fulminò chiudendo in bellezza.
–Ricorda che ti ho in pugno come ho in pugno chiunque in questa stanza. Affermò Georgina correndo ai ripari, fece scivolare la sua mano nella borsa e tirò fuori una chiavetta. La chiavetta che aveva portato a Serena quasi due giorni di pianto continuò. –Neanche tu puoi impedirmi di ricattare la tua amichetta bionda, sappi che non puoi avere tutto sotto il tuo controllo. Replicò la Sparks sfoggiando un sorriso smagliante che non scoraggiò Blair, ma che la fece arrabbiare ancora di più.
–Sparisci Sparks, non farti più vedere, io ti ho avvertita, sta a te decidere. Le disse con tono di superiorità, come se i suoi ricatti non l’avessero neanche sfiorata.
–Bene, se la pensi così, di a Serena ti trovarsi un buon avvocato, ne avrà bisogno quando avrò spifferato tutto alla polizia. Affermò Georgina alzandosi dal divano e guardando Blair con lo sguardo più freddo che fosse mai riuscita a fare. B, d’altro canto non sembrava neanche un po’ impaurita dalle parole della mora e anche lei si alzò piano dal divano, sembrava quasi che le due si stessero sfidando a chi riusciva a fare lo sguardo più gelido, al punto che anche l’atmosfera che si respirava si congelò. Nessuno, neanche Chuck, aveva mai sfidato una Waldorf in questo modo e bhe, se guerra voleva, guerra ottenne.
–Non credo che questa ti serva ! Disse B sfilandole con uno scatto quasi felino la chiavetta di mano. –Lily ha già parlato con la famiglia del ragazzo, non ha intenzione di denunciare ! La informò la ragazza estremamente compiaciuta dall’espressione oltraggiata del suo volto. Poi, prese il bicchiere di Martini ancora pieno che Georgina aveva appoggiato sul tavolino e ci infilò la chiavetta stampandosi un sorriso di goduria. L’arpia fece un sussulto quando vide le sue speranze annegate, nel suo volto comparve una smorfia di profondo odio, sembrava quasi che la stesse uccidendo con lo sguardo.
–Me la pagherai Waldorf, non finirà così ! Esclamò la ragazza ormai sull’orlo di una crisi di nervi. Prese la sua borsa e sparì tra la folla, avrebbe voluto tanto strapparle quei dannati boccoli così non avrebbe avuto più un posto per indossare la tiara, chissà magari viste le sue manie di grandezza si sarebbe data all’alcolismo e se la sarebbe tolta dai piedi una volta per tutte considerato che rovinava ogni volta le sue comparizioni a Manhattan. Georgina era furiosa e sapeva che gliel’avrebbe fatta pagare. Ma mentre lei rimuginava sulle sue continue sconfitte, una Waldorf cantava vittoria.
–Ho visto che hai fatto annegare Georgina Sparks in un ottimo Martini all’oliva ! Esclamò Chuck riavvicinandosi al divano e prendendo il bicchiere con la chiavetta tra le mani con un sorriso compiaciuto. –Forse l’hai fatto meglio di quanto non l’abbia mai fatto io. Si congratulò il ragazzo avvicinandosi sempre di più alla mora, solo poco più di un centimetro ora separava le loro labbra.
–Ma adesso ho bisogno di te. Affermò la ragazza quasi in un sussurro. –Non mi accontento di farla annegare, la stronza deve affondare ! Esclamò Blair allontanandosi di un passo da Chuck e prendendo un altro bicchiere di Martini, Bass alzò in aria il suo e la mora lo seguì facendo lo stesso, brindarono,  brindarono alla vittoria di Blair, ad una Georgina messa KO e al loro piano che dovevano ancora mettere in atto e poi chi lo sa, magari segretamente brindarono anche al loro amore, che poi tanto segreto alla fine non era.
                                                              
                                                                                                                                                            “Non te l’hanno detto ? Sono io la stronza da queste parti”         
                                                                                                                                                                                                 (Blair Waldorf)
Spazio Autrice *-*
Rieccomi con l'ennesima one shot su Blair Waldorf nella prima stagione, devo dire che mi diverto molto a scriverle, soprattutto questa mi ha 
divertito molto, spero che diverta anche voi, sapete che ci tengo tanto. Quindi come sempre vi prego *si mette in ginocchio con gli occhi da 
cerbiatto* recensite in taaaaanti. Alla prossima cari lettori :**
  
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