27/12/2007
7 recensioni
…Un candido giglio…
Dolore.
Un dolore che dilania il cuore.
Un cuore che un tempo era freddo e impassibile, ma ora caldo e pieno d’amore.
Amore per un essere.
Un essere puro e candido come un giglio.
Un piccolo e semplice fiore, nato tra le macerie dell’ipocrisia umana.
Cresciuto con forza e determinazione.
Ora appassito e morto.
Sotto un ciliegio in fiore stanno due persone.
Uno youkai e una ningen.
Il demone tiene stretto a sé il corpo della fanciulla.
Le braccia di lei cadono morbide sui fianchi, la testa è posata sulla spalla di lui, i suoi occhi sono chiusi.
La fanciulla è priva del soffio di vita.
Lui la stringe e delicatamente con i suoi artigli accarezza il suo volto, che lentamente diviene pallido.
Il calore di lei lentamente si disperde.
Lui vorrebbe piangere, ma non lo sa fare.
Il suo marmoreo viso non è mai stato attraversato dalle lacrime, ma ora vorrebbe che esse scendessero, ma non vengono.
Continua spasmodicamente ad accarezzarla, con la convinzione che lei si svegli dal suo lungo sonno.
Ma lei non si desterà mai più.
Rimarrà nel più profondo oblio.
Rimarrà in un mondo privo di sofferenza e patimenti.
Lo youkai socchiude gli occhi e sussurra il suo nome.
Rin ti prego destati, non lasciarmi qui da solo.
Ti supplico…ho bisogno di te.
Tu sei il nutrimento per questo mio vecchio cuore.
Tu sei la mia acqua, quando sono assettato.
Tu sei il mio pane, quando sono affamato.
Tu sei il mio sole.
Tu sei la mia luna.
Tu sei il mio universo.
Tu sei tutto per me.
…e ora cosa mi resta?
Il nulla…Rin pur di vederti di nuovo viva donerei la mia di vita…
Questo desidero e nulla più.
La stringe di più e lentamente dai suoi occhi una timida lacrima cade.
Ora sa cosa vuol dire piangere.
Ora sa il valore di amare.
Anche se questo lo fa soffrire, dilaniando il suo animo.
Vorrebbe tornare indietro, ma non si può.
Il tempo non si può fermare, il destino per quella fanciulla era segnato.
Cosa può fare?
Ricordare.
Ricordare i bei momenti, anche se brevi, vissuti insieme.
Decide si depositarla lì, ai piedi di quel magnifico albero.
Dove riposerà in eterno.
Poggia sul suolo un fiore, un candido giglio.
Un giglio puro come la fanciulla che amava.
Fine.
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Spero che questa shot vi è piaciuta, è nata così in un momento di pura tristezza.
Avevo voglia di liberare il cuore e la mente, ed è nata lei.
Ringrazio chi la leggerà e chi commenterà, un bacio da celina…