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Autore: Lili Horan93    14/06/2013    1 recensioni
Trust me significa fidati di me. Fidati di me perchè la protagonista dovrà imparare a fidarsi delle persone giuste. Lei in passato si era fidata troppo e ne aveva pagato le conseguenze così, si è ''chiusa'' in se stessa. Ogni volta che un ragazzo si interessava a lei, non solo come amica, lei scappava sempre, non credendo più a nessun sentimento tranne che a quelli che provava lei! Imparerà a fidarsi della persona giusta? Potrai scoprirlo leggendo :)
PS: I protagonisti maschili sono i... THE VAMPS ^.^
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Mpreg, Tematiche delicate
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Salvee gente! Inizio questa storia dicendo che è su i The Vamps e che li conosco da un po’ prima di natale, però solo recentemente sono diventata una Vampettes ^-^ Bene iniziamooo.. Buona lettura :)


Mi abbracciò, ma non era il solito abbraccio. La sua testa era poggiata sull’osso del mio collo, sentivo il suo mento, e le sue braccia mi avvolgevano. Ero così vicina a lui che sentivo il suo cuore e quell’abbraccio era fatto con il cuore! Mi vennero i brividi, infatti feci un sussulto, ma lui mi accarezzo delicatamente i capelli, avvolti in una coda bassa, facendo sempre lo stesso movimento con la mano per tranquillizzarmi. In alcuni momenti mi usciva un singhiozzo per il precedente pianto che solo la sua dolcezza era riuscito a far cessare. Stemmo in quella posizione per molto tempo, almeno questa era la mia sensazione, ma mi servivano proprio quei minuti solo per me.
Mi sorrise, staccandosi da me, ma non l’avevo mai sentito più vicino. 
‘’Grazie’’ fu tutto quello che mi uscii. Ero immobile, ancora a ripensare se stessi sognando o no.
Il silenzio sprofondò. Anche se fuori da quel bagno c’era una gran confusione, per me c’erano solo i miei pensieri e la dolcezza di lui.
‘’Io vado. Ci si vede’’ mi disse aprendo quella porta verdognola, facendo entrare un po’ di luce della stanza accanto.
Come aveva potuto dirmi solo ‘’Io vado. Ci si vede’’ dopo l’abbraccio che mi aveva dato lui, all’improvviso, e non viceversa. Forse avevo sentito solo io quelle emozioni oppure mi ero semplicemente fatta una pippa mentale perché in quel momento ne avevo bisogno.
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‘’Buona scuola’’mi disse sorridendo.
‘’Grazie mamma’’
 
L’avevo visto di nuovo, nel corridoio della scuola. Non mi aveva neanche salutato. Avevo capito che aveva deciso di far finta che non fosse successo niente, o forse per lui non era realmente successo niente.
‘’Ciao Cara’’
‘’Ciao James’’
‘’Oggi ci incontreremo solo per due ore… matematica, la tua materia preferita, e inglese, la mia preferita’’.
‘’Allora ti aspetterò’’ risposi sorridendo. Quel ragazzo mi illuminava la giornata, solo lui riusciva realmente a capirmi, insieme alla mia migliore amica Lia. Però solo lui sapeva prendermi nel modo giusto, e soprattutto sapeva cosa dire o cosa fare, SEMPRE! Di certo non potevo andargli a raccontare cose da ragazze, ma aveva quel sarcasmo giusto da aiutarmi in ogni situazione, sdrammatizzandola.
 
Il suono della campana mi svegliò dai miei pensieri, entrai in classe e presi il posto all’ultimo banco, ottimo per non dare all’occhio. Un ragazzo si sedette accanto a me, pensai fosse nuovo, infatti lo era. Me lo disse qualche minuto dopo. Nel frattempo Tristan si sedette accanto alla troia della scuola, continuando ad ignorarmi. Tanto ormai mi ci ero abituata, so solo una cosa, quel ragazzo mi sembrava diverso, invece è proprio tale e quale agli altri. 
Passarono circa 30 minuti.
‘’Non per essere invadente, ma per ora non conosco nessuno quindi..’’ fece una pausa di riflessione, come se stesse decidendo se continuare la frase o no! Mi dovevo preoccupare?! Mah che! Ero troppo curiosa!
‘’Continua, ti prometto che non mi arrabbio ’’  la fatidica frase che in realtà è solo una bugia.
‘’Ok, ma perché continui a fissare quel ragazzo, lì in prima fila, e poi quella ragazza con una scollatura vertiginosa?’’
Come lo aveva capito? Mi sa che sono sempre troppo sgamabile! .-.
‘’In poche parole, quello è TristanIoSonoFigo Evans, e quella è Lottie la puttana della scuola. Scusa l’espressione, ma non saprei in che altro modo dirlo, perché poco di buono è troppo leggero! Comunque, mi fanno un po’ schifo.’’ Dissi rabbrividendo.
‘’Lei lo posso capire, ma lui che ti ha fatto?’’ disse curioso,  guardandomi, in attesa di una mia risposta.
‘’Se lui sta con lei, vuol dire che è come tutti i ragazzi in questa scuola. Superficialità e basta!’’ in parte mentii, ma in verità omisi solo una piccola parte.
Lui annuii con la testa, ancora pensando a ciò che gli avevo rivelato e io risi pensando che trovava interessante più me, che la professoressa di chimica. Che conquistaaa!! (ironico ovviamente)
‘’Ah dimenticavo, ma tu come ti chiami?’’ gli dissi gentilmente.
‘’Connor.’’ Mi disse sorridendo
‘’Bene Connor, benvenuto in questa scuola e se per la continuazione della settimana non ci vedremo in nessuna lezione, ti aspetterò la settimana prossima, per parlare solo ed esclusivamente di te! Faremo a turni!’’ dissi sorridendo.
 
Il suono della campana ci interruppe. Neanche ebbi il tempo di prendere la cartella che Connor era scomparso. In quell’aula c’eravamo solo io e Trista, anche se in realtà era come se ci fossi solo io.
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Ero stesa sul letto, in una posizione assurda, ma comoda. Con le gambe in aria, appoggiate al muro e il resto del corpo straiato sul letto troppo morbido per i miei gusti.
Il vibrare del mio cellulare interruppe i miei pensieri. Risposi.
‘’Piccolaaaa! Come va?’’ mi urlo Lia nelle orecchie, tramite il mio cellulare di cacca.
‘’Va!’’ risposi fredda, per poi continuare con un urlo molto acuto ‘’E A TEEEEEEEE??’’
Lo so sembriamo un po’ pazze, ma in realtà ognuno ha le proprie stranezze. E poi un pizzico di follia non fa mica male!
‘’Benissimoo, perché ti sto per chiedere di venire a casa mia e dormire quiii!!’’
Quando mi chiedeva qualcosa di allettante, mi trasaliva sempre un emozione di eccitazione (non i quel senso pervertite u.u), dal cervello, fino allo stomaco.
‘’Sto arrivando, il tempo di prendere pigiama e quanto altro’’.
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Suonai al campanello di casa sua, penso almeno quattro volete lol, solo perché quando mi invita a dormire da lei non c’è nessuno in casa.
Sentì una voce da dietro la porta che diceva ‘’Sarà Bradley’’.
Cosa? Mah lasciamo stare!
La porta si aprì di scatto e appena vidi chi mi aveva aperto arrossii dalla rabbia.

Beneeeeeeeee! è la mia prima storia.. quindi trattatemi bene AHAHAHAH!

Lo so che vi sembrerà una cagata, ma io ci sto mettendo impegno -.- comunque se volete che continui RECENSITEEE CHE NON VI MANGIA NESSUNO.

Grazie di essere arrivati fin qui;) 

xx




 
  
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