-Ora scendo!-
La voce di Quinn si perse nella grande casa. Santana, raggiante, aspettava pazientemente insieme a Jude. Al piano di sopra, Quinn si guardò allo specchio con le lacrime agli occhi; stava per succedere, ciò che aveva atteso con ansia si stava per avverare e quasi non ci credeva: sarebbe diventata reginetta del ballo, avrebbe fatto una vera e propria entrata con stile, mano nella mano alla persona che ama, tutti i suoi amici l’avrebbero guardata cantare una canzone d’amore insieme a Santana e sussurrarsi parole dolci. L’abito, l’acconciatura, il bouquet, la fidanzata: era tutto perfetto, tutto ciò che avrebbe potuto desiderare.
Jude parlava con Santana, ad un tratto la ragazza sollevò lo sguardo e si lasciò scappare un sospiro: in cima alle scale c’era Quinn, più bella che mai nel suo abito celeste che ad ogni gradino svolazzava, lasciando intravedere attraverso lo spacco, le gambe affusolate e perfette; i capelli biondissimi le ricadevano sulle spalle, attorcigliandosi. Santana era in estasi e la madre piangeva per la commozione.
-Be’? Non dite niente?- esclamò Quinn visibilmente compiaciuta.
Nessuno osava parlare, per paura di rovinare quel momento; dalla porta della cucina si affacciò una bambina bionda e sgambettò fino a Judy, Quinn la guardò sorridendo e la prese in braccio: anche se le ricordava un errore commesso in passato, l’amava più della sua stessa vita.
-Quinn! È ora di andare! Ciao piccola Beth!- Santana era sulla porta impaziente di andare al ballo.
-Beth, piccolina mia, ora la mamma deve andare ma tornerà presto, giusto in tempo per darti il bacio della buonanotte- Beth fece un buffo verso e si slanciò verso nonna Jude che la prese al volo. Quinn e Santana uscirono di casa
-Ops, ho dimentico la borsa sul divano, aspettami – Santana la baciò lievemente sulle labbra e  tornò indietro, mentre Quinn cominciò ad avviarsi alla macchina; a metà strada si voltò e mandò un bacio a Beth, che era sulla porta di casa in braccio alla nonna.
Arrivarono a scuola che il parcheggio era tutto occupato, allora Quinn fece scendere Santana davanti all’ingresso per cercare un posto e quando lo trovò era terribilmente in ritardo così corse verso la fidanzata , ma si fermò di colpo vedendo il suo sguardo pietrificato, si girò e vide una macchina che le stava venendo addosso; guardò Santana e le sorrise.
Un urlo terrificante squarciò la piacevole serenità che aleggiava all’interno della palestra portandosi via anche gli ultimi residui d’amore che erano rimasti in Santana.
In lontananza si udiva il pianto soffocato di una bambina.