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Autore: Janneth    10/06/2013    0 recensioni
Alessio è un ragazzo di 19 anni ,abita a roma con la sua famiglia. è alle prese con la maturità,con l ultimo anno scolastico. la sua vita apparentemente è da film. è bello,affascinante piace a tutti è circondato da amici da ragazze che lo corteggiano, ha un lavoro non gli manca nulla. Dopo un estate,pero, trascorsa tra discoteca lavoro e mare trascura la fidanzata,la fidanzata storica, la fidanzata di soli due anni che pero conosce da 13. Per Alessio iniziano una serie di riflessioni,ha tutto ma in realtà non ha nulla. decide di trascorrere l'ultimo anno a roma e poi andarsene chissà dove. Senza sapere che proprio quell'anno scoprirà forse davvero cos'è l'amore,incontrerà una ragazza,Francesca, diversa,diversa dalle altre.ora è pronto ad amare ancora amare davvero lasciarsi amare. Ma l'amore storico quello che pensi duri tutta la vita non scompare facilmente. Alessio dovrà scegliere tra l'amore per alessia per l'amore per Francesca o l'amore per se stesso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Ore 7. sveglia. spengo e ritorno a dormire. Chiudo e riapro gli occhi; -«cazzo» le 7.30. Mi sveglio al volo,mi lavo, mi vesto, un caffè e mi immergo nella lunga giornata che mi aspetta. Il primo giorno dell'ultimo anno scolastico. Mi chiamo Alessio ho da poco compiuto 19 anni e da poco preso la patente,salgo in macchina, parto sterzando come solo un neopatentato sa fare. Ore 8.20 valco il cancello della scuola,niente la puntualità non sarà mai il mio forte. Inizia una nuova avventura,un nuovo anno,chissà cosa mi aspetta?chissà se ce la faro?finalmente dopo 6 anni in questo istituto sono arrivato in quinto,non ci credo. 8.30 nei corridoi si vedono solo professori e bidelli. Gli alunni?tutti in classe!ed anche a questo non ci credo. Chissà in quale aula sto?piano terra?primo piano?secondo?neanche il tempo di chiedere che sento da dietro -«Ale come va?che dici?». In un secondo,avvolto tra le sue braccia, mi accoglie con un caloroso abbraccio, lei,Giorgia. Io e Giorgia siamo amici,in realtà l'anno scorso siamo stati più di amici ma la mia testa era altrove. -«a bella tutto apposto mazza quanto sei nera" . sorride -" so abbronzata stupido,che fai qui?" -"cerco la classe,dove stiamo? »- «vieni »mi fa da guida e arriviamo in classe. Primo piano,prima aula,davanti l aula professori e l aula della vicepreside,che gioia! ci sono tutti, ragazzi e ragazze.  Siamo partiti in 25 in terzo e ora,in quinto, siamo solo in 15. Siamo solo tre ragazzi il resto sono tutte donne. Io,Andrea e Mirko.  Saluto tutte una per una,ho un bel rapporto con tutte. Loro sono divise in due gruppi ed io mi trovo bene in entrambi. il gruppo delle pazze,giocherellone,secchione,belle. C’è claudia, bella e coatta,Alessandra chiacchierona, Giorgia bella dolce,le due Giulie Lucia. il gruppo delle "donne",belle e con molta esperienza un po’ meno secchione. Maria pazza casinista, Francy, noto che francy è diventata un bel cigno,poi c'è marti maschiaccio,laura,Teresa,Marta. Prendo posto accanto a claudia,la conosco ormai da quattro anni,è proprio bella,siamo stati insieme circa 3 mesi,ma 4 anni fa ora siamo solo ottimi amici. -«insomma racconta che disastri hai fatto?» risate,chiacchiere e ancora risate, il tempo vola quando si sta bene. Ore 9. noi siamo considerati una buona classe,ma addirittura lasciarci il primo giorno da soli,non è molto carino. Io in classe meno sto meglio mi sento, purtroppo una prof si degna di arrivare ed io non posso più uscire. Entra,lei, la nostra prof di economia,la Rossidoli. è bravissima,spiega bene,ci fumi una sigaretta tranquillamente. sigaretta. sono le 9.30,ho bisogno di caffè e sigaretta. Vado al bar, troppo tempo in classe non resisto ,l'ho detto. -«Riccardo» Riccardo è il barista -«a bello come stai?»- «a dormi Ricky fammi un bel caffè cosi mi sveglio » prendo il caffè ed esco a fumare. Ci sono tutti, tutti gli svogliati come me che ogni scusa è buona per uscire. Tutti con la stessa domanda-«che hai combinato quest’estate? ». Che ho combinato quest’estate? Niente;lavoro, casa,litigate con la mia ragazza,ex ragazza ci siamo lasciati da due settimane.   -«niente non ho combinato niente so rimasto a Roma" le uniche parole che riesco a dire -«e co alessia come va?» ecco, la domanda diretta. Va che ci siamo lasciati, che abbiamo litigato di brutto ,che vorrei chiamarla, sentirla, va che sto una merda, ecco come va. -«ci siamo lasciati»-«no giura?perche quando?» la gente gli affari suoi non imparerà mai a farseli,dentro questa scuola tutti sanno tutto,di me poi,non parliamone,sono sulla bocca di tutti senza eccezioni di professori e bidelli. -«da poco,due settimane,abbiamo litigato troppa gelosia» -«no mi dispiace eravate stupendi, vabbe frate ne trovi avoja,hai la fila» ho la fila?si, ma che ci faccio con la fila se io ora voglio lei? -«si frate infatti apposto,se beccammo dopo rientro »incontro il prof di ed. fisica,un mito,e giù a chiacchiera,del più del meno,delle vacanze,del mio nuovo stato di single. Con lui parlare delle mie cose pero non mi infastidisce,riesce sempre a capire e darmi ottimi consigli. Ore 10. se penso a ieri a quest'ora stavo ancora a letto,che presa a male. Rientro in classe,metà classe è fuori,sicuramente a fumare. Mi metto accanto a Maria, anche lei la conosco da tanto 5 anni,ci ha presentato mia sorella,ricordo che non era amore il nostro,anzi proprio odio,ma senza basi fondate,infatti ora siamo grandi amici,le risate che ci facciamo! Soliti discorsi da rientro delle vacanze,ognuna impegnata a raccontare le proprie avventure,chi ha viaggiato chi ha trovato l amore, chi ha lavorato,di tutto insomma.   -«raga domanda seria, a che ora si esce? » -«ah boh non hanno detto niente infatti » questa scuola potrà essere tutto ma organizzata non lo sarà mai. Vado alla ricerca di qualcuno che mi dia una risposta.  - «prof »eccola la vicepreside,la nostra professoressa di italiano e storia,la migliore dell’istituto sia umanamente che professionalmente. - «tesoro come stai?come state?adesso vengo in classe»- «bene bene ma a che ora si esce?»- «ma sei appena entrato già vuoi uscire vai in classe»- «no dai a che ora usciamo?»- «alle 11 uscite tra mezz’ora vai in classe »la prima notizia bella tra 20minuti si esce e vado a dormire!! Salgo in macchina,do un passaggio a 4 ragazze fino alla stazione .Finalmente casa dolce casa,letto dolce letto,mi ci fiondo. Voglio dormire,ho bisogno di dormire,cosi i pensieri non mi assillano. Nulla,vincono i mille pensieri in testa. I mille pensieri che girano tutti intorno a lei. Alessia. Io e Alessia ci siamo conosciuti tra i banchi di scuola,delle medie,11anni. Siamo sempre stati ottimi amici,c’è sempre stato un ottimo feeling. All’età di 13 anni abbiamo iniziato a vederci con occhi diversi. Primi baci,prime carezze, prime emozioni. Siamo stati insieme circa 4,5 mesi. La scuola, i cambiamenti, però,  hanno portato ad allontanarci. Frequentavamo lo stesso istituto,lei ha finito l'anno scorso,ci vedevamo tutti i giorni inoltre abitiamo vicini. Per circa 2 anni ci siamo persi.  Se è destino,pero, ci si ritrova sempre. 2 anni fa siamo stati spostati nella sede succursale. Edificio piccolo,poche classi ,tranquillo. Lei si era da poco lasciata dopo una storia di due anni,io non venivo da una storia importante ma ne avevo passate delle belle. Era da poco neopatentata,ed io ne approfittavo per scroccare dei passaggi. Non lo avessi mai fatto. Tra me e lei c’è una calamita, una passione travolgente. Ricordo doveva essere solo qualcosa di passeggero,per me andava bene io amo le cose passeggere. E invece no.  Giorno dopo giorno cresceva qualcosa in noi. Lei è la ragazza della porta accanto. Bella,capelli lunghi,che ama sempre cambiare,li ha avuto rossi, marroni ,quasi biondi, ora è ritornata mora. Poi ha un sorriso mozzafiato, bassina, ma quello è il suo punto forte,è cosi minuta. È dolce,travolgente,pazza,gelosa,ecco forse troppo gelosa. Ammetto che io non sono un santo,che sono strano, che ho bisogno dei miei spazi, che amo ridere e scherzare ,che più volte ho tradito. Ma lei no. Non l ho mai tradita in due anni. Lei era tutto, mi dava tutto ciò di cui avevo bisogno, non avevo necessità di andare altrove. Volevo ,pero divertirmi. Io amo uscire la sera,tutti i finesettimana mi trovate in discoteca, zona testaccio. Amo anche bere, ho il vizio di iniziare a fare serata da giovedì,se possibile,fino a domenica. Nell’ultimo periodo ci siamo staccati un po’, era estate io lavoravo,mi venivano a prendere e si andava a fare serata. Non vedevo neanche piu mia madre. Lei, ovviamente, non sopportava più,non c era più fiducia. Fine agosto ci siamo visti,l ultima volta da allora non l ho più vista ne sentita.          -«ciao amore »-«chi non muore si rivede»-«dai amo lo sai che stavo a lavoro,non me va de litiga »-«ale io mi so stufata di questa situazione sparisci una settimana ti rifai vivo quando vuoi,che so una deficiente che aspetta che lo stronzo finisca le sue avventure estive?» -«ma che avventure ma che stai a di amo? lo sai che lavoro tutti i giorni,mi vengono sempre a prende e ci andiamo a bere qualcosa,oggi che ho la giornata libera sono venuto da te» -«quando hai la giornata libera vieni da me giusto »-«amo dai cazzo non è che posso fa i salti mortali »-«ma hai ragione so io quella pazza comunque lasciamo stare che mi sono stufata »- «ma che te sei stufata »-«me so stufata io una relazione cosi non la voglio,rispondessi almeno quando ti chiamo »-«ho capito che faccio lascio tutto?»-«ma che lasci tutto vedi non capisci un cazzo,hai sempre lavorato c’era di mezzo pure la scuola eppure stavamo una favola evidentemente non ti interessa più,io non posso scervellarmi ogni volta col pensiero dove sta?che fa?con chi sta? »-«amo sei te che te fai le paranoie »-«si amo so tutta io e tutta colpa mia pero mi so rotta il cazzo,fai quello che ti pare senza preoccuparti di me d altronde non l hai mai fatto» -«e dai cazzo,mo perche ste settimane ho lavorato di più me fai sti discorsi? »    -«ma te devo fa i disegnini? hai sempre lavorato ma stavamo lo stesso da dio,pensavo finalmente è cambiato invece no, il solito stronzo menefreghista chissà quante ti sei scopato »-«si vabbe mo ti ho tradita pure,te fai tutto da sola da una settimana che non ci vediamo e devi fa cosi??» -«ale forse non hai capito per me è finita» -«poi so io lo stronzo il menefreghista,a te evidentemente non te interessa due anni buttati al cesso »-«si ale ora vattene pero» -«fanculo va».
Che bella chiacchierata,amici comuni  dicono che sta male,allora perché non mi parla?mi ha tolto l'amicizia su facebook, mia sorella ,pero, c’è l ha tra le amicizie e vedo che condivide  frasi tristi, canzoni tristi.  “alle tue foto gli ho dato fuoco e adesso svuoto il cellulare dei tuoi messaggi di baci e abbracci li leggo e mi fanno vomitare.” L’ultima condivisione ovviamente rivolta a me.      
  
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