Titolo: Occhio non vede.. Blaine Anderson te lo dice.
Personaggi: evil!Blaine Anderson, Quinn Fabray, Sebastian Smythe, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sam Evans, Rachel Berry, Finn Hudson.
Personaggi secondari: Beth Corcoran, famiglia Hummel-Hudson, Brittany Pierce, famiglia Fabray, famiglia Berry.
Pairing: Sequinn!adultery, Quam, Finchel, Brittana, Sebtana, Klaine, Faberry, Quinntana, Finntana, Pezberry, Seblaine, Kurtbastian.
Rating: Arancione – potrebbe variare in alcuni capitoli.
Note: a fine capitolo, buona lettura, JustAWarbler <3
Ciao, sono il bellissimo, fantastico e leggendario Sebastian Smythe, non prenderla sul personale, ma se non rispondo è perché probabilmente ho qualcosa o qualcuno di meglio da farmi, quindi se proprio ci tieni a ricordarmi chi sei e a farmi i tuoi complimenti.. parti dopo il bip. Bip
Sebastian e il suo ego smisurato. Kurt lo stava ascoltando per la terza volta, sperando che fosse la volta giusta e che prendesse quel benedetto telefono in mano e rispondesse. Stava per ricordare al francese di richiamarlo quando avrebbe trovato un po’ di tempo, ma rimase spiazzato quando questo rispose.
« Pronto? » disse, la voce impastata dal sonno.
« Ah, quindi sei ancora vivo, Mangusta? »
Sebastian sospirò e Kurt sentì un click. Poteva quasi immaginarselo mentre accendeva la luce di una abatjour vicino al letto del suo compagno di una notte e scriveva un bigliettino di scuse per poi filare via.
« Si, sono ancora vivo. »
« Peccato.. – rispose Kurt ironico – ..pensavo che dopo quella volta decidesti di cambiare. »
Il francese ridacchiò voltandosi verso la sua compagnia, tanto Kurt non poteva vederlo.
« In realtà sono cambiate tante cose, non passo più da un ragazzo all’altro.. »
« Dalla tua segreteria telefonica non si direbbe, sai? »
« Beh, sinceramente non ricordavo nemmeno di averne fatta una, ma sono sicuro che il motivo per cui mi hai lasciato tre chiamate in mezz’ora non riguarda la segreteria. »
Kurt arricciò il naso sconfitto. Naturalmente non aveva chiamato per quello.
« No, infatti, non è per questo. Ho trovato una cosa e.. credo che dovresti vederlo. Tu e tutti gli altri. »
Sebastian perse un battito. Poteva sentirlo quel silenzio nel suo petto. Erano passati tre anni e ancora aveva voglia di parlarne? Quale pazzo vorrebbe continuare a parlare della morte del proprio fidanzato? Se fosse successo qualcosa a Quinn non ne avrebbe mai parlato a nessuno, avrebbe nascosto il dolore dietro un sorriso, come sempre. Ma Quinn non era la sua fidanzata, tantomeno Santana o qualsiasi altra persona sulla terra.
Portò una mano tra i capelli della bionda e li accarezzò con delicatezza.
« Saremo li tra un’ora. »
« Saremo? »
« Storia lunga. »
Kurt annuì ricordandosi solo più tardi che Sebastian non poteva vederlo, quindi mugugnò qualcosa e agganciò. Dopo svariate occhiate a quella busta ormai aperta portò lo sguardo al soffitto tentando di reprimere le lacrime.
Quinn.. Quinn svegliati. » sussurrò quasi impercettibile Sebastian.
La bionda si portò le mani sugli occhi e li stropicciò. Sebastian sorrise, sembrava un cucciolo appena nato.
« È già l’ora? »
« Si. »
« Ma dai, Seb. Sam non se ne accorgerà nemmeno che non sono a casa. »
« Oh, immagino, comunque devi tornare a casa, perché ha chiamato Kurt. »
Quinn si mise a sedere appoggiando la guancia sulla spalla del francese. Che c’entrava Kurt con loro due? Sebastian notò l’espressione palesemente confusa della bionda e si prese la briga di spiegarle la situazione e quello che secondo lui poteva aver trovato Kurt.
Dopo vari tentativi il francese riuscì a mandarla a casa sua, dal suo ragazzo nonché convivente, per raccontargli l’accaduto e quindi partire immediatamente per casa Hummel.
New York non è uno sputo, Hummel. Dove si trova casa tua? –Santana
Kurt sorrise divertito, dopo tanti anni Santana era rimasta la stessa, non era cambiata di una virgola, almeno caratterialmente.
Ricordi la NYADA? Arriva li e vengo a prenderti io. –Kurt
Pochi secondi dopo arrivò un altro messaggio. Di questo passo sarebbe arrivata all’ora di cena del giorno dopo.
Non sono idiota, Kurt. Posso trovarla anche da sola.. ma immagino che così faremo prima, quindi ti aspetto alla NYADA. –Santana
Sempre la solita.
Si mise a sedere aspettando un altro messaggio in cui Santana gli avrebbe detto che era arrivata a destinazione. Dopo l’incidente aveva tagliato i ponti con tutto il gruppo, anche se infondo lo sapeva che era accaduto per colpa sua, che se non avessero bevuto così tanto avrebbero potuto evitare quell’incidente. Eppure quando era arrivata quella busta, senza mittente, anonima, la curiosità gli era venuta e l’aveva aperta. C’era un CD. Lo mise nel lettore DVD che Blaine gli aveva regalato qualche anno prima e un urlo di paura fuoriuscì dalle sue labbra. Blaine era seduto su uno sgabello, o forse stava in piedi, un ghigno crudele in volto. « Vi sono mancato? »
Angolo dell’autrice: si, lo so cosa state pensando(?), ma del resto siamo in estate, quindi usiamola al meglio! (?) okay, Blaine cattivo mi piace troppo, Blaine cattivo dall’oltretomba un po’ mi inquieta ma mi affascinava allo stesso tempo, quindi eccoci qua LOL(?) La storia si ambienta a New York (davvero?) dove tutto è cominciato. Dimenticate tutto quello che sapete su questi personaggi, okay non tutto(?) diciamo solo che alcuni personaggi, come per esempio Beth, potrebbero esserci ma ecco, con un padre diverso da Puck(?) vabbè, questo angolo è davvero confusionario lol, quindi chiudo salutandovi tutti e augurandovi un buon inizio vacanze <3