Haloa!!
Siamo Lovva_chan e Bad Girl e vi
regaliamo una piccola ff natalizia (anche se un po’ in
ritardo… ^^”) Ecco a voi
il primo capitolo e non fatevi illudere : sarà ricco di
sorprese!
Buona Lettura !!
Ps: Curtis OOC
VACANZE.
La parola che in Curtis suscitava più gioia che un coniglio
ad
un incontro di vegetariani, ultima campanella dell'anno ... il ricordo
di quel
suono aleggiava ancora nitido nella testa della ragazza ... seppure
fossero
passati 3 giorni...
Una ragazza
sui vent'anni entrò in salotto sorridendo, in braccio un
bambino dai capelli
biondi e gli occhi color ametista che doveva avere si e no sei anni
-Ciao
Curtis!- esclamò sorridendo non appena vide la ragazza.
-OH NO!!
SANTA PEPPA! ZIETTA, A NATALE , IL MOCCIOSO NON LO VOGLIO!!!!!!
-sbraitò.
Il
bambino
la fissò, lentamente gli occhi gli si riempirono di lacrime,
finché non scoppiò
a piangere liberandosi dalle braccia della madre per correre ad
abbracciare le
gambe di Envy-DADA'!-.
-Che
succede piccolo?-chiese Envy preoccupato.
Il
biondino alzò il viso, gli occhi arrossati e pieni di
lacrime-Non mi
vogliono...-piagnucolò stringendo una gamba del padre.
Alessandra
sospirò e lo prese in braccio porgendolo ad Envy-Tesoro,
pensaci tu...-.
Il
piccolo
tese le braccine verso il padre tirando su col naso-Dadà...-.
Nathan
scoppiò in un pianto disperato e si dimenò
nuovamente per poi correre verso la
porta-Andiamo a casa...-.
La madre
sospirò-Ok Nathan...-lo riprese in braccio ed
aprì la porta -Buon natale
Curtis, il nostro regalo e sotto l'albero, scusa se l'impacco
è orribile, ma
l'ha fatto Nathan...-detto ciò trascinò via Envy
richiudendosi la porta alle
spalle.
-.....alleluia...
il moccioso è spartito!!!!!-.
-CURTIIIIIIIIIIIIIIIIS!!!!
-.
-addio
pace..-.
-PERCHE'
HAI FATTO PIANGERE NATHAN????????- -sbraitò il moro.
-QUEL
MOCCIOSO MI SPACCA I COGLIONI!! NON VOGLIO AVERE RAPPORTI CON
QUALCUNO CHE PUZZA DI LATTE E NON HA ANCORA UN Q.I SVILUPPATO!
....allora
perchè sto parlando con te??-
Edward
afferrò un pacchettino malforme e se lo rigirò
fra le mani-Oh,
l'ha fatto Nathan per te!-esclamò -Ma dato che è
un moccioso non penso vorrai
il suo regalo!- aprì la pattumiera e lo gettò
dentro per poi richiuderla e
andarsi a sedere sul divano.
-......grrr.....
-
-Ed....
-chiamò piano il suo compagno con un mefistofelico piano in
mente.
Edward
sospirò -Peccato però quel bambino è
sfortunato, sai Curtis,
l'anno scorso non c'eri, però Nathan il natale non lo
passò con noi, perchè
prese una bruttissima influenza, lo ricoverarono
d'urgenza...-chiuse gli occhi e appoggiò la testa al
cuscino-Poverino, non
riesce a passare un natale in famiglia, mi domando se l'anno prossimo
ci sarà,
con la malattia che ha, potrebbe morire da un momento all'altro...-
restò in
silenzio aspettando l'esito delle sue parole
Curtis
era rimasta in silenzio, mascella a terra , occhi sbarrati e la
coscienza che chiamava vendetta al cospetto del cielo -..... non me ne
frega
nulla...-tentò di ricomporsi.
-povero
bambino...- replicò il moro.
-ok...-sussurrò
Edward-Fa come vuoi, non ti obbligherò a sopportarlo-
-....e
fai bene ....-ringhiò.
Il biondo
si alzò e la fissò duramente -Io però
non passo il natale in
casa con te-
-...fa
come ti pare... basta che vai a scopare con zietto Roy da un'altra
parte..-
Edward
strinse i pugni -Come puoi comportarti così Curtis? Ti aveva
perfino preparato un regalo...-
-.... hai
presente il Grinch?-
-che ci
azzecca quello ora??-domandò il moro.
-Bene!-
afferrò i regali di Curtis e li gettò nel camino.
-.....uff
..che noioso che sei....-.
-Sarò
noioso, ma per lo meno io cerco di far passare un natale felice a
quel bambino!-
-io quel
bambino non lo posso vedere ! più lontano sta da me meglio
è!- esclamò .
Il
telefono squillò e Edward fissò Roy-Rispondi tu!-
-va
bene... pronto? ..si ... CHE COSA ???? CORRIAMO SUBITO!
-posò il
telefono- ED DOBBIAMO CORRERE IN OSPEDALE!!-.
-NATHAN
HA AVUTO UN MALORE !-urlò prendendo la giacca e quella del
biondo.
Edward
s’infilò rapidamente la giacca e prese un pacco
regalo da sotto
l'albero-ANDIAMO ROY!-
-buon
viaggio!- li salutò la castana con un cenno della mano.
Il biondo
tentò di non replicare e si fiondò all'ospedale
-ALE!- urlò
raggiungendo la donna che singhiozzava istericamente.
-Roy! Ed!
-gli corse incontro Envy.
Ale si
lasciò cadere a terra coprendosi il viso con le mani-TRE ORE
DI
VITA! L'UNICA COSA CHE ANNO SAPUTO DIRE!- urlò singhiozzando
più forte.
Edward
guardò Roy-Portiamolo a casa, gli faremo aprire i regali! Ti
scongiuro Roy, chiama Curtis e dille di uscire- nel frattempo prese in
braccio
il piccolo e trascinò la bionda fino a casa,
entrò buttando giù la porta con un
calcio e posò Nathan sul divano.
Il
bambino aprì gli occhi respirando a mala pena -Zio...-
sussurrò.
Alessandra
gli accarezzò la testolina piangendo-Shhh...-
-...ma
che diavolo.....-la castana entrò nella stanza...-ok me ne
vado
che è meglio ..- e prese la giacca.
Edward
afferrò un pacco e lo porse al bambino sorridendo e
trattenendo le
lacrime -B...Buon Natale Nathan...-.
Il
bambino strinse il pacco e lo scartò lentamente,
finchè non ne fece
uscire fuori un coniglietto di peluche che abbraccio sorridendo
leggermente-Azzie Zio Ed, azzie zio Roy...- tossì di nuovo e
li fissò.
Ale
strinse la mano di Envy singhiozzando -Dagli il nostro regalo
tesoro...-
-certo
amore...-da dietro la schiena fece apparire un pacco colorato.
Curtis
guardava la scena da lontano.....
Il viso
del bambino s'illuminò prima che riprendesse a tossire
sputando
altro sangue, la bionda lo prese in braccio e si sedette sul divano
stringendolo a se -Su, apri il regalo della mamma e del
papà...-sussurrò.
Nathan
prese il pacco e lo scartò, fissando un paio di guanti con
dei
cerchi alchemici disegnati sopra -Belli...- sussurrò
tossendo ancora.
-sono
come quelli di zietto Roy...-affermò Envy.
Il
piccolo sorrise e li strinse assieme al coniglietto
-Grazie...-sussurrò accoccolandosi contro la madre, che lo
strinse continuando
a piangere.
-Dadà...
ti siedi con noi?-chiese Nathan.
Edward
strinse Roy piangendo silenziosamente.
-certo!-
assecondò la richiesta del bambino il ragazzo dagli occhi
ametista.
-tsk...-
fece la castana , per poi uscire sbattendo la porta di casa .
Alessandra
appoggiò la testa sulla spalla di Envy continuando ad
accarezzare la testa del piccolo, che aprì un attimo gli
occhi -C...Curtis...-
sussurrò.
Edward
strinse maggiormente Roy e cominciò a singhiozzare.
Fuori di
casa, Curtis cominciò a camminare verso il parco di Central
City.
Odiava il
Natale.
Odiava
vedere le facce allegre e felici dei passanti, carichi di doni da
portare ai propri cari.
Odiava il
Natale, perchè le aveva portato via qualcuno di
importante....
Nathan
cercò di alzarsi come a voler raggiungere la cugina
-Dadà...-
sussurrò.
-cosa
c'è?-
Il
bambino si accasciò respirando sempre menò
-Curtis...- sussurrò
nuovamente.
Ale
singhiozzò come non mai e lo strinse forte -Nathan...-.
Edward
uscì di corsa in cerca di Curtis, l'avrebbe costretta almeno
a
farsi vedere dal bambino
La
ragazza camminava a testa bassa ..... Kyle... solo quel nome a
ripetersi nella sua testa ... il suo migliore amico... scomparso il
giorno di
Natale ...
Curtis
detestava il Natale.
Il biondo
le afferrò il braccio, senza vergognarsi di piangere e la
vece
voltare -Stà chiedendo di te...- sussurrò
-Capisco che lo odi Curtis... Ma ti
scongiuro...-.
In quegli
istanti, nella piccola casa Nathan tossì per l'ennesima
volta e
sorrise debolmente -Mamma... Papà?-
-cosa
c'è piccolo mio?-chiese dolcemente Envy, mentre alcune
lacrime
cominciavano ad uscire.
-Vi
voglio bene...-sussurrò lasciando ricadere il braccio.
Ale lo
strinse a se scoppiando in un pianto isterico -NATHAN!- urlò
stringendolo maggiormente.
-NATHAN!!!-urlò
Envy piangendo.
Per
strada invece Curtis dava battaglia, più arrabbiata che mai.
-NON ME
NE FREGA NULLA DI QUEL MOCCIOSO!-sbraitò la castana.
Edward le
diede uno schiaffo -Abbi rispetto, per una madre che lo ha
visto nascere e adesso lo stà vedendo morire, potresti
almeno cercare di farti
vedere...-.
Curtis
rimase impassibile - la cosa non mi riguarda. Di quel moccioso non
me ne frega assolutamente nulla-.
Il biondo
stava per replicare quando gli squillò il cellulare, rispose
e
non appena lo chiuse tirò un pugno al muro singhiozzando
–DANNAZZIONE PERCHE’?
ERA SOLO UN BAMBINO PERCHE’ DIAVOLO E’ MORTO?-
urlò.
La
castana fu scossa da un fremito... un momento già
vissuto…
-... bene
... ora lasciami andare ... -scrollò il braccio per levarsi
di
dosso la mano delle zio.
Edward la
mollò -Credevo di averti cresciuta in modo diverso
Curtis...-
gli diede dei soldi e si voltò di spalle -Mangia e va a
dormire a casa di un'amica,
sono sicuro che non te ne fregherà nulla di venire a dargli
un ultimo
saluto...- sussurrò per poi correre a casa, dove
un’Alessandra in piena crisi
stringeva Nathan.
Curtis
gettò i soldi nella spazzatura, per poi dirigersi al vecchio
luna
park ,dove era solita giocare con LUI....
-.....
non ce l'ha fatta.....-sussurrò Envy.
Il biondo
strinse Roy e singhiozzò -Un bambino così
piccolo...-.
La donna
lo strinse più forte a se -Non è giusto...-.
-mi
dispiace tanto ...... -pianse Roy, abbracciando la sorella.
Alessandra
lo strinse affondando il viso nella sua camicia.
Edward
coprì il piccolo corpo e sospirò asciugandosi le
lacrime.
-....povero
piccolo mio...-sospirò l'homunculus, accarezzando il
corpicino ancora caldo .
La bionda
lasciò andare Roy e strinse la mano di Envy -Perdonami
Envy...-
sussurrò -Se non fossi stata così inadatta... Lui
sarebbe qui...-
-noo...
non dire queste sciocchezze ! -la rassicurò stringendola.
Singhiozzò
e si accoccolò -Odio il natale...- sussurrò
stringendogli il
top con una mano -Lo odio...-
-......queste
parole mi ricordano tanto quelle di un'altra
persona....-pensò a voce alta il moro, l'unico a conoscere i
veri sentimenti di
Curtis in quel momento.... l'unico a conoscere la storia....
Edward
sospirò a abbracciò Roy -Noi alchimisti non siamo
dei, ma come
possiamo accettare tutto questo? Aveva solamente due anni...-
-.....la
morte colpisce indistintamente grandi e piccoli.....-
-Però
è crudele... - sussurrò, poi si voltò
sentendo la porta di casa
aprirsi e strinse maggiormente Roy fissando Curtis.
Alessandra
singhiozzò maggiormente e strinse Envy -NON E' GIUSTO!-
urlò
battendo un pugno sul petto dell'homunculus.
-....che
branco di sciocchi ... piangere per qualcuno che non è
più tra
noi.. che cosa ridicola ..-li sbeffeggiò . Curtis non aveva
mai pianto.. lei
non piangeva mai ... - solo perchè era un bambino credete
che non possa morire
? -.
Edward
fissò la ragazzina -Chiedi scusa Curtis, subito!-.
La bionda
si morse il labbro e non fiatò singhiozzando silenziosamente.
- ma
nemmeno per idea! io non chiedo scusa a nessuno! nessuno ha mai
chiesto scusa ai genitori di Kyle per la sua morte, e non
sarò di certo io a
chiedere scusa alla madre di un morto-detto questo si voltò
e se ne andò in
cucina. Il suo sguardo era cattivo....
Ale
strinse forte Envy per poi cadere a terra priva di sensi.
Il biondo
la sorresse e la poggiò sull'altro divanetto -Non ha
retto...-sussurrò.
-...Curtis....
-sospirò Roy guardando tristemente verso la porta della
cucina.
Edward
fissò Roy -Io giuro che la schiaffeggio per bene,
può avere tutte
le ragioni del mondo, ma non le permetto di dire certe cose, deve
portare
rispetto per il dolore altrui!-
-...Edward....
lasciala perdere....-lo ribeccò il moro.
-Io non
lascio perdere!- ringhiò il biondo -Stiamo parlando di tua
sorella, che ha visto morire fra le sue braccia suo figlio, e tu non le
dici
nulla per come si è rivolta!- si alzò e
andò in cucina, senza degnarla di uno
sguardo aprì la pattumiera e la svuotò, non
facendo caso ad un piccolo
pacchetto bitorzoluto che cadde a terra, afferrò la busta ed
uscì di casa
sbattendo la porta.
-....
quello è pazzo...-sospirò scocciata la ragazza.
Si
alzò per prendere un bicchiere d'acqua ,quando
notò il piccolo
pacchetto.
La carta
colorata era piena di gattini di tutti i colori, si vedeva che
era stato impacchettato da mani inesperte, era pieno di nastro adesivo.
Lo
raccolse e lo riconobbe immediatamente: era il regalo di quel
moccioso.
Lo
buttò malamente sul tavolo , prima di prendere un bicchiere
d'acqua e
avviarsi verso la sua camera.
Ma una
voce nella sua testa la incitava a tornare sui suoi passi.
Il pacco
si aprì leggermente, mettendo in mostra l'angolo di quella
che
doveva essere una cornice tutta decorata.
Si
avvicinò al tavolo e scostò
leggermente la carta da regalo.
Una foto,
fatta il giorno del secondo compleanno di Nathan, entrambi
avevano un'espressione felice, malgrado fossero stati obbligati a fare
quella
foto ridevano, la cornice era tutta decorata con gattini e
fiocchettini, lavoro
sicuramente fatto a mano.
Le mani
le tremavano, mentre il cuore subiva una rapida accelerata.
Ricordava
quel giorno... lo aveva aiutato a spegnere le candeline ... era
stata lei a regalargli la giacchetta che teneva addosso....
Nathan
rideva felice, mentre si aggrappava a lei, quel giorno Roy
finì di
faccia nella torta, ecco perchè ridevano come matti.
Curtis lo
teneva in braccio, sorridente .....
Ma cosa
stava facendo?
Era forse
impazzita ?
Non
poteva permettere al ricordo di Kyle di portarle via .... una delle
persone senza la quale non poteva vivere.
Lo
avrebbe fatto per LUI....
Sbattè
la porta della cucina precipitandosi in salotto.
Ale era
distesa ancora priva di sensi sull'altro divanetto.
-LEVATEVI
DI MEZZO VOI DUE E PORTATE VIA
La donna
strinse gli occhi aprendoli, scattò a sedere e corse
affianco
del suo bambino, lo prese in braccio e lo strinse a se -Envy ti
supplico
andiamo a casa...-
-LASCIA
LI IL BAMBINO E SPARITE,TUTTI E TRE-fece categorica Curtis ,
sguardo glaciale.
-Che vuoi
fare Curtis?-chiese preoccupato il moro.
Ale
strinse maggiormente a se il bambino -No...- sussurrò
indietreggiando.
-NON LO
RIPETERO' UNA SECONDA VOLTA: SPARITE E LASCIATE LI IL BAMBINO,
IMMEDIATAMENTE.-
-HO DETTO
DI NO!- urlò la bionda.
Curtis la
tramortì, afferrando al volo il corpo freddo del piccolo,
privo
di vita.
-ora
sparite pure voi.. e portate via la zia...ora-
Ale cadde
a terra priva di sensi, alcune lacrime le rigarono
inconsciamente il viso -Nathan...- sussurrò.
-cosa
vuoi fare Curtis?-fece sempre più preoccupato Roy.
-non fate
domande e sparite da qui. Se incontrate lo zietto Ed
impeditegli di tornare a casa , chiaro?-domandò glacialmente.
La bionda
aprì gli occhi e si rialzò traballando -Curtis
dammi il
bambino...-.
-SPARITE
!- dicendo ciò, creò una mano con l'alchimia che
li buttò fuori
di casa.
-CURTIS!!!-la
chiamò Envy.
Ale
tirò un pugno alla porta -CURTIS! NON FARE PAZZIE, DAMMI IL
BAMBINO
ADESSO!-.
Curtis
ignorò totalmente le richieste disperate della zia,
cominciando a
tracciare i vari cerchi alchemici.
Uno dopo
l'altro........ ed ecco quello finale.
-CUTIS TI
SCONGIURO!- urlò singhiozzando -NON FARLO!-
Pose il
bambino al centro di esso e sussurrò poche semplici parole:
-addio Kyle.....- una lacrima, un battito di mani ed una luce accecante
.
Il
portale era davanti a lei...
-ECCOMI
QUI A RIPREDERMI MIO CUGINO CON O SENZA IL VOSTRO
PERMESSO!-sbraitò aprendo con le sue sole forze l'enorme
portale.
Mille
mani la afferrarono.... ed il prezzo fu pagato.....
Metà
cuore ed il braccio sinistro.....
Nathan
aprì gli occhi sbattendo le palpebre, mise a fuoco la figura
accanto a se.
Giaceva
accanto a lui, i capelli che le ricadevano sul viso e sparsi per
terra, una ragazza senza un braccio.....
Edward
stava finendo di fasciarle la spalla, non appena lo vide sveglio
gli sorrise -ALE! ENVY, SI E' SVEGLIATO!- urlò.
La bionda
si precipitò nella stanza e lo strinse a se singhiozzando
-Nathan...-.
-MAMMINA!-
urlò il piccolo accoccolandosi.
-piccolo
mio!!-accorse anche Envy.
Curtis
lasciò la stanza per andare ad accomodarsi nel salotto.
Nathan si
liberò dall'abbraccio e rincorse la cugina, per poi fermarsi
di
fronte a lei, addosso la stessa giacca ritratta nella foto.
-che vuoi
tu?-chiese senza degnarlo di uno sguardo.
Il
piccolo abbassò lo sguardo e le mise sulle ginocchia il
regalo -Buon
Natale Curtis... - sussurrò con le lacrime agli occhi, le
asciugò in fretta e
si diresse in cucina.
Curtis
osservò il regalo, per poi alzarsi, raggiungere il piccolo e
donargli il proprio regalo...
Nathan la
fissò meravigliato -Per me?- chiese titubante.
-tieni
pulce…certo che è per te.. -disse scompigliandoli
i capelli.
Afferrò
il pacco e lo scartò.
Un
maglioncino fatto a mano dalla stessa Curtis....
-ora non
potrò più fartene uno, quindi spero ti piaccia
questo...-
Lo
fissò -Che cos'è?- chiese rigirandoselo fra le
mani
-è
un maglioncino di lana fatto da me ...se non ti va non c'è
bisogno che
lo indossi..-
-E' un
maglioncino?- chiese con un piccolo ghigno sulla faccia, inutile,
era come il padre.
-si.... -
-A me
sembra più un ammasso di lana informe...-
sussurrò -PAPA'- urlò
-VIENI IN SALOTTO PER FAVORE?-.
-....dannata
pulce....-borbottò.
-che
c'è piccolo?- chiese accorrendo l'homunculus in salotto.
-Mi aiuti
a metterlo?- chiese indicando il maglioncino.
-ma
certo! ma pensa che bel regalo! -e glielo fece indossare.
Si
guardò -Oh beh, a parte il fatto che è rosa... Mi
piace...- disse
sorridendo e abbracciando le gambe della cugina -Grazie Curtis...-
sussurrò.
Haloa!!
Come vi
sembra ?? Il prox cap vi saranno sorprese su sorprese! Non perdetelo!!
Vi lovviamo tutti
moltissimo!!
Bye Bye Kiss ^_^