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Autore: luisa87    28/12/2007    6 recensioni
"… stupore, rabbia, sollievo, imbarazzo … il volto di Toma era un misto di emozioni diverse e contrastanti.. con occhi sbarrati continuava a fissare la scena.. la causa della sua preoccupazione se ne stava lì, addormentata tra le lenzuola che le lasciava scoperte le gambe e parte della schiena e vicino a lei.. lui.. il suo sguardo si indurì.. gli occhi vagarono per la stanza.. i vestiti di lei erano a terra.." fanfic sulla bellissima coppia Bulma/Vegeta.. spero non faccia troppo schifo..ciao a tutti. Luisa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

Era una di quelle feste che si facevano ad inizio estate dove la musica era talmente alta da non permetterti nemmeno di comunicare con chi ti stava vicino, dove era quasi impossibile trovare una bevanda analcolica e dove la droga girava senza problemi. Ragazze e ragazzi con età compresa tra i 19 e 25 anni ballavano, bevevano e si drogavano; la maggior parte divisi in gruppetti dove tutti si conoscevano, pochi in giro a far conoscenza ma comunque tutti in mezzo a una confusione senza precedenti.

Bulma Brief, 19 anni, figlia del più famoso scienziato del paese, anche lei molto intelligente, un vero genio e non solo, in quanto era invidiata molto per la sua bellezza caratterizzata da duo bellissimi occhi blu e strani capelli dello stesso colore.
Era corsa via dalla festa come un fulmine, con le lacrime agli occhi per la rabbia di scoprire quel porco del suo, ora, ex-ragazzo a fare le fusa con un’altra ragazza su uno dei tanti divanetti che c’erano alla festa. Non poteva crederci che sarebbe finita così, non si sentiva nemmeno triste ma solo arrabbiata e si rese conto solo dopo che non aveva avvisato nemmeno Chichi della sua decisione di tornarsene a casa, ma ora non gli importava voleva solamente uscire al più presto da quella strada che aveva imboccato senza pensarci. Quella zona gli metteva i brividi ma non sarebbe tornata alla festa, avrebbe preso un taxi se ne avesse avuto il tempo. Infatti si era sentita afferrare da dietro da un qualcuno molto robusto che la fece spaventare ancora di più quando emise quella sua risata gelida.
<< lasciami andare… >> urlò Bulma intenzionata a non arrendersi senza lottare
<< calma ragazzina…è inutile che ti dimeni tanto..ora noi due ci divertiremo … che ne dici?? >> aveva ghignato un ragazzo alto sui 24 anni con lunghi capelli verdi guardandola. Gli occhi di Bulma si stavano riempiendo di lacrime, cercava di dimenarsi inutilmente mentre il suo assalitore la toccava frenetico con una mano mentre con l’altra gli copriva la bocca e fu quando gli sfiorò le mutandine che Bulma gli morse la mano facendolo infuriare ancora di più.
<< puttana…come ti sei permessa?? >> gli aveva urlato prendendola per i capelli con violenza e tirandola su da terra.
<< Nooo…lasciami andare >> era disperata ed iniziò a piangere ancora più forte quando quel ragazzo le strappo il vestito e si apprestava a compiere lo stesso gesto per liberarla dalle mutandine. Bulma chiuse gli occhi per non guardare quello che gli sarebbe successo a breve ma improvvisamente si senti lasciar cadere a terra e quando riaprì gli occhi vide la sua migliore amica corrergli incontro con le lacrime agli occhi mentre il suo assalitore era steso a terra grazie ad un pugno di Goku; per sua fortuna si erano preoccupati ed erano venuti a cercarla. Bulma continuava a piangere abbracciata a Chichi e si irrigidì ulteriormente quando senti di nuovo la voce del ragazzo che si era rialzato
<< ora ragazzina non ho tempo per parlare anche con i tuoi amichetti…ti è andata bene ma non ti preoccupare.. ci rivedremo >> aveva detto prima di correre via.

Vegeta Sayan, 23 anni, figlio di uno dei più ricchi imprenditori del paese, ad accomunarli solo il nome e l’aspetto, nient’altro li univa e forse è stato proprio questo disinteresse del padre nei suoi confronti che lo avevano portato dopo la morte della madre a frequentare le così dette “cattive compagnie”, prima solo come spacciatore per Freezer, un altro ragazzo di due anni più grande, e ora da circa un anno anche come cliente.
Se ne stava seduto sul divanetto più isolato di quella stupida festa con ancora la manica della camicia tirata su fino a metà braccio e la siringa usata da poco a terra vicino ai suoi piedi quando non del tutto cosciente vide Freezer insieme a Dodoria avvicinarsi a lui.
<< Sai Vegeta, non mi è piaciuta affatto la tua decisone, sono quattro anni ormai che gestisci i miei giri e non puoi andartene così come se nulla fosse >> già perché lui era il migliore e proprio per questo era conosciuto come il Principe e il Principe non si fa comandare da nessuno, non ha padroni o almeno non più da quando aveva deciso di non occuparsi più dei traffici di Freezer.
<< non sono cose che mi riguardano, cercati un altro per smistare la tua roba, sono fuori..ora sono solo un cliente >> aveva risposto sprezzante Vegeta a Freezer senza tante cerimonie ma non poteva prevedere la reazione di quest’ultimo, il quale tirò fuori una siringa con all’interno una grande quantità di eroina. Non riuscì nemmeno a capire quali fossero le sue intenzioni che si ritrovo sopraffatto da Dodoria con il braccio sinistro bloccato.
<< Bene Vegeta…visto che ora sei solo un cliente.. ho un regalino per te….>> disse prima di somministrargli la droga. Non era passato nemmeno un minuto che Vegeta già si sentiva male, quell’ultima iniezione insieme alla sua precedente era veramente troppo, la vista si stava annebbiando vertiginosamente fino a perdere conoscenza.

  
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