Chemical brother
Capitolo 1
ragazza alchimista
Non ho mai conosciuto mio fratello,
è scomparso prima della mia nascita. So solo che abita a Central city.
Ah!
Scusate. Non mi sono ancora presentata, il mio nome è Jamie, Jamie
Mustang.
Sto aspirando al ruolo di alchimista di stato. So che è strano per
una ragazza, ma è proprio quello che voglio diventare. Magari tra gli alchimisti
ce n'è anche qualcuno carino...
Insomma, un giorno come tanti partii per
Central, quando...
- A TUTTI I PASSEGGERI DEL TRENO! NON MUOVETEVI , C'è UN
PERICOLO!-
"Cavoli." pensai "non si può fare un viaggio tranquilli. Per
fortuna non ho nemmeno bisogno di disegnare il cerchio alchemico" Ma qualcuno mi
precedette. Vidi una luce accecante, poi più nulla.
Mi risvegliai in un
magazzino. Una sagoma avanzò verso di me.
- Uffa che noia. Un'altro
homunculus.- sbuffò La sagoma, che era piuttosto bassa.
- homun...che? Io non
sono niente di quello che hai detto. Sono una semplice ragazza.- Brontolai.
-
Ed- sussurrò un'altra sagoma MOOLTO più alta.- Mi sa che abbiamo sbagliato
persona. Quella non è un homunculus. E poi ha i capelli biondi.-
La prima
sagoma- Ed si avvicinò. Finalmente lo vidi in faccia. Poi urlai.
- MA TU SEI
EDWARD ELRIC, L'ALCHIMISTA D'ACCIAIO!!!-
- Beh, si, sono io.- mormorò Edward
imbarazzato. Di solito scambiavano suo fratello per l'alchimista d'acciaio.
-
Sai- dissi- ti immaginavo più alto!
- CHI SAREBBE IL MICROTARLO CHE NON SI
PUò VEDERE A OCCHIO NUDO?-
- Fratellone non ha detto niente del genere!-
Disse suo fratello, quello con l'armatura
- Fratellone? Vuol dire che lui è
più piccolo di te??- shignazzai.
Ed si incupì.
- Scusalo! Ma dicci, come
ti chiami?- disse il ragazzo con l'armatura.
- Mi chiamo Jamie, Jamie
Mustang.- Ed e suo fratello da normali si fecero tesi e si scambiarono
un'occhiata strana.
- Conoscete qualcuno con questo nome?- chiesi
speranzosa?
- NONONO! nESSUNO! vERO aL?- disse Edward rivolto a suo
fratello.
- Verissimo fratellone!- disse gocciolante Al (un'armatura può
gocciolare?)
- Pazienza, ci sono abituata.- Risposi.- Sapete dov'è Central
city? Voglio fare l'esame per l'alchimista di stato.-
Ancora una volta Ed e
Al si scambiarono uno sguardo strano, ma stavolta divertito, poi scoppiarono a
ridere.
- Una ragazza...alchimista di stato! ahahahah!-
- umpf!- sbuffai.
Poi battei le mani e le appoggiai a terra, facendo apparire una grande rampa di
scale.
- Come non detto- disse Ed
- ahah non sottovalutare mai il potere
delle ragazze carino!-
Mi allontanai verso l'uscita, poi mi volta e
dissi:
- Allora, mi volete dire dov'è Central city?-
-
S-subito!- Al mi corse incontro senza fiatare, ma a quanto pare Ed non si
fidava, e mi lanciò
un’occhiataccia. Io ci rimasi male, e mi rattristai.
-Andiamo!!!- disse Ed – Anche
noi dobbiamo andare a Central…non è vero Al?- A quanto pare aveva notato che ci
ero rimasta male.
-
G-grazie…- sussurrai.
Salimmo
sul treno diretto a Central, io mi addormentai.
Mi svegliai con il braccio di
Edward sulla mia testa.
- Mio
fratello quando si addormenta non si sveglia più!- bisbigliò
Al.
- Al.-
dissi sommessamente, in modo da non svegliare Ed- Tu non hai un corpo
vero?-
- Ah!-
sussultò- come fai a saperlo? Non l’avevo mai detto a
nessuno…-
- L’ho
intuito. Quando ho creato la scala un gradino ha battuto contro di te. Il suono
che ha fatto la tua armatura non era certo quello di un’armatura piena…-
dissi
-Eh?
cosa? Cosa è successo?- Ed si svegliò di soprassalto e vide il mio viso
preoccupato e al con la solita gocciolina di sudore.
-
Allora? Quanto manca?- mi ripresi subito, per non far capire a Ed che avevo
scoperto il loro segreto…
-
Ehm…praticamente siamo arrivati!- Mi rispose prontamente Al, per reggermi il
gioco.
Ed ci
guardò e disse:
-Al
siamo a East city. Praticamente MANCA ANCORA DUE ORE!!!-
-
Davvero? Non l’avevo notato!! Ehehe!- rispose Al.
-
Allora Jamie- si riprese Ed – perché vuoi diventare alchimista di
stato?-
-
Beh…- non avevo certo intenzione di dirgli che era per conoscerlo, va bene che
era basso, ma di un po’ mi superava!- Per ritrovare mio
fratello!
- Hai
scelto bene! Ehehehe!- rise Ed.
- Per
quale motivo?- chiesi, ormai sicura che quei due conoscessero mio
fratello.
- No, niente. Qualcuno nell’esercito
magari lo conosce.
Arrivati
a Central, Ed mi insegnò molte cose per fare in modo di farmi superare
l’esame.
Quando
il gran giorno arrivò, passai mezza giornata a prepararmi.
-
Uffa! Hai finito?? È sue ore che sei la dentro!- sbuffò
Ed.
- Ed,
guarda che l’aspetto è importante!- Alla fine mi decisi. Indossai una canottiera
bianca e una gonna nera.
- Oh!-
sussultò Ed
- Cosa
c’è? Ho qualcosa nei capelli?- chiesi
-
N-no, i tuoi capelli sono a posto, è che… vestita così mi ricordi una
persona.-
Arrivati
al quartier generale subito attirai l’attenzione. Molti uomini adulti mi
guardavano e sbuffavano.
- Ehi
acciao!- urlò un uomo.- ti porti appresso la ragazza?-
-
Breda ,non è la mia ragazza, è qui per fare l’esame!-
rispose
Breda
e Havoc, un altro soldato, si scambiarono un’occhiata e scoppiarono a
ridere.
- Lasciali perdere. Pensa che
loro non sono nemmeno alchimisti!- Mi rassicurò Al.
Arrivò
il momento di fare l’esame, e tra gli esaminatori notai un uomo con i capelli
neri, abbastanza giovane. Mi ricordava qualcuno, lo sentivo
vicino.
-Il
tuo esame sarà qualcosa di fuori dal comune! Dovrai cercare di scansare una
serie di oggetti molto pesanti, poi potrai mettere alla prova la tua alchimia.-
disse un uomo
All’improvviso
qualcosa nel soffitto si aprì e cominciarono a cadere massi pesantissimi.
Cominciai a saltarci sopra e , uno dopo l’altro, li traformavo in
cioccolatini.
Clap
clap! Qualcuno entrò nella sala, e tutti si alzarono.
-
state pure seduti!- disse l’uomo. – Ragazza, la tua esibizione è stata
straordinaria. Vai nello studio del colonnello alla fine degli
esami.-
L’uomo
con i capelli neri si alzò in piedi e mi disse di
seguirlo.
Io
avanzai, come attratta da quel giovane uomo. Arrivati nel suo ufficio mi disse
di sedermi. Poi:
-
Allora. Come ti chiami?- mi chiese
-
Jamie Mustang.- dissi sorridendo.
Qualcosa
nel viso dell’uomo cambiò, impallidì e cominciò a sudare.
-
C-c’è qualcosa che non va?- chiesi.
- No.
Niente. Chiamami Roy. Colonnello Roy.-
-
D’accordo! Allora, come sono andata?- domandi.
-
D’ora in poi ti chiamerai alchimista dell’acqua. Perché sei fluida e veloce come
lei.-
Saltai in aria urlando! Che bello!
Finalmente ero un’alchimista di stato!
Uscii
dall’ufficio sorridente. Ed mi corse incontro.
-
Allora,com’è andata? Ti hanno presa?- chiese
-Si!
Che tipo strano quel Roy. Non mi ha nemmeno detto il suo cognome!-
Risposi
- Già!
Che tipo strano!- dissero contemporaneamente Ed e Al.
Un
attimo dopo si avvicinarono Havoc e Breda.
- Ehi
ragazzina- mi disse Havoc.- Naturalmente non ti hanno presa!-
-
Sbagliato ragazzone!- Risposi. Poi battei le mani e le appoggiai a terra.
Comparve una gabbia che intrappolò quello sbruffone di
Havoc.
Breda
impallidì e scappò via!
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