11/06/2013
3 recensioni-Nulla... neanche un messaggio...-
-Sarà stato impegnato, dai.-
Si, impegnato. Perrie si ripeteva quella frase in testa da una settimana, ma niente. Non riusciva a convincersene.
Già, ben 7 giorni senza avere sue notizie. Solo un messaggio: ‘Ehi piccola siamo arrivato in Florida. Mi faccio sentire appena posso. Mi manchi.’
Perrie più di chiunque altro poteva capire la vita di Zayn. Ma dall’essere impegnato al non trovare il tempo per scriverle un messaggio, c’era una bella differenza!
E così la ragazza aveva passato quella settimana attaccata al telefono, controllando e-mail, SMS, Facebook, Twitter, Whatsapp e qualsiasi altro mezzo di comunicazione. Ma niente.
Quel pomeriggio, la bionda era nel grande appartamento che i due ragazzi possedevano a Londra, in compagnia della sua migliore amica, Katherine.
-Chiamalo tu!-
-Pensi che non ci abbia provato? Non risponde! Zero! E’ scomparso. Non si è mai comportato così. Passiamo ore al telefono di solito, e ora niente. Non so dov’è, che fa, con chi è. –
-Allora quello che sto per dirti non ti piacerà!-
-Cosa? Parla ormai!-
-Beh... ho trovato queste foto... ma sicuramente non sarà successo niente...-
Katherine girò il monitor del computer verso l’amica che rimase sbalordita.
Le foto non raffiguravano niente di che, ma Perrie sentì come una fitta al cuore: i One Direction in un esclusivo club di Città del Messico, poi a Miami. E Perrie non poté fare a meno di domandarsi quante altre volte fosse successo. Per chiamarla non aveva tempo, ma per andare a ballare, bere e divertirsi si!
Decise di chiamarlo di nuovo.
“Ehi piccola! Come stai?”
“Come sto? Hai il coraggio di chiedermi come sto?! Non ti sei fatto sentire per una settimana e io qui a pensare che fossi stato impegnato, e invece poi escono queste foto in cui siete in giro a fare i cretini! Però il tempo per chiamare la tua fidanzata non lo trovi! E mi chiedi come sto.”
“Si, calmati! Non mi hai fatto dire neanche mezza parola.”
“Perché non ho proprio voglia di ascoltarti.”
“Ma allora perché mi hai chiamato? Ti lamenti perché non ci sentiamo mai e ora mi dici queste cose? Non ti capisco, lo giuro!”
“Io non capisco te a dir la verità. Cos’è successo? Fino a qualche mese fa chiamate interminabili, messaggi dolcissimi, e adesso questo. Perché?”
“Non lo so il perché sinceramente. Ho bisogno di staccare un po’... non da te, sia chiaro! E’ solo che... non lo so nemmeno io... Sono stanco, lo sai. Abbiamo sempre mille problemi per un motivo o per un altro, e per una volta non ho pensato più a nulla. Mi dispiace che ci sia andata di mezzo tu, ma capiscimi!”
Si urlavano contro, facendo uscir fuori tutta la rabbia.
“Ti capisco, ma tu cerca di capire me. Sei dall’altra parte del mondo, e andando avanti sarà sempre peggio. Non posso vivere con il dubbio che da un giorno all’altro tu possa stancarti di me!”
Adesso non urlavano più. Solo sussurri.
“Ehi, no, aspetta! Non volevo assolutamente dire questo! Di te non potrei mai stancarmi! E dico MAI! Ti amo, lo sai, ma nel caso non te lo ricordassi te lo direi altre mille e mille volte.”
“Dillo ancora allora...”
“Ti amo. Ti basta o vuoi sentirtelo dire un’altra volta?”
Riuscì a farla ridere.
Si sentiva sollevata, adesso. Forse aveva esagerato un po’, ma non riusciva a concepire un solo giorno senza la presenza di Zayn.
Passarono tutta la giornata al telefono.
“Piccola, devo staccare. E’ tardissimo e dobbiamo prepararci per il concerto. Stai meglio?”
“Ora si. Grazie. E scusa se ogni tanto faccio la pazza!”
“Fosse solo ogni tanto! Ma ti amo così come sei, pazzia compresa!”
La mattina dopo, Perrie vide il cellulare lampeggiare sul comodino alla sua destra:
“I’ll be here, by your side.
No more fears, no more crying!
Sempre! Ti amoxxx”