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Autore: RBlaine    11/06/2013    0 recensioni
E di colpo, è troppo. Gli angeli stanno cadendo, tutti insieme, e sono così tanti.
Il cielo non è più stellato, è una fornace.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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How can we win, if fools can be kings?


Dean osserva il cielo in silenzio, e si sente più impotente che in ogni altra singola situazione accaduta nella sua vita. Anche Sam accanto a lui non parla, emette solo qualche sporadico gemito.
In ogni caso, che cosa potrebbero dire? Intorno a loro è una baraonda di angeli che si schiantano a terra, turbini infuocati e vento, tanto vento.
Dean lotta per non venire sopraffatto dalla consapevolezza di ciò che sta succedendo. Accantona la realtà e la parola futuro per non soffocare, e rimane a guardare, il corpo contratto in un modo che non pensava fosse possibile.
Sam mormora il nome "Castiel" in un soffio flebile, e Dean sente le sue palpebre aprirsi tanto quasi da strapparsi e il cuore accellerare il battito, pompando dolorosamente contro la sua cassa toracica. Si guarda intorno ferocemente, cercando di muoversi abbastanza in fretta da guardare in tutte le direzioni simultaneamente, come per riconoscerlo tra il caos di figure in caduta libera.
E' precipitato anche lui, realizza, aggrappandosi in preda alle vertigini ai ciuffi d'erba sotto le sue mani, non ha risposto nemmeno per aiutare Sam; forse, semplicemente non lo sente più.
E di colpo, è troppo. Gli angeli stanno cadendo, tutti insieme, e sono così tanti. Nella sua mente si imprime a fuoco il ricordo di un Castiel lontano, nel futuro, un Castiel finito, completamente fatto...
Mentre rimane a fissare quasi in apnea la pioggia di esseri umani davanti a lui, decide che, se possono succedere cose come questa, niente ha più davvero senso.
Il futuro sembra quasi intangibile, adesso, come se non fosse possibile, come se non esistesse più.
E, follemente, ne è quasi felice.









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Questa è, tipo, la mia reazione agli eventi del season finale - parlando ovviamente dell'ottava serie.
No, dico, ne vogliamo parlare? 
E'... è folle. Totalmente folle. Ma che cavolo-?
E, Dio, quanto mi è piaciuta.
Sono ancora combattuta tra il "Edlund, torna a casa, sei ubriaco" e il "OMMIODDIO TI AMO". Penso che tale conflitto interiore non si risolverà molto presto, perché, andiamo, Metatron non cagava nessuno fino a due secondi prima e poi - puff! Non solo, ma come la risolvi la crecita iperbolica degli abitanti della Terra e il fatto che in parecchi avranno notato tutte quelle lucine che si sbammannano sul terreno? A meno che ovviamente come al solito non sia successo solo negli USA, e quindi gli spocchiosi europei - tra cui ci sono anch' io, ben inteso - la vedranno solo come un' esagerazione di quegli alterati degli americani. E gli orentiali se ne fregheranno con un po' di fortuna.
Ma sopratutto, cosa ci fai con migliaia di angeli disadattati? E più importante ancora, se Castiel diventa davvero un drogato prima rido e poi sclero e faccio una strage tra gli scrittori.
Dopo questa analisi illogica degli ultimi eventi dell'ultima puntata, vi lascio. Se volete continuare il discorso recensite pure, grazie :3 (E' una trappola per farvelo fare, muahahaha)
  
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