13/06/2013
1 recensioniUn ultimo saluto alla luna, un ultimo addio al fiume gorgogliante che sfuggiva alla presa della diga, alle vette innevate ed al profumo dei fiori.
La ragazza si incamminò verso casa con il viso bagnato dalle lacrime e il cuore appesantito dai troppi sentimenti contrastanti.
Il giorno dopo avrebbe abbandonato Magnolia, la stessa città dove aveva vissuto negli ultimi anni e con lei tutti i suoi amici e lui, quello che tra tutti gli era stato il più vicino possibile… Natsu.
Era sopravvissuta a talmente tante avventure da potersi credere immortale, ma l’immane dose di pensieri e turbamenti che afferravano il suo cuore e lo schiacciavano con il loro peso le facevano intendere che era solo un semplice essere umano.
Se ne stava andando, avrebbe lasciato un vuoto nel suo animo come uno spazio tra due rette parallele destinate a non incontrarsi mai: in altre parole, incolmabile.
Ora era seduta sotto la grande quercia ripensando a quando, la sera prima, aveva comunicato alla Gilda di Fairy Tail la sua partenza. Nessuno l’aveva presa bene e Levy era scoppiata in lacrime, invece Natsu aveva preferito andarsene. Poi ci furono i saluti ed il congedo; il simbolo di Fairy Tail sulla mano rimase lì a dirle… ‘’tu non sei sola Lucy, c’è Fairy tail che ti aspetta”
I primi raggi del sole iniziarono a tingere l’orizzonte, l’alba era sempre stato il suo momento del giorno preferito… inspirò profondamente beandosi del calore dell’astro.
Prese le sue valigie e si incamminò verso la stazione di Magnolia… passò davanti a Fairy Tail, il suo cuore la spinse ad entrare, ma se l’avesse fatto non sarebbe più stata in grado di partire.
Arrivò alla stazione ed il tempo dei tentennamenti era finito, il treno arrivò e lei, da brava passeggera, caricò i suoi bagagli.
Si sedette al suo posto, aggiustò una ciocca di capelli biondi che le era scivolata sul viso ed il veicolo partì sottraendola all’affetto della sua famiglia.
Cinque mesi dopo la ragazza era tornata dal suo nuovo lavoro nella sua nuova abitazione.
Aprì la porta di casa, lasciò la borsa in cucina ed andò nella camera da letto per prendere sostituire gli scomodi vestiti dell’uniforme con un paio di shorts e una canotta.
Nel suo piano per la giornata non erano ammessi gli imprevisti, eppure quel fattore subentrò con tale forza distruttiva quanto quella di un incendio.
Sdraiato comodamente sul suo letto stava lui: il ragazzo dai capelli rosa che non l’aveva nemmeno salutata quando lei se n’era andata.
Natsu.
Si alzò e si sedette a gambe incrociate sul letto, le regalò uno dei sorrisi che solo lui sapeva fare e poi disse.
- Né Lu, alla Gilda tutti sentono la tua mancanza, che dici, torni?
- Come ha fatto a trovarmi? Non avevo detto a nessuno dove mi sari diretta!- esclamò quella sbalordita.
- Io ti troverò sempre Lu.
ANGOLINO DELL'AUTRICE CHE SI E' SVEGLIATA PRESTO STAMATTINA
Kon'nichiwa minna!
Come state?
Sono tornata con questa flashfic che avevo scritto un po' di tempo fa, ieri finalmente avevo deciso di pubblicarla, ma per una serie di circostanze mi sono ridotta ad oggi.
Grazie a coloro che l'hanno letta e se vi va, lasciatemi un piccolo commento nel box qui sotto mi aiuterebbero a migliorare.
Con affetto, arimika