10/06/2013
2 recensioniSomewhere only we know
Il giorno prima di ripartire per New York, Kurt ricevette un messaggio da Blaine.
‘Hei, Kurt. Il signore Shue ha detto che vorrebbe vederci tutti nell’auditorium alle 16:00. Ci vediamo lì!’
Arrivato al Mckinley si accorse che i corridoi erano quasi vuoti. Aveva sempre conosciuto una scorciatoia per l’auditorium, e gli mancava percorrerla mano nella mano con Blaine; si avviò e notò i petali di una rosa bianca per terra, ma non le prestò attenzione.
Nell’auditorium ne trovò altri, sul pavimento, che tracciavano una bellissima via al palco.
La luce era soffusa, e non riusciva a vedere bene. Si sedette su una delle sedie e controllò l’orologio.
Le 15:58.
‘Mancano due minuti’ pensò tra sé, provando ad immaginare dove fossero tutti gli altri. Si ricordò dei corridoi vuoti e drizzò le orecchie, ma non sentiva nessuno arrivare.
‘Blaine deve avermi fatto uno scherzo’ pensò alzandosi e ricontrollando l’ora.
Le 16:00.
Stava per alzarsi e andarsene, quando ha sentito il piano suonare una melodia familiare, illuminato.
Ecco Tina e Mike che appaiono piano, stringendo nelle mani una rosa bianca, sussurrando. Ecco che poi tutti i membri del Glee, vecchi e nuovi, entrano, tutti con quella bellissima rosa bianca.
All’improvviso una luce si accende sulla porta da cui è entrato Kurt, e c’è Blaine, Blaine che canta, Blaine che cammina verso di lui tendendogli la mano e conducendolo sul palco.
Gli amici gli porgono le rose e lo abbracciano.
Kurt è confuso; non sa cosa dire, cosa provare.
‘Blaine, che succede?’
E Blaine non risponde. Canta.
This could be the end of everything
So why don't we go somewhere only we know
Somewhere only we know
E come l’ultima nota gli esce dalla bocca, cade in ginocchio davanti a Kurt, tenendo in mano una scatolina.
‘Blaine, c-che stai facendo?’
Blaine apre la scatola, mostrando un piccolo anello con un diamante.
‘Kurt, lo so che tra noi le cose sono state difficili ultimamente. E mi dispiace di aver rovinato tutto. Mi dispiace davvero. È solo che … non sopporto esserti lontano a lungo, Kurt, proprio no, non ce la faccio. Siamo anime gemelle, Kurt. Io lo so. Il fato ci ha riuniti insieme a Natale, e poi a San Valentino. Non importa quanto io provi ad andare avanti; non posso.
Perché una volta ti promisi che ti avrei amato per sempre.
Non ho mai smesso.
Non smetterò mai.
Quindi, Kurt Hummel, mi vuoi sposare?’
Silenzio. Nessuno parlava, non una parola.
‘B-Blaine, ti amo sopra ogni cosa. Quindi si, si che ti voglio sposare!’
Blaine sorride e le lacrime iniziano a cadere piano dai suoi occhi, sulle sue guance, sul suo volto.
Kurt lo abbraccia, lo stringe forte.
‘Ti amo, Blaine’
‘Ti amo, Kurt’
Uno ad uno, tutti i membri del Glee se ne vanno, lasciandoli da soli.
La testa di Kurt si posa sulla spalla dell’altro, e rompe il silenzio.
‘Perché rose bianche?’
‘Ti avevo promesso di ricordarti sempre quanto tu sia perfettamente imperfetto; le rose bianche sono perfette e pure’
‘Sono così felice di essere qui con te’
Kurt alza lo sguardo verso gli occhi marroni di Blaine e le loro fronti si ritrovano attaccate, le loro labbra divise solo da un sospiro.
Si danno un bacio.
Poi Blaine lo abbraccia, come se non ne avesse mai abbastanza.
‘Vorresti venire a cena fuori con me?’ chiede
‘Con il mio fidanzato? Lo vorrei tanto. Penso che resterò in Ohio un altro paio di giorni’
‘E la NYADA?’
‘La NYADA può aspettare; devo rifarmi di tutto il tempo che ho perso insieme a te’