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Autore: The Chemist    12/06/2013    3 recensioni
La sua ombra non si specchiava in nessun luogo, neppur nel suo cuore. Semplicemente, non esisteva.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA. SARA' RIPRESA IN SEGUITO.
Genere: Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 1 Prologo

 

 









Si sentì solo una porta sbattere, e un eco che rimbombava ovunque accompagnato dal ticchettio della pioggia che batteva sulla strada con forza, come se fosse stato in guerra con esso. Il ragazzo dai capelli biondi scendeva le scale con un movimento molto veloce e arzillo, per poi premere le sue fredde dita sul pulsante e aprire il cancello che lo portava fuori da casa sua. Non gli importava minimamente se la pioggia poteva bagnarlo, non gli importava di arrivare con un orrendo aspetto al suo appuntamento, non gli importava nulla. Era sicuro, che l’avrebbe accettato così per com’era.
Alzò il cappuccio della sua felpa e riparò le sue mani piccole e affusolate nelle tasche. Il suo sguardo era impossibile notarlo: era totalmente coperto dal cappuccio, e nonostante tutto, sapeva dove stava andando. Camminava a passo svelto sul marciapiede bagnato, nel quale, ogni tanto, incontrava qualche pozzanghera qua e là. Continuava a non importarsene, la testa era ricurva verso il basso, ma camminava con disinvoltura. Per essere abbastanza tardi, le due e mezzo di notte, egli non aveva affatto paura di ciò che poteva capitare.
D’un tratto un rumore si udì, Chester si girò di scatto, e vide una cornacchia svolazzare, fino a che non scomparì dalla vista molto limitata. «Volatili di merda.» Mormorò tra sé e sé. Non vi era nessuna macchina, nessun passante, se non qualche lampione che sprigionava una luce fioca per quella strada morta e dei pipistrelli che giravano intorno ad esse.
 
La casa in cui era appena entrato era cupa e tetra. Era malamente illuminata, ma sembrava che Chester non desse tanto peso a ciò. «Vieni, Chester.» Mormorò una voce femminile, molto vicina a Chester. Egli riusciva a sentire il proprio fiato sul collo, un fiato caldo, che l’abbracciava. «Sarai mio questa notte.» Continuò, per poi farlo distendere sul letto morbido, ricoperto da un piumone color corallo.
«Spogliati.» Le ordinò, mentre lui si tolse la maglia attillata, accompagnata dalla felpa. Camilla iniziò a baciarlo, partendo dalle labbra fini e fredde, passando per il collo, petto, pancia, ornata da peli messi in fila indiana finendo sull’ombelico. Si fermò, e con un leggero sorriso in volto, si alzò. Sensualmente, si tolse la maglietta nera a mezze maniche, e il pantaloncino di jeans, lasciandolo cadere ai suoi piedi. Non aveva altro che il suo intimo addosso. Il suo fisico era esile, e la sua pelle era candida, nonché fredda. Chester amava alla follia la sua pelle fredda, così agghiacciante. «Vieni qui.» Prese la sua mano e la tirò a sé, premendo quanto bastava per farle sentire la sua erezione in attesa di un rapporto. La baciò con forza, facendosi strada nella sua bocca, le salive si univano, anche la loro lussuria. Non vedevano l’ora, di unirsi nel più profondo di loro stessi.






 

   
 
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