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Autore: Carol_Bob    12/06/2013    1 recensioni
questa one-shot è ambientata nel futuro, nel momento in cui uno dei due innamorati sfortunati muore...
Se vi va leggete e lasciatemi un parere ;)
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio e Peeta è qui affianco a me nel letto, sta tremando, ha la febbre già da due settimane. Sono passati 60 anni dalla fine della rivolta, i nostri figli hanno trovato l'amore si sono sposati, sono andati a vivere entrambi nel distretto 2 per lavoro e ci hanno regalato due bellissimi nipotini.
Io è Peeta invece siamo rimasti nel distretto 12 nella nostra vecchia casetta. Con l'invecchiare Peeta non è cambiato, ora gestisce molto meglio i suoi incubi, ma la sua gentilezza è ancora smisurata. Io continuo ad amaro con tutta me stessa.
Da quando si è ammalato faccio di tutto per aiutarlo e l'idea che lui possa lasciarmi per sempre mi fa salire le lacrime agli occhi. Improvvisamente mi abbraccia. "Katniss" mi sussurra in un orecchio mentre rispondo all'abbraccio, "Peeta sono qui, non ti preoccupare va tutto bene" e lo stringo più vicino a me "Katniss,  me lo sento oggi è il giorno" le lacrime che minacciavano di sfuggirmi già da un paio di giorni mi bagnano le guance "Non... Non dire così, andrà tut...tutto bene..." Lui mi stringe con le poche forze che gli sono rimaste "Ti ricordi quel bacio, quello sulla spiaggia?"
Un singhiozzo mi scuote al ricordo, è stata la prima volta che lo avevo baciato IO perchè volevo e non per le telecamere.
È stato li che ho capito cosa provavo per lui. Non riesco a parlare, ma lui sa che me lo ricordo come se fosse ieri, continua a stringermi "Ti amo, non dimenticarlo mai, promesso? Qualunque cosa accada, ricordati che ti ho amata e che non ho mai smesso di farlo" detto questo mi posa in leggero bacio sulla fronte e ispira fra i miei capelli completamente bianchi. Sollevo lo sguardo e incrocio i suoi occhi buoni, gli stessi del ragazzo del pane che mi salvò la vita più di una volta. "Anche io ti amo" gli stampo un bacio dolce sulle labbra e lo stringo forte. "Addio Katniss, ti amo" dice e poi lo sento respirare un ultima volta fra i mie capelli.
Ora sono sola, come non lo sono mai stata.
 

Seppelliamo Peeta nel Prato dove abbiamo seppellito oramai vent'anni fa Haymitch, mia madre e Ranuncolo.
Non soffrivo così dalla morte di Prim, la mia dolce sorellina. 
Ho chiamato alcune persone per assistere alla sepoltura di Peeta e ora sono tutte davanti a me, che mi guardano con una espressione di vera tristezza in volto. I miei figli e le loro famiglie sono affianco a me, c'è anche Annie, il suo sguardo è perso come lo era una vota ma so che ce la sta mettendo tutta per restare lucida, al suo fianco c'e un ragazzo terribilmente uguale a Finnick, con i capelli color rame e quegli occhi inconfondibili. C'è anche Johannna. Ma so bene che l'unica persona che potrebbe aiutarmi a superare la morte dell'uomo che amo, l'unica persona che ho faticato a perdonare, la persona a cui non ho avuto il coraggio di scrivere per anni non verrà: Gale, il mio migliore amico, non lo vedo dalla fine della rivolta
.
La funzione comincia, tutti dicono delle belle parole per Peeta e quando arriva il mio turno mi blocco, niente sembra avere un senso, Peeta è morto, la mia stessa vita non è nulla senza di lui. Le lacrime ricominciano a scendermi sul viso. "Peeta, era un uomo unico, non solo per me perchè lo amo, ma per tutti, per la sua gentilezza, la sua sincerità e la sua forza. Lui era la mia roccia, e ora so che da lassù lui ci guarda ed è in compagnia di Prim. Probabilmente le sta preparando una torta... So che lui è insieme a  Finnick e sta vegliando su di noi e..." Non riesco a continuare, i singhiozzi mi riempiono i polmoni.
Nessuno si offre da appoggio per me perchè sono sempre stata quella forte, e tutti stanno soffrendo in silenzio. Cado in ginocchio e appoggio una mano sulla terra smossa che ricopre il corpo di Peeta. Una mano si appoggia sulla mia spalla poi sento una persona abbracciarmi, un odore di fresco e di foresta mi travolge "Gale" sussurro in un singhiozzo. Lui mi stringe a se è mi culla. Finisco le mie lacrime li nella sua camicia come avevo fatto tante volte quando da piccoli le cose non andavano bene e mi facevo prendere dallo sconforto. La sua presa è salda ma familiare e così capisco che lui non ha mai smesso di volermi bene. Tutti se ne vanno poco dopo e ci lasciano soli li sul Prato. "Non ti abbandonerò di nuovo Catnip, mi sei mancata, davvero tantissimo, sei la mia migliore amica." lo stringo di nuovo e chiudo gli occhi. Mi riaffiora alla mente il ricordo di noi due che ci incontriamo nel bosco, che ci aiutiamo, io che gli racconto della mia famiglia e lui della sua, i suoi occhi sempre attenti e quel giorno in cui tutto è cambiato. L'ultima volta che siamo stati insieme nel bosco prima di andare alla mietitura. Mi è mancato il mio migliore amico, ma so che ho provato per la sua mancanza, non sarà nemmeno lontamente paragonabile all'inferno che provo adesso per la mancanza di Peeta.
 
  
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