I due fratelli in completo grigio molto elegante scesero dalla macchina. Si diressero verso la zona delimitata dal nastro giallo e circondato da polizia e curiosi.
Uno sceriffo si avvicinò, tirarono fuori i distintivi dell’FBI
“Agenti Patricks” poi indicò l’altro “e Willem, scientifica…” disse Dean serio, molto professionale, entrambi riposero i distintivi prima che il poliziotto notasse che fosse falso.
Un sorriso di circostanza, il poliziotto li guardò
“È già arrivato uno dei vostri poco fa.” Alzò il nastro e li fece passare “Una ragazza, anche lei dell’FBI.”
I due fratelli si guardarono stupiti
“Una ragazza?” chiese Sam perplesso
“Si è qua da sola, mi pare si chiami Wilson, Willer o qualcosa del genere. La conoscete? È anche… WOW!” il poliziotto scosse la testa sorridendo
Dean si guardò intorno “Allora è qua la Wilson?”
Il poliziotto alzò il dito indicando una figura snella, indossava un tailleur grigio, le scarpe col tacco
“Là. Vicino ai miei colleghi e al cadavere o a quel che ne resta.”
I due si avvicinarono alla ragazza che parlava annotandosi tutto su un blocchetto. Si mangiucchiava la penna.
Uno della polizia tolse per un secondo il lenzuolo bianco dal corpo, Dean e Sam si precipitarono accanto alla ragazza che si voltò a guardarli
“Salve signori.” La voce calda, sorrise amabilmente “Riuscite sempre ad arrivare in ritardo, meno male che ci sono io…” i due fratelli si guardarono e poi fissarono ancora la donna che continuava a parlare “il corpo è stato lacerato in diversi punti… collo, torace…” indicava le parti lese con la penna “e è stato asportato… beh…” arrossì violentemente “il pene.”
Dean e Sam sgranarono gli occhi, tutti e tre osservarono il corpo e poi se ne andarono senza dire una parola finché non superarono il nastro giallo.
Si spostarono un po’ dalla folla.
La ragazza si diresse verso la sua Range Rover nera ma Dean l’afferrò per il braccio trascinandola verso di sé
“Hey mi fai male!” Dean la fissò infastidito, Sam aveva una faccia da ‘ci devi delle spiegazioni’
La ragazza fissò Dean attraverso gli occhiali, si tolse dalla presa forte
“Idiota!” si massaggiò il braccio “Se tocchi così tutte le ragazze…” sbuffò “povere loro!”
Dean la fissò, un sorriso nervoso.
La ragazza si tolse gli occhiali –Questi non servono più-, li mise nella tasca interna della giacca, sorrise togliendosi la giacca grigia, aveva un corpo perfetto e quella gonna che le cingeva la vita le stava benissimo.
Dean la fissò da capo a piedi quasi stregato. Sam guardò il fratello e scosse la testa
“Come ti chiami?” le chiese gentile
La ragazza fissò severa Dean e poi con un sorriso si rivolse a Sam, allungò la mano
“Cassandra Mirò.” Sam le strinse educatamente la mano “Voi siete sicuramente i Winchester. Mi avevano avvertito che sareste arrivati ma sono arrivata prima io quindi… caso mio! Potete tornare” fece un gesto con la mano “da dove siete venuti!” sorrise
Dean la guardò, non riusciva a crederci
“Non ce ne andiamo!” Cassandra lo guardò negli occhi verdi, sorrise ancora stregandolo
“Allora non mi resta che chiedervelo…” si sistemò i capelli scuri con delle forcine che tirò fuori dal taschino della giacca “Collaborate con me.”
Dean la fissò incredulo
“Ma andiamo! Noi non collaboriamo!”
“E dai Dean!” il fratello gli diede una pacca sul petto
Cassandra sorrise allegra
“Bene! Qua vicino c’è una tavola calda vi offro la cena. Ci vediamo…” controllò l’orologio “beh tempo di cambiarmi… tra un’ora!”
La ragazza si voltò, salì in macchina sbattendo la portiera. Passò accanto ai Winchester e abbassò il finestrino
“Bella macchina Dean! Mi farai fare un giro vero?”
“Nessuno guida la mia piccola!” ripose lui
“Hey! Ti faccio provare la mia!” disse lei maliziosa
“Grazie ma no, non mi piacciono le macchine troppo grosse, chi le compra deve sempre compensare qualcosa…” rimbeccò lui
“Io non intendevo farti provare la macchina. Idiota!” ripartì sollevando la polvere
“Ah…” Disse Dean scontroso “Quella ci stava provando?”
“Beh tu non le staccavi gli occhi da dosso.” Disse Sam sincero
Dean scosse la testa
“Comunque sia. Io non collaboro con le ragazzine!”
“Sembra una brava cacciatrice, diamole una possibilità. Chiamiamo Bobby, lui la conoscerà sicuramente.”
“Sicuramente sarà una stupida.” Ripose Dean
“Non può essere di certo peggio di Garth.”
Dean salì in macchina
“Almeno è carina.”